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ASSISTENZA E WELFARE
ASSISTENZA SANITARIA GARANZIA A
Qual è la differenza tra adesione con Generali Italia e adesione con la Mutua Aglea Salus?
In termini di copertura nessuna. L’adesione con Aglea Salus e il relativo pagamento della quota associativa permette di beneficiare della fiscalità del contributo detraendo gli importi versati direttamente nella dichiarazione dei redditi. Ricordiamo che nel compilare l’adesione con Aglea Salus il sistema in automatico calcolerà il contributo per il piano sanitario comprensivo della quota associativa paria a € 15 ad aderente. Entrambe le adesioni si formalizzano solo con la modalità di pagamento bonifico.
Per il solo piano base (Garanzia A) è necessario aderire e compilare l'adesione?
Il geometra regolarmente iscritto alla Cassa Geometri e il pensionato in attività risultano automaticamente titolari di piano base (Garanzia A)
E’ data la possibilità di acquistare il piano base (Garanzia A) a:
• Dipendenti dei professionisti Iscritti CASSA GEOMETRI che esercitano singolarmente, in associazione e STP;
• Dipendenti dei Collegi;
• Pensionati non iscritti, in continuità e superstiti titolari della precedente copertura sanitaria.
e può essere estesa, sempre a pagamento, anche al nucleo familiare.
Se scelgo di aderire con Generali Italia piuttosto che con la Mutua Aglea Salus, c’è differenza sulle modalità di pagamento, in termini di gestione della richiesta di adesione?
In entrambi i casi per l’adesione è previsto il pagamento tramite bonifico, che necessita dei tempi tecnici di incasso del contributo versato. Anche in questo caso l’adesione on-line, rispetto alla modalità cartacea, garantisce una rapida gestione dell’adesione.
Come inserisco i famigliari?
Sul modulo di adesione on-line, è presente lo spazio dedicato ai famigliari. Sarà necessario inserire tutti i dati anagrafici e confermare, selezionando SI alla domanda “vuole acquistare i piani sanitari per i propri familiari?”
Come faccio ad aderire?
Per formalizzare l’adesione è sufficiente utilizzare il modulo di adesione on-line accessibile dal sito www.cassageometri.it/assistenza-sanitaria, oppure al link https://proteggichiami.cipag.generali.it/reserved . La procedura di adesione tramite portale on-line garantisce una gestione della richiesta facile e veloce, che si finalizza nel momento in cui il bonifico risulta accreditato alla Compagnia.
È possibile compilare i moduli cartacei o è preferibile l'adesione on-line?
È certamente preferibile la compilazione on-line. Dopo la compilazione manuale, la procedura di inserimento e conferma adesione, non garantisce una rapida evasione della richiesta di adesione. Il portale di adesione on-line è l'unico che assicura una rapida e corretta formalizzazione della richiesta (il contributo viene determinato automaticamente dal sistema senza margini di errore), che si finalizza nel momento in cui il bonifico risulta accreditato alla Compagnia.
La scelta di aderire al piano integrativo posso farla in un momento diverso?
No, l’adesione al piano base e/o al piano integrativo deve essere formalizzata in un’unica compilazione on-line e non in momenti diversi.
Per accedere alla polizza sanitaria integrativa è necessario compilare un questionario sanitario?
No, non è prevista la compilazione di questionari sanitari.
Esistono limiti di territorialità per la polizza sanitaria integrativa?
No, la copertura assicurativa è indipendente dal luogo (nazionale o estero) dove si verifica il sinistro. In caso di prestazioni all’estero è prevista esclusivamente la modalità di accesso alle prestazioni in forma indiretta (ossia il rimborso delle spese), nei limiti di quanto previsto dal piano sanitario.
C'è un numero personale che identifica la polizza?
No, non c'è un numero identificativo della polizza. Una volta organizzato il ricovero o dopo aver prenotato la visita o l’accertamento diagnostico presso le strutture convenzionate, è sufficiente esibire un documento di identità valido e la prescrizione del medico curante contenente la natura della malattia accertata o presunta e le prestazioni diagnostiche e/o terapie richieste.
In che tempi si ottiene il rimborso?
Generali Italia eroga il rimborso in media in 30 giorni dal ricevimento della documentazione completa da parte dell'iscritto.
Entro quanto tempo deve essere inviata la documentazione per richiedere il rimborso?
È opportuno che la richiesta venga inviata ad evento concluso. In ogni caso la documentazione deve essere inviata entro due anni, pena la prescrizione del diritto al rimborso ai sensi di quanto previsto dall'art. 2952 del codice civile.
Quale documentazione deve essere presentata per richiedere il rimborso delle spese?
In caso di ricovero o richiesta indennità giornaliera da ricovero:
o cartella clinica e/o lettera di dimissioni
o fatture dell’intervento/ricovero sostenuto
In caso di richiesta di rimborso per prestazioni extraospedaliere:
o certificato medico che indichi la richiesta della prestazione con diagnosi o presunta diagnosi
o fattura della prestazione sostenuta
La richiesta di rimborso dovrà essere presentata attraverso la propria area web riservata di Generali Italia.
Nel caso di sinistri, è possibile richiedere il rimborso sia a Generali Italia sia alla propria assicurazione con cui si è stipulata altra copertura assicurativa?
No, una prestazione non può essere rimborsata due volte. Se esistono due coperture, esse opereranno al massimo fino a copertura dell'intera spesa. Nel caso in cui il rimborso, ottenuto in primo luogo da altro ente assistenziale o da altra compagnia assicuratrice, sia pari o superiore alla franchigia prevista nella Garanzia A, viene rimborsata la differenza tra il totale delle spese sostenute e l'importo rimborsato dall'altro ente o dall'altra compagnia assicuratrice fino al raggiungimento dell'importo di spesa sostenuto dall'iscritto.
Cosa occorre fare nel caso in cui si sia in possesso di un'altra copertura assicurativa?
L'assicurato è esonerato dal dichiarare a Generali Italia l'esistenza di altre polizze da lui stipulate per il medesimo rischio, salvo l'obbligo di darne avviso in caso di sinistro.
Come si possono prenotare le prestazioni?
È possibile prenotare le prestazioni in autonomia contattando direttamente le strutture sanitarie convenzionate.
Generali Italia fornisce un servizio di prenotazione delle prestazioni sanitarie garantite dal piano nelle strutture sanitarie convenzionate attraverso l’utilizzo dei canali digitali portale Web e App MyGenerali per le prestazioni abilitate.
Quali sono i limiti di età per i Piani sanitari Cassa Geometri?
Non è previsto alcun limite di età, salvo per i figli per i quali è previsto il limite di età di 35 anni. Tale limite di età è da intendersi non operante relativamente ai figli conviventi inabili a lavoro proficuo.
Ci sono dei limiti di spesa annui per il rimborso delle prestazioni di alta specializzazione previste dalla Garanzia A?
Sì. Il limite di spesa annuo a disposizione per la Garanzia A è di 5.000 euro per nucleo.
Come viene erogata l'indennità da non autosufficienza?
L'indennità da non autosufficienza, pari a 1.600 euro mensili e non rivalutabili, per la durata massima di 60 mesi, viene erogata secondo le modalità di seguito indicate: 1) Erogazione diretta delle prestazioni di assistenza per mezzo di strutture e/o personale convenzionato con Generali Italia 2) Indennizzo Forfettario del danno erogato in forma mensile previa presentazione del certificato di esistenza in vita emesso dal medico curante o dall’ufficio anagrafe di residenza.
Sono previsti casi di esclusione dall'indennità da non autosufficienza?
Sì, i casi di esclusione sono: 1) Partecipazione attiva a tumulti popolari, sommosse, atti di sabotaggio, atti di terrorismo, insurrezioni, aggressioni o atti violenti che abbiano movente politico o sociale cui l'Iscritto abbia preso parte volontariamente; 2) Trasformazioni o assestamenti energetici dell’atomo, naturali o provocati, accelerazioni di particelle atomiche (fissione e fusione nucleare, isotopi radioattivi, macchine acceleratrici, raggi X, ecc.); 3) Incidente di volo se l'Iscritto, sia come militare sia come civile, viaggia a bordo di un aeromobile non autorizzato al volo o con pilota non titolare di brevetto idoneo, ed in ogni caso, se viaggia in qualità di membro dell’equipaggio. La copertura tuttavia è operante nel caso di viaggi compiuti dall’Iscritto in qualità di passeggero su linee regolarmente istituite per il pubblico esercizio della navigazione aerea e su aeromobili plurimotore di proprietà di ditte o di privati condotti da piloti professionisti con l'esclusione, in tale ultima situazione, delle trasvolate oceaniche; 4) Infortuni derivanti dalla pratica di sport estremi e pericolosi, quali sport aerei, motoristici, automobilistici, il free-climbing, il rafting, l'alpinismo estremo, le immersioni subacquee, nonché dalla partecipazione a gare e prove di allenamento dei suddetti sport, siano esse ufficiali o meno; 5) Fabbricazione e/o lavorazione di esplosivi, tossici, e corrosivi e dall'uso di attrezzature per l'effettuazione di lavori subacquei; 6) Abuso di alcolici e psicofarmaci e dall'uso non terapeutico di stupefacenti ed allucinogeni, radiazioni, reazioni nucleari o contaminazione radioattiva.
Il mancato riconoscimento dello stato di non autosufficienza, pregiudica la presentazione di una nuova domanda?
No, purché sia accompagnata da apposita documentazione medica.
Cosa occorre fare nel caso in cui venga meno la condizione di non autosufficienza?
L'assicurato è tenuto a darne comunicazione tempestivamente a Generali Italia.
La condizione di non autosufficienza può essere rivista?
Sì, Generali Italia si riserva il diritto di effettuare successivi accertamenti della permanenza della condizione di non autosufficienza in capo all'assicurato.
Quali sono le modalità di riconoscimento dello stato di non autosufficienza?
Entro 60 giorni da quando si presume siano maturate le condizioni di non autosufficienza, l'assicurato o - laddove sia impossibilitato - altra persona del suo ambito familiare, deve contattare Generali Italia e produrre tutta la documentazione inerente allo stato di salute dell'interessato. Generali Italia a sua volta provvede all'invio di un questionario, che deve essere compilato dal medico curante o dal medico ospedaliero in caso di ricovero clinico, in collaborazione con la/con le persone che si occupano dell'assicurato.
La perdita dell'autosufficienza deve essere collegata ad un ricovero ospedaliero?
No, la prestazione viene erogata sia in presenza che in assenza di ricovero, purché vi sia idonea presentazione da parte dell'assicurato di documentazione medica.
Quali sono le attività ordinarie della vita quotidiana?
Le attività ordinarie della vita quotidiana sono: lavarsi, vestirsi e svestirsi, nutrirsi, andare in bagno, muoversi e spostarsi.
Affinché si verifichi lo stato di non autosufficienza, devono venir meno contemporaneamente tutte le attività ordinarie della vita quotidiana?
No, è necessario che l'assicurato non riesca a svolgere solo tre delle sei attività ordinarie della vita quotidiana (lavarsi, vestirsi/svestirsi, nutrirsi, andare in bagno, muoversi e spostarsi). È considerato non autosufficiente anche l'assicurato che sia affetto da patologia nervosa o mentale dovuta a causa organica che comporti la perdita delle capacità cognitive (morbo di Parkinson o di Alzheimer).
Quando si verifica lo stato di non autosufficienza?
È considerato in stato di non autosufficienza, l’assicurato che - a causa di malattia, di infortunio o perdita delle forze - si trovi per un periodo non inferiore a 90 giorni continuativi, in uno stato di tale da aver bisogno (presumibilmente in modo permanente) dell'assistenza di un’altra persona che lo aiuti nello svolgimento delle attività ordinarie della vita quotidiana.
È possibile chiedere un anticipo delle spese mediche?
Sì, se l'Istituto di Cura lo richiede. La somma massima eventualmente concessa è pari all' 80% del preventivo.
La visita otorinolaringoiatrica con esame audiometrico è prevista nella Garanzia A?
Sì, è prevista nella Garanzia A ma deve essere stato attivato il pacchetto check up annuale VALIDO UNA SOLA VOLTA L’ANNO DA EFFETTUARSI NEI CENTRI CONVENZIONATI CON Generali Italia, attraverso la propria area web riservata di Generali Italia oppure chiamando Generali Italia al numero verde 800 724355 e numero dall’estero 02 82951115.
La visita oculistica è prevista nella Garanzia A?
Sì, è prevista nella Garanzia A ma deve essere stato attivato il pacchetto check up annuale VALIDO UNA SOLA VOLTA L’ANNO DA EFFETTUARSI NEI CENTRI CONVENZIONATI CON Generali Italia, attraverso la propria area web riservata di Generali Italia oppure chiamando Generali Italia al numero verde 800 724355 e numero dall’estero 02 82951115.
La visita odontoiatrica con ablazione del tartaro è prevista nella Garanzia A?
Sì, è prevista nella Garanzia A ma deve essere stato attivato il pacchetto check up annuale VALIDO UNA SOLA VOLTA L’ANNO DA EFFETTUARSI NEI CENTRI/PROFESSIONISTI CONVENZIONATI CON Generali Italia, attraverso la propria area web riservata di Generali Italia oppure chiamando Generali Italia al numero verde 800 724355 e numero dall’estero 02 82951115.
Quali sono le modalità di erogazione delle prestazioni in caso di ricovero per interventi chirurgici e per gravi eventi morbosi?
Le modalità di erogazione delle prestazioni sono tre: diretta e indiretta e mista
La modalità diretta è prevista in caso di ricovero presso le strutture convenzionate e si attiva attraverso la propria area web riservata di Generali Italia oppure chiamando Generali Italia al numero verde 800 724355 e numero dall’estero 02 82951115.
La modalità indiretta è prevista in caso di ricovero in strutture non convenzionate e stabilisce che le spese relative alle prestazioni effettuate vengano rimborsate all'assicurato, previa applicazione delle franchigie, nei limiti previsti dalla Garanzia A, dietro presentazione della documentazione medica e delle copie delle ricevute attestanti l'esborso sostenuto attraverso la propria area web riservata di Generali Italia. In caso di ricovero nelle strutture del Servizio Sanitario Nazionale è prevista un’indennità sostitutiva (diaria di ricovero) in base al numero dei giorni di ricovero.
La modalità mista è prevista in caso di ricovero presso le strutture convenzionate e medici chirurghi (anche in regime di intramoenia) ed equipe non convenzionate e/o prestazioni non convenzionate.
Cosa fare nel caso di decesso dell'assicurato?
In caso di decesso dell'assicurato gli eredi sono tenuti a darne comunicazione tempestivamente a Generali Italia. Le eventuali prestazioni vengono sospese dal primo giorno del mese successivo all’avvenuto decesso.
Quali sono i termini per inserire in copertura il nucleo familiare?
È possibile estendere la Garanzia A al nucleo familiare entro il 15 gennaio 2025. L'inclusione di familiari in un momento successivo è consentita solamente nel caso di variazione nel carico fiscale o dello stato di famiglia per matrimonio o per nuove nascite o adozioni, ovvero per scadenza della copertura assicurativa per quei familiari per i quali non sia stata effettuata l’estensione delle garanzie. In questo caso il coniuge oppure il figlio potranno essere inseriti nella polizza entro 30 giorni dalla data in cui è avvenuta la modifica dello stato di famiglia ovvero della scadenza della copertura. Il premio sarà calcolato in tanti dodicesimi quanti sono i mesi che mancano alla scadenza del contratto. La copertura ha effetto dalle ore 24:00 dell'ultimo giorno del mese di ricezione della comunicazione da parte di Generali Italia sempre che sia stato pagato il relativo premio.
Un coniuge non presente nello stato di famiglia, per indirizzo di residenza differente, può estendere la polizza?
Si, trattandosi di coniuge e non di convivente.
Cosa si intende per intero nucleo familiare?
Il nucleo familiare è composto dal capo nucleo/titolare e dai suoi familiari conviventi come risultanti dallo stato di famiglia ovvero da autocertificazione della condizione di famiglia di fatto degli assicurati, ai sensi degli artt. 75 e 76 del D.P.R. n. 445/2000 ovvero del convivente di fatto, come risultante da idonea certificazione ai sensi di legge.
Per familiari si intendono:
➢ il coniuge non legalmente separato anche se non convivente, il convivente di fatto, tale indipendentemente dal genere, l’unito civilmente;
➢ i figli conviventi. Sono comunque compresi i figli non conviventi purché a carico ed i figli non conviventi per i quali il capo nucleo sia obbligato al mantenimento economico a seguito di sentenza di divorzio o separazione ovvero altro provvedimento dell’Autorità Giudiziaria. Sono, altresì equiparabili ai figli, ai fini della copertura assicurativa, i figli del coniuge o del convivente, indipendentemente dal genere.
È possibile estendere la Garanzia A al proprio nucleo familiare?
Sì, la Garanzia A può essere estesa al proprio nucleo familiare compilando online il relativo modulo di adesione on-line accessibile dal sito www.cassageometri.it/assistenza-sanitaria oppure al link https://proteggichiami.cipag.generali.it/reserved e pagando il contributo dovuto nei termini previsti da Generali Italia. Può essere estesa ai figli fino a 35 anni di età. Questo limite di età non sussiste nel caso i figli siano conviventi con invalidità civile riconosciuta maggiore al 70% o in uno stato di inabilità.
Esistono oneri fiscali?
Gli oneri fiscali per la Garanzia A sono a carico della Cassa per i soli iscritti alla Cassa e pensionati attivi.
Per le categorie di beneficiari con adesione in forma individuale, gli oneri fiscali sono a carico degli stessi e sono già compresi nel contributo.
Gli oneri fiscali sono deducibili dal contribuente solo mediante l’adesione alla Società di Mutua Soccorso Aglea Salus.
Quali sono le prestazioni particolari comprese nel check up annuale e previste dalla Garanzia A?
Le prestazioni particolari previste comprese nel check up dalla Garanzia A sono:
Prestazioni previste per uomini e donne una volta l’anno:
• Esame emocromocitometrico completo;
• Velocità di eritrosedimentazione (VES);
• Esame delle urine;
• Colesterolo totale, colesterolo HDL e LDL;
• Esame occulto delle feci;
• Trigliceridi e glicemia;
• Elettroforesi proteine plasmatiche;
• Azotemia (Urea);
• Creatinemia;
• ALT/FTP;
• AST/GOT;
• Gamma GT;
• PTT;
• PT;
• Elettrocardiogramma base;
• Visita specialistica oculistica;
• Visita specialistica otorino con esame audiometrico;
• Visita specialistica odontoiatrica con ablazione del tartaro;
• Visita specialistica cardiologica
• Visita Tiroide
• Mappatura dei nei
• Visita Urologica
• Ecografia transrettale
Prestazioni previste per gli uomini di età superiore ai 40 anni una volta all’anno:
• PSA;
• PSA free;
• Ecografia prostatica;
• ECG da sforzo;
Prestazioni previste per le donne di età superiore a 40 anni una volta all’anno:
• Ecografia mammaria;
• Pap test;
• Visita ginecologica;
• Mammografia
• Visita senologica
Prestazioni previste per le donne di età superiore a 50 anni una volta ogni due anni:
• Ecodoppler arti
• Mammografia
• MOC
Prestazioni previste per le donne di età superiore a 30 anni una volta ogni due anni:
• Test HPV (papilloma virus).
Come è possibile usufruire del check up annuale previsto dalla Garanzia A?
Per usufruire del check up annuale è necessario attivare il pacchetto delle prestazioni attraverso la propria area web riservata di Generali Italia oppure chiamando Generali Italia al numero verde 800 724355 e numero dall’estero 02 82951115. Le prestazioni previste non necessariamente dovranno essere effettuate in un'unica soluzione. Le prestazioni devono essere effettuate nei centri convenzionati con Generali Italia.
Che cosa si intende per grandi interventi chirurgici e gravi eventi morbosi?
Si tratta di patologie raggruppate in due elenchi consultabili accedendo al sito della Cassa Geometri (sezione La Cassa per te/Assistenza sanitaria integrativa/Guide/Guida alla Garanzia A e B") e all’interno della propria area web riservata di Generali Italia (sezione “manuali” e “modulistica”).
Bisogna attivare la Garanzia A?
Per gli iscritti e i pensionati iscritti alla Cassa, la Garanzia A è stata attivata direttamente dalla Cassa.
Per le altre categorie di beneficiari con adesione in forma individuale, l’attivazione della Garanzia A è prevista attraverso la procedura di adesione online nella sezione:
Cassa per te Welfare Assistenza sanitaria ( www.cassageometri.it/assistenza-sanitaria) oppure direttamente al link https://proteggichiami.cipag.generali.it/reserved
La Garanzia A della polizza sanitaria integrativa stipulata dalla Cassa è gratuita?
La Garanzia A è GRATUITA per gli iscritti e i pensionati iscritti alla Cassa.
Per le altre categorie di beneficiari l’adesione è in forma individuale a fronte del pagamento del relativo contributo.
Quali coperture sono previste dalla Garanzia A?
La Garanzia A prevede:
o Check up annuale
o indennità da non autosufficienza LTC (indennizzo forfettario di 1.600 euro per 60 mesi);
o ricovero per grandi interventi chirurgici;
o ricovero e/o trattamento domiciliare per gravi eventi morbosi;
o trasporto sanitario;
o interventi chirurgici odontoiatrici extra ricovero;
o indennità sostitutiva per ricovero in istituto di cura per grande intervento chirurgico o per grave evento morboso;
o pacchetto maternità;
o cure per il neonato nel mese di vita;
o visite specialistiche ed esami di alta diagnostica (accertamenti diagnostici come: angiografia, RNM, TAC, PET, ecodoppler);
o Indennità per grave invalidità (con invalidità superiore al 66%);
o piano assistenza individualizzato (consulenza sanitaria familiare e trattamenti fisioterapici e riabilitativi);
o sindrome metabolica;
o rimpatrio della salma e costi funerari.
Chi sono i destinatari della Garanzia A?
I destinatari della Garanzia A sono gli iscritti e i pensionati iscritti alla Cassa. Sono esclusi dalla polizza sanitaria i "grandi morosi" e i geometri senza alcun pagamento relativo alle ultime tre annualità.La Garanzia A può essere estesa, a pagamento, anche al nucleo familiare.Inoltre le coperture sono estese, in forma individuale, a: • Dipendenti dei professionisti Iscritti Cassa Geometri che esercitano singolarmente, in associazione e STP; • Dipendenti dei Collegi; • Pensionati non iscritti, in continuità e superstiti titolari della precedente copertura sanitaria. e può essere estesa, sempre a pagamento, anche al nucleo familiare.
ASSISTENZA SANITARIA GARANZIA B
Qual è la differenza tra adesione con Generali Italia e adesione con la Mutua Aglea Salus?
In termini di copertura nessuna. L’adesione con Aglea Salus e il relativo pagamento della quota associativa permette di beneficiare della fiscalità del contributo detraendo gli importi versati direttamente nella dichiarazione dei redditi. Ricordiamo che nel compilare l’adesione con Aglea Salus il sistema in automatico calcolerà il contributo per il piano sanitario comprensivo della quota associativa paria a € 15 ad aderente. Entrambe le adesioni si formalizzano solo con la modalità di pagamento bonifico.
Per il solo piano base (Garanzia A) è necessario aderire e compilare l'adesione?
Il geometra regolarmente iscritto alla Cassa Geometri e il pensionato in attività risultano automaticamente titolari di piano base (Garanzia A)
E’ data la possibilità di acquistare il piano base (Garanzia A) a:
• Dipendenti dei professionisti Iscritti CASSA GEOMETRI che esercitano singolarmente, in associazione e STP;
• Dipendenti dei Collegi;
• Pensionati non iscritti, in continuità e superstiti titolari della precedente copertura sanitaria.
e può essere estesa, sempre a pagamento, anche al nucleo familiare.
Se scelgo di aderire con Generali Italia piuttosto che con la Mutua Aglea Salus, c’è differenza sulle modalità di pagamento, in termini di gestione della richiesta di adesione?
In entrambi i casi per l’adesione è previsto il pagamento tramite bonifico, che necessita dei tempi tecnici di incasso del contributo versato. Anche in questo caso l’adesione on-line, rispetto alla modalità cartacea, garantisce una rapida gestione dell’adesione.
Come inserisco i famigliari?
Sul modulo di adesione on-line, è presente lo spazio dedicato ai famigliari. Sarà necessario inserire tutti i dati anagrafici e confermare, selezionando SI alla domanda “vuole acquistare i piani sanitari per i propri familiari?”
Come faccio ad aderire?
Per formalizzare l’adesione è sufficiente utilizzare il modulo di adesione on-line accessibile dal sito www.cassageometri.it/assistenza-sanitaria, oppure al link https://proteggichiami.cipag.generali.it/reserved. La procedura di adesione tramite portale on-line garantisce una gestione della richiesta facile e veloce, che si finalizza in circa 20 gg lavorativi dalla richiesta di adesione, purché sia stato regolarmente versato il contributo tramite bonifico bancario.
È possibile compilare i moduli cartacei o è preferibile l'adesione on-line?
È certamente preferibile la compilazione on-line. Dopo la compilazione manuale, la procedura di inserimento e conferma adesione, non garantisce una rapida evasione della richiesta di adesione. Il portale di adesione on-line è l'unico che assicura una rapida e corretta formalizzazione della richiesta (il contributo viene determinato automaticamente dal sistema senza margini di errore), che si finalizza in circa 20gg lavorativi dalla richiesta di adesione, purché sia stato regolarmente versato il contributo tramite bonifico bancario.
La scelta di aderire al piano integrativo posso farla in un momento diverso?
No, l’adesione al piano base e/o al piano integrativo deve essere formalizzata in un’unica compilazione on-line e non in momenti diversi.
Per accedere alla polizza sanitaria integrativa è necessario compilare un questionario sanitario?
No, non è prevista la compilazione di questionari sanitari.
Esistono limiti di territorialità per la polizza sanitaria integrativa?
No, la copertura assicurativa è indipendente dal luogo (nazionale o estero) dove si verifica il sinistro. In caso di prestazioni all’estero è prevista esclusivamente la modalità di accesso alle prestazioni in forma indiretta (ossia il rimborso delle spese), nei limiti di quanto previsto dal piano sanitario.
C'è un numero personale che identifica la polizza?
No, non c'è un numero identificativo della polizza. Una volta organizzato il ricovero o dopo aver prenotato la visita o l’accertamento diagnostico presso le strutture convenzionate, è sufficiente esibire un documento di identità valido e la prescrizione del medico curante contenente la natura della malattia accertata o presunta e le prestazioni diagnostiche e/o terapie richieste.
In che tempi si ottiene il rimborso?
Generali Italia eroga il rimborso in media in 30 giorni dal ricevimento della documentazione completa da parte dell'iscritto.
Entro quanto tempo deve essere inviata la documentazione per richiedere il rimborso?
È opportuno che la richiesta venga inviata ad evento concluso. In ogni caso la documentazione deve essere inviata entro due anni, pena la prescrizione del diritto al rimborso ai sensi di quanto previsto dall'art. 2952 del codice civile.
Quale documentazione deve essere presentata per richiedere il rimborso delle spese?
In caso di ricovero o richiesta indennità giornaliera da ricovero: o cartella clinica e/o lettera di dimissioni o fatture dell’intervento/ricovero sostenuto In caso di richiesta di rimborso per prestazioni extraospedaliere: o certificato medico che indichi la richiesta della prestazione con diagnosi o presunta diagnosi o fattura della prestazione sostenuta La richiesta di rimborso dovrà essere presentata attraverso la propria area web riservata di Generali Italia.
Nel caso di sinistri, è possibile richiedere il rimborso sia a Generali Italia sia alla propria assicurazione con cui si è stipulata altra copertura assicurativa?
No, una prestazione non può essere rimborsata due volte. Se esistono due coperture, esse opereranno al massimo fino a copertura dell'intera spesa. Nel caso in cui il rimborso, ottenuto in primo luogo da altro ente assistenziale o da altra compagnia assicuratrice, sia pari o superiore alla franchigia prevista nella Garanzia A, viene rimborsata la differenza tra il totale delle spese sostenute e l'importo rimborsato dall'altro ente o dall'altra compagnia assicuratrice fino al raggiungimento dell'importo di spesa sostenuto dall'iscritto.
Cosa occorre fare nel caso in cui si sia in possesso di un'altra copertura assicurativa?
L'assicurato è esonerato dal dichiarare a Generali Italia l'esistenza di altre polizze da lui stipulate per il medesimo rischio, salvo l'obbligo di darne avviso in caso di sinistro.
Come si possono prenotare le prestazioni?
È possibile prenotare le prestazioni in autonomia contattando direttamente le strutture sanitarie convenzionate.
Generali Italia fornisce un servizio di prenotazione delle prestazioni sanitarie garantite dal piano nelle strutture sanitarie convenzionate attraverso l’utilizzo dei canali digitali portale Web e App MyGenerali per le prestazioni abilitate.
Quali sono i limiti di età per i Piani sanitari Cassa Geometri?
Non è previsto alcun limite di età, salvo per i figli per i quali è previsto il limite di età di 35 anni. Tale limite di età è da intendersi non operante relativamente ai figli conviventi inabili a lavoro proficuo.
Entro quando bisogna aderire alla Garanzia B?
La Garanzia B deve essere sottoscritta e attivata tramite la compilazione del modulo di adesione on-line accessibile dal sito www.cassageometri.it/assistenza-sanitaria oppure al link https://proteggichiami.cipag.generali.it/reserved entro il 15 gennaio 2025.
Esistono oneri fiscali?
Per le categorie di beneficiari con adesione in forma individuale, gli oneri fiscali sono a carico degli stessi e già compresi nel contributo.
Gli oneri fiscali sono deducibili dal contribuente solo mediante l’adesione alla Società di Mutuo Soccorso Aglea Salus.
Quali sono i termini per inserire in copertura il nucleo familiare?
È possibile estendere la Garanzia B al nucleo familiare, previa attivazione della Garanzia A, entro il 15 gennaio 2025. L'inclusione di familiari in un momento successivo è consentita solamente nel caso di variazione nel carico fiscale o dello stato di famiglia per matrimonio o per nuove nascite o adozioni, ovvero per scadenza della copertura assicurativa per quei familiari per i quali non sia stata effettuata l’estensione delle garanzie ai sensi dell’art. 5.2, lett. c), delle condizioni generali di polizza. In questo caso il coniuge oppure il figlio potranno essere inseriti nella polizza entro 30 giorni dalla data in cui è avvenuta la modifica dello stato di famiglia ovvero della scadenza della copertura. Il premio sarà calcolato in tanti dodicesimi quanti sono i mesi che mancano alla scadenza del contratto.
La copertura ha effetto dalle ore 24:00 dell'ultimo giorno del mese di ricezione della comunicazione da parte di Generali Italia sempre che sia stato pagato il relativo premio.
Cosa si intende per intero nucleo familiare?
Il nucleo familiare è composto dal capo nucleo/titolare e dai suoi familiari conviventi come risultanti da stato di famiglia ovvero da autocertificazione della condizione di famiglia di fatto degli assicurati ai sensi degli art. 75 e 76 del DPR n.445/2000, ovvero del convivente di fatto, come risultante da idonea certificazione ai sensi di legge.
Per familiari si intendono:
➢ il coniuge non legalmente separato anche se non convivente, il convivente di fatto, tale indipendentemente dal genere, l’unito civilmente;
➢ i figli conviventi. Sono comunque compresi i figli non conviventi purché a carico ed i figli non conviventi per i quali il capo nucleo sia obbligato al mantenimento economico a seguito di sentenza di divorzio o separazione ovvero altro provvedimento dell’Autorità Giudiziaria. Sono, altresì equiparabili ai figli, ai fini della copertura assicurativa, i figli del coniuge o del convivente, indipendentemente dal genere.
È possibile estendere la Garanzia B al proprio nucleo familiare?
Sì, la Garanzia B può essere estesa dall’iscritto al proprio nucleo familiare compilando il modulo di adesione on-line accessibile dal sito www.cassageometri.it/assistenza-sanitaria oppure al link https://proteggichiami.cipag.generali.it/reserved e pagando il contributo dovuto nei termini previsti da Generali Italia. Può essere estesa ai figli fino a 35 anni di età. Questo limite di età non sussiste nel caso i figli siano conviventi con invalidità civile riconosciuta maggiore al 70% o in uno stato di inabilità.
La Garanzia B è attiva da subito?
In caso di prima adesione si applica il PERIODO DI CARENZA (la copertura della Garanzia è attiva dopo 60 giorni, come indicato nella Guida alla Garanzia B). Se invece si tratta di un rinnovo, tale periodo non trova applicazione.
La Garanzia B della polizza sanitaria integrativa stipulata dalla Cassa Geometri è gratuita?
No, il contributo annuo di adesione alla Garanzia B è a carico dell’assicurato e può essere estesa, sempre a pagamento, anche al nucleo familiare, previa attivazione della GARANZIA A.
Quali coperture sono previste dalla Garanzia B?
La Garanzia B prevede:
o ricoveri (ricoveri, day hospital, con o senza intervento chirurgico, interventi chirurgici ambulatori);
o parto naturale, cesareo o aborto terapeutico/spontaneo;
o prestazioni di alta diagnostica (ampliamento delle prestazioni extra ospedaliere rispetto a quanto già previsto nella garanzia A);
o visite specialistiche e accertamenti diagnostici;
o trattamenti radiochemioterapici, dialitici e laserterapici;
o cure e protesi dentarie in caso di infortunio;
o cure del neonato nel primo mese di vita.
Chi sono i destinatari della Garanzia B?
La Garanzia B è attivabile in forma individuale dai geometri iscritti, dai praticanti iscritti e dai pensionati in attività e può essere estesa anche al nucleo familiare.
Le coperture sono estese inoltre in forma individuale, previa attivazione della Garanzia A, ai seguenti beneficiari:
• Dipendenti dei professionisti Iscritti CASSA GEOMETRI che esercitano singolarmente, in associazione e STP;
• Dipendenti dei Collegi;
• Pensionati non iscritti, in continuità e superstiti titolari della precedente copertura sanitaria.
e può essere estesa, sempre a pagamento, anche al nucleo familiare, previa attivazione della
GARANZIA A.
ASSISTENZA SANITARIA GARANZIA C
Se sono un iscritto alla Cassa, titolare della garanzia A con premio assicurativo a carico dell’Ente e attivo la garanzia C, a quanto ammonta l’indennità di non autosufficienza?
Per gli iscritti e i pensionati attivi che estendono in forma individuale la Garanzia C, l’indennizzo forfettario si cumula con quanto già previsto nella Garanzia A.
A titolo esemplificativo, un iscritto/pensionato attivo assicurato con il Piano A che si trovi in stato di non autosufficienza e che riceve l’indennizzo mensile di 1.600,00 euro mensili, potrà, sottoscrivendo il Piano C, ricevere ulteriori 1.000,00 euro mensili.
Da quando decorre l’erogazione dell’indennità da non autosufficienza?
L’erogazione dell’indennità decorre dal momento in cui Generali Italia considererà completa la documentazione richiesta per la valutazione della non reversibilità dello stato di non autosufficienza.
Come viene erogata l'indennità da non autosufficienza?
Le modalità di erogazione delle prestazioni sono due: 1) Erogazione diretta delle prestazioni di assistenza per mezzo di strutture e/o personale sanitario convenzionato con Generali Italia nei limiti dell’importo di 1.000 euro mensili non rivalutabili e per una durata massima di 60 mesi; 2) Indennizzo forfettario del danno erogato in forma mensile previa presentazione del certificato di esistenza in vita emesso dal medico curante o dall'ufficio anagrafico di residenza, per l'importo di 1.000 euro mensili non rivalutabili e per una durata massima di 60 mesi.
Sono previsti casi di esclusione dall'indennità da non autosufficienza?
Sì, i casi di esclusione sono elencati della guida alle Garanzia C disponibile nella sezione del sito web della Cassa Geometri Cassa per te/Assistenza sanitaria integrativa/Le guide.
Il mancato riconoscimento dello stato di non autosufficienza, pregiudica la presentazione di una nuova domanda?
No, purché sia accompagnata da apposita documentazione medica.
Cosa occorre fare nel caso in cui venga meno la condizione di non autosufficienza?
L' assicurato è tenuto a darne comunicazione tempestivamente a Generali Italia.
La condizione di non autosufficienza può essere rivista?
Sì, Generali Italia si riserva il diritto di effettuare successivi accertamenti della permanenza della condizione di non autosufficienza in capo all'assicurato.
Quali sono le modalità di riconoscimento dello stato di non autosufficienza?
Entro 60 giorni da quando si presume siano maturate le condizioni di non autosufficienza, l'assicurato o - laddove sia impossibilitato - altra persona del suo ambito familiare, deve contattare Generali Italia e produrre tutta la documentazione inerente allo stato di salute dell'interessato. Generali Italia a sua volta provvede all'invio di un questionario, che deve essere compilato dal medico curante o dal medico ospedaliero in caso di ricovero clinico, in collaborazione con la/con le persone che si occupano dell'assicurato.
La perdita dell'autosufficienza deve essere collegata ad un ricovero ospedaliero?
No, la prestazione viene erogata sia in presenza che in assenza di ricovero, purché vi sia idonea presentazione da parte dell'assicurato di documentazione medica.
Quali sono le attività ordinarie della vita quotidiana?
Le attività ordinarie della vita quotidiana sono: lavarsi, vestirsi e svestirsi, nutrirsi, andare in bagno, muoversi e spostarsi
Affinché si verifichi lo stato di non autosufficienza, devono venir meno contemporaneamente tutte le attività ordinarie della vita quotidiana?
No, è necessario che l'assicurato non riesca a svolgere solo tre delle sei attività ordinarie della vita quotidiana (lavarsi, vestirsi/svestirsi, nutrirsi, andare in bagno, muoversi e spostarsi). È considerato non autosufficiente anche l'assicurato che sia affetto da patologia nervosa o mentale dovuta a causa organica che comporti la perdita delle capacità cognitive (morbo di Parkinson o di Alzheimer).
Quando si verifica lo stato di non autosufficienza?
È considerato in stato di non autosufficienza, l’assicurato che - a causa di malattia, di infortunio o perdita delle forze - si trovi per un periodo non inferiore a 90 giorni continuativi, in uno stato di tale da aver bisogno (presumibilmente in modo permanente) dell'assistenza di un’altra persona che lo aiuti nello svolgimento delle attività ordinarie della vita quotidiana.
Nel caso di sinistri, è possibile richiedere il rimborso sia alla società Generali Italia sia alla propria assicurazione con cui si è stipulata altra copertura assicurativa?
No, una prestazione non può essere rimborsata due volte. Se esistono due coperture, esse opereranno al massimo fino a copertura dell'intera spesa. Nel caso in cui il rimborso, ottenuto in primo luogo da altro ente assistenziale o da altra compagnia assicuratrice, sia pari o superiore alla franchigia prevista nella Garanzia C, viene rimborsata la differenza tra il totale delle spese sostenute e l'importo rimborsato dall'altro ente o dall'altra compagnia assicuratrice fino al raggiungimento dell'importo di spesa sostenuto dall'iscritto.
Cosa occorre fare nel caso in cui si sia in possesso di un’altra copertura assicurativa?
L'assicurato è esonerato dal dichiarare Generali Italia l'esistenza di altre polizze da lui stipulate per il medesimo rischio, salvo l'obbligo di darne avviso in caso di sinistro.
Esistono limiti di territorialità per la polizza sanitaria integrativa?
No, la copertura assicurativa è indipendente dal luogo (nazionale o estero) dove si verifica il sinistro.
Quali sono i periodi di decorrenza della Garanzia C?
La Garanzia C decorre: 1) dalle ore 24.00 del giorno di effetto indicato nella polizza per ogni stato di non autosufficienza conseguente a infortunio; 2) dalle ore 24.00 del 365° giorno successivo a quello di effetto indicato nella polizza per lo stato di non autosufficienza conseguente a malattia o per diagnosi di tumore maligno; 3) dalle ore 24.00 del 365° giorno successivo a quello di effetto indicato nella polizza per lo stato di non autosufficienza conseguente a demenza senile invalidante, alla malattia di Alzheimer, al morbo di Parkinson e alla sclerosi a placche.
Entro quando bisogna aderire alla Garanzia C?
La Garanzia C deve essere sottoscritta e attivata entro il 15 gennaio 2025,
Per accedere alla polizza sanitaria integrativa è necessario compilare un questionario sanitario?
Sì, è prevista la compilazione di questionari sanitari
Come faccio ad aderire?
Per sottoporre la manifestazione di interesse all’adesione alla Garanzia C è sufficiente utilizzare il modulo di adesione on-line disponibile sul sito www.cassageometri.it/assistenza-sanitaria oppure al link https://proteggichiami.cipag.generali.it/reserved . Sarai ricontattato nei giorni successivi dall’agenzia Generali Italia incaricata per completare il processo di adesione al piano sanitario C la quale verificherà contestualmente anche l’avvenuta adesione alla Garanzia A.
Chi sono i destinatari della Garanzia C?
Tutti i soggetti assicurati mediante adesione facoltativa di età compresa tra i 18 ed i 70 anni di età.
Quali coperture sono previste dalla Garanzia C?
La Garanzia C prevede l’indennità da non autosufficienza.
La Garanzia C della polizza sanitaria integrativa stipulata dalla Cassa Geometri è gratuita?
No, la Garanzia C è a PAGAMENTO, ad adesione facoltativa per tutti i soggetti assicurati, previa attivazione della Garanzia A.
CARTA GEOMETRI
Cos'è la Carta Geometri?
La Carta Geometri è un'innovativa carta di credito studiata per gli iscritti alla Cassa Geometri, frutto di un'iniziativa dell'Ente in collaborazione con la Banca Popolare di Sondrio.
Come funziona la Carta Geometri?
La carta è dotata di tre linee di credito distinte (plafond):
o Prima linea - ordinaria: consente il pagamento degli acquisti presso gli esercizi commerciali convenzionati con Visa e il prelievo contanti presso tutti gli sportelli automatici ATM convenzionati Visa in Italia e all'estero;
o Seconda linea - contributi: è finalizzata al versamento dei contributi previdenziali via internet, senza spese, tramite l'area riservata accessibile dal sito istituzionale della Cassa nella sezione 'Portale dei Pagamenti';
o Terza linea - prestiti: per ottenere l'erogazione di un finanziamento, sull'abituale conto corrente bancario del richiedente, di una somma utilizzabile per qualsiasi esigenza e/o per soddisfare una necessità improvvisa.
Come sono strutturati i tre plafond della Carta Geometri?
I tre plafond vengono utilizzati in maniera distinta e autonoma: il plafond di prima linea ordinaria per il pagamento delle spese correnti, il plafond di seconda linea contributi per il versamento dei contributi e il plafond di terza linea prestiti per l'erogazione di un prestito.
Bisogna essere clienti della Banca Popolare di Sondrio per ottenere la Carta Geometri?
No. Per ottenere la Carta è sufficiente essere titolari di un qualsiasi conto corrente bancario.
Qual è il procedimento per richiedere l'emissione della Carta Geometri?
Occorre accedere nell'area riservata del sito web della Cassa, selezionare la voce di menu relativa alla richiesta di carta di credito e compilare il modulo online. Dopo pochi giorni dalla richiesta online della carta di credito, l'iscritto riceverà, presso l'indirizzo postale indicato, il contratto integrato con il RID, che dovrà essere firmato e rinviato alla Banca Popolare di Sondrio tramite l'acclusa busta preaffrancata.
Nel caso di esaurimento del limite di spesa su una linea di credito, è possibile utilizzare un altro plafond?
No. Ogni plafond è utilizzabile esclusivamente per la propria finalità.
La carta è destinata solo agli iscritti alla Cassa Geometri?
Sì, la carta è destinata esclusivamente agli iscritti a Cassa Geometri.
Qual è il costo di emissione della Carta Geometri?
La Carta Geometri non prevede alcun costo di emissione.
Qual è la durata della Carta Geometri?
La carta ha una durata di 3 anni, è valida dal primo giorno del mese in cui è stata emessa fino all'ultimo giorno del mese di scadenza. La data di scadenza (mese/anno) è riportata sul frontespizio della carta. Alla scadenza la carta è automaticamente rinnovata e al titolare viene inviato un nuovo esemplare.
Su quali circuiti è abilitata la Carta Geometri?
La carta è abilitata sui circuiti Visa, con esercizi commerciali convenzionati.
La Carta Geometri è abilitata anche alla funzione di bancomat?
No, la carta non è abilitata sui circuiti di pagamento "Bancomat"; essa, tuttavia, permette il prelievo di contanti dagli sportelli ATM abilitati sia in Italia che all'estero, e l'anticipo di contanti direttamente presso gli sportelli bancari.
Come si revoca la Carta Geometri?
E' sufficiente inviare una richiesta scritta, tramite lettera raccomandata, alla Banca Popolare di Sondrio. Per le modalità e i tempi è possibile rivolgersi direttamente alla Banca Popolare di Sondrio contattando il numero 800.15.16.16.
A chi è possibile rivolgersi per avere informazioni sullo stato della carta?
E' possibile chiamare il numero verde della Banca Popolare di Sondrio 800.15.16.16.
La carta è già attiva al momento del ricevimento?
Sì, le prime due linee di pagamento possono essere utilizzate dal momento del ricevimento della carta. La terza linea va attivata effettuando la richiesta dall'area riservata del sito web della Cassa.
Si può effettuare il pagamento online dei contributi previdenziali tramite la Carta Geometri?
Sì. Il pagamento dei contributi avviene, con le modalità unica soluzione o in forma rateizzata, attraverso la funzione 'Portale dei Pagamenti' disponibile nell'area riservata del sito web della Cassa.
Viene rilasciato un documento a prova dell'avvenuto versamento dei contributi?
Sì, a conclusione del processo di versamento, è possibile scaricare la ricevuta di effettuato pagamento.
Cosa è necessario fare in caso di smarrimento della carta?
Lo smarrimento e/o il furto della carta devono essere denunciati tempestivamente al numero verde della Banca Popolare di Sondrio 800.15.16.16.
Chi è possibile contattare per avere maggiori informazioni sulla Carta Geometri?
E' possibile ottenere maggiori informazioni sulla carta di credito "Carta Geometri", contattando il numero verde 800.079.302, istituito dalla Banca Popolare di Sondrio.
CESSIONE DEL QUINTO
Cosa si intende per Cessione del quinto?
E' la concessione di un prestito personale, destinato ai pensionati e pensionandi, pari alla cessione del quinto dell'importo pensionistico. La Cassa ha stipulato una convenzione con Unicredit ed una con Banca Nuova Terra.
A chi è rivolta e quali sono i presupposti per ottenere la concessione di prestiti con la cessione del quinto?
E' rivolta ai pensionati e ai pensionandi, ovvero quei soggetti che hanno diritto alla pensione ma che hanno delle irregolarità contributive da sanare che non consentono di inoltrare la richiesta di pensione.
Qual è l'importo massimo del prestito erogabile con la cessione del quinto?
L'istituto di credito stabilisce l'importo massimo erogabile e l'età massima che si può avere alla fine del piano di rimborso (per Unicredit 85 anni e per Banca Nuova Terra 86 anni)
Come si procede per la richiesta di prestito con la cessione del quinto?
Gli interessati possono consultare i seguenti link Unicredit: https://www.cassageometri.it/cessione-del-quinto-unicredit , Banca Nuova Terra: https://www.cassageometri.it/cessione-del-quinto-banca-nuova-terra
FONDO ROTATIVO
Cos'è il Fondo Rotativo?
Il Fondo Rotativo è uno strumento attraverso il quale Cassa Geometri promuove l'incentivazione alla professione favorendo l'accesso al credito agli iscritti. La Cassa ha stanziato un fondo che serve ad anticipare, per conto degli enti pubblici, le spese da sostenere per la verifica e la regolarizzazione dei beni immobili pubblici presenti sul loro territorio.
Come funziona il Fondo Rotativo?
L'iniziativa viene attuata attraverso la sottoscrizione di apposite Convenzioni tra gli enti pubblici, i Collegi territoriali e la Cassa Geometri. La Convenzione assegna al Collegio territoriale il compito di fornire al Comune la lista dei professionisti candidati all'assegnazione dell'incarico, previa verifica dei requisiti richiesti e secondo principi di trasparenza. Attingendo a tale lista il Comune affiderà l'incarico professionale a rotazione e secondo le modalità previste dalla Convenzione.
Quali sono i requisiti richiesti per poter presentare domanda di inserimento nella lista dei professionisti candidati?
I requisiti richiesti sono i seguenti:
o Regolare iscrizione all'Albo professionale;
o Regolare iscrizione alla Cassa Geometri;
o Possesso del documento che attesti la regolarità contributiva del professionista;
o Possesso della Polizza di Responsabilità Civile Professionale.
Quali sono i motivi per cui si può essere esclusi dall'iscrizione nella lista dei professionisti candidati?
Sono esclusi dalla possibilità di essere inseriti nella lista dei professionisti candidati all'assegnazione di incarichi mediante fondo rotativo coloro che abbiano riportato sanzioni disciplinari ovvero che abbiano subito condanne, passate in giudicato, per contravvenzioni o reati non colposi per i quali non sia intervenuta riabilitazione.
Quali sono i settori di intervento finanziabili dal Fondo Rotativo?
Vengono di seguito elencati alcuni dei settori di intervento finanziabili dal fondo rotativo:
o Regolarizzazione catastale di immobili direzionali di proprietà dell'ente pubblico;
o Accatastamenti immobili ad uso residenziale di proprietà dell'ente pubblico;
o Accatastamenti impianti (acquedotti, impianti sportivi, metropolitane, etc.) di proprietà dell'ente pubblico;
o Rilievo e censimento catastale degli edifici scolastici;
o Rilievi topografici e pratiche catasto terreni per l'aggiornamento della mappa relativamente al tracciato delle strade comunali (acquisizioni al patrimonio dell'ente pubblico delle strade di lottizzazione, completamento pratiche di esproprio, etc.);
o Attività di verifica e censimento ai fini fiscali in genere (insegne pubblicitarie, passi carrai, occupazione di suolo pubblico, etc.);
o Rilievi di edifici e restituzione su supporto informatico C.A.D.;
o Pratiche VV.F.;
o Operatività tecniche per la collaborazione nella chiusura dell'istruttoria;
o Certificazioni Energetiche degli immobili comunali per le quali vi siano in essere contratti di locazione a terzi;
o Analisi Energetica dell'edificio al fine di fornire al Comune tutti gli elementi necessari per i progetti di efficientamento energetico per l'accesso ai bandi europei;
o Due Diligence sulla conformità urbanistico ' edilizia ' catastale di immobili acquisiti al patrimonio pubblico;
o Rilascio di attestazioni di idoneità abitativa per ricongiungimenti familiari.
INCENTIVI AI CORSI DI FORMAZIONE
Vengono rilasciati documenti ai fini fiscali dalla Cassa per il rimborso dei corsi professionali?
Si, la Cassa in qualità di sostituto d’imposta è obbligata a rilasciare la Certificazione Unica attestante le somme erogate al geometra. Ai fini fiscali il rimborso viene ricompreso tra i redditi assimilati a lavoro dipendete ex art. 50, comma 1, lett. c) del D.P.R. 917/1986 (Testo Unico delle Imposte sui Redditi – TUIR)
Cosa si intende e quali sono i corsi individuati come strategici dal CNG?
Sono tutti quei corsi identificati da apposite delibere e per i quali l’incentivo viene erogato agli iscritti senza limite d’età.
Di seguito riportati i corsi per i quali l’incentivo è pari al 50% del costo del corso con un tetto massimo che varia da euro 150,00 ad euro 250,00 e determinato in misura proporzionale alla durata del corso:
Mediatore/Conciliatore - delibera n. 124/2010
Finanziamenti europei - delibera n. 72/2012
Protezione civile - delibera n. 06/2013
Valutatore immobiliare - delibera n. 135/2013
Rilevamento statico terrestre con sensori multifunzionali (droni) - delibera n. 86/2015
BIM - delibera n. 15/2016.
Per il seguente corso, invece, il contributo erogabile è pari a euro 200,00 pro-capite:
Nuove tecniche per le costruzioni in materia di progettazione strutturale delibera n. 112/2018.
Come effettuare la richiesta di incentivazione?
La richiesta di incentivazione si può presentare in autonomia tramite l’area riservata del sito della Cassa, accedendo alla funzione “Formazione Professionale Geometri”, sotto la voce “Gestione richiesta di finanziamento”.
Quali sono i dati e i documenti da inoltrare per la richiesta di incentivazione?
Al momento della presentazione della domanda verranno richiesti: - data inizio e fine corso e titolo corso; - l'importo della quota versata dal richiedente (esclusa IVA) per la partecipazione al corso e le relative ricevute di pagamento; - il Comune di domicilio fiscale del richiedente nell’anno di partecipazione al corso, utilizzato per la predisposizione della Certificazione Unica; - Il conto corrente su cui si vuole ricevere l'accredito del rimborso.
Gli incentivi a sostegno della professione sono rivolti solo ai geometri al di sotto dei 35 anni di età?
No. Gli incentivi possono essere erogati all’intera platea degli iscritti, senza limiti d’età per la frequentazione di corsi di formazione base, per quelli utili al mantenimento delle specializzazioni professionali e per i corsi individuati come strategici dal Consiglio Nazionale dei Geometri.
INDENNITA' DI MATERNITA'
Devo dichiarare ai fini fiscali anche le indennità di maternità erogate dalla Cassa?
Si, ai fini fiscali le indennità di maternità hanno la stessa natura dei redditi che sostituiscono, ossia dei redditi di lavoro autonomo ai sensi dell’art. 6, comma 2 del D.P.R. 917/1986 (TUIR). In qualità di sostituto d’imposta la Cassa rilascia ogni anno la Certificazione Unica attestante le somme erogate e le ritenute operate e versate.
Cos'è l'indennità di maternità?
L'indennità di maternità, prevista dal d. lgs. n. 151/2001 e dagli artt. 25, 26, 27 e 28 del Regolamento di Previdenza ed Assistenza, è una prestazione che tutela l'evento maternità e viene riconosciuta per i due mesi antecedenti e per i tre mesi successivi la data del parto, ma anche in caso di aborto e di adozione.
Chi ha diritto all'indennità di maternità?
Ne ha diritto la professionista iscritta alla Cassa dopo il compimento del sesto mese di gravidanza (dalla ventiseiesima settimana). L'indennità spetta anche in caso di aborto, spontaneo o terapeutico, verificatosi non prima del terzo mese di gravidanza, nonch‚ in caso di adozione o di affidamento preadottivo del bambino.
Quando si presenta l'istanza volta ad ottenere l'indennità di maternità?
La richiesta deve essere presentata a partire dal compimento del sesto mese di gravidanza e, comunque, entro il termine perentorio di centottanta giorni dal parto. La domanda deve essere corredata di certificato medico comprovante la data di inizio della gravidanza e quella presunta del parto.
Se il reddito professionale è negativo si ha diritto egualmente all'indennità di maternità?
L'indennità è garantita anche in presenza di reddito professionale negativo o uguale a zero e viene corrisposto l'importo minimo. Gli importi minimi vengono annualmente aggiornati a cura dell'INPS, sulla base degli indici Istat.
In caso di aborto spontaneo o terapeutico si ha diritto all'indennità di maternità?
Sì, l'indennità spetta in misura pari ad 1/5 se l'aborto è avvenuto tra l'inizio del quarto mese e la fine del sesto mese; mentre spetta in misura intera se l'interruzione della gravidanza è avvenuta dopo il compimento del sesto mese; se l'aborto si verifica nei primi tre mesi nulla è dovuto.
A quanto ammonta l'indennità di maternità in caso di nascita del bambino?
L'indennità di maternità viene calcolata in misura pari all'80% dei 5/12 del reddito professionale dichiarato nell'anno precedente a quello della nascita ed è riconosciuta per 5 mensilità.
Nel caso di parto gemellare - o di contestuale adozione di due minori - viene riconosciuta una doppia indennità?
No, poiché‚ viene tutelato l'evento in sé non il numero dei nati.
Quale conseguenza comporta il mancato rispetto del termine finale entro il quale deve essere inviata la domanda di indennità di maternità in caso di nascita?
Qualora la domanda venga inoltrata oltre il termine perentorio dei 180 giorni dalla data del parto, non viene riconosciuto il diritto alla prestazione.
E' consentito proseguire nell'esercizio della professione nel periodo preso in considerazione ai fini dell'indennità di maternità?
Sì, la professionista può lavorare fino alla data del parto.
Quali adempimenti devono essere seguiti successivamente al parto?
La professionista è tenuta ad inviare il certificato di nascita e il nuovo stato di famiglia.
INDENNITA' DI PATERNITA'
Quali sono i casi in cui spetta l'indennità di paternità?
L'indennità di paternità spetta nel periodo in cui sarebbe spettato alla madre ed esclusivamente nei seguenti casi:
o Morte o grave infermità della madre;
o Abbandono del bambino da parte della madre;
o Affidamento esclusivo al padre.
Quando va presentata l'istanza di indennità di paternità?
La domanda per il riconoscimento dell'indennità di paternità deve essere presentata dopo l'evento ma entro il termine perentorio dei 180 giorni dalla data della nascita o, in caso di adozione, dalla data di ingresso del minore in famiglia.
MUTUI
Quali sono le finalità del mutuo e qual è l'importo massimo finanziabile?
Il mutuo può essere richiesto per l'acquisto, per la ristrutturazione o per la costruzione di unità immobiliari destinate alla propria abitazione e/o allo studio e per esigenze di liquidità destinata a soddisfare necessità familiari o professionali. Per l'acquisto, per la ristrutturazione o per la costruzione di unità immobiliari destinate alla propria abitazione e/o allo studio l'importo finanziabile non può essere superiore a 250.000 euro (400.000 euro per cointestazioni tra due o pi— iscritti) e comunque non può eccedere il limite dell'80% del prezzo di acquisto o dell'80% del costo di costruzione (ivi compreso quello dell'area) o della spesa necessaria alla realizzazione della sopraelevazione, della ricostruzione, della riparazione, della trasformazione o del recupero dell'immobile oggetto del finanziamento. La banca è disponibile a valutare eventuali richieste di importo superiore ma in ogni caso l'importo finanziato non potrà superare l'80% del valore dell'immobile, come risultante dalla perizia. Per esigenze di liquidità destinata a soddisfare necessità familiari o professionali l'importo finanziabile non può essere superiore a 100.000 euro (150.000 euro per cointestazioni tra due o pi— iscritti) e non può comunque eccedere il 50% del valore dell'immobile, come risultante dalla perizia.
Quali sono i requisiti per ottenere il mutuo?
Per accedere al mutuo è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:
- Iscrizione alla Cassa;
- Necessità di acquisto per la ristrutturazione o la costruzione di unità immobiliari destinate alla propria abitazione e/o allo studio o per esigenze di liquidità destinata a soddisfare necessità familiari o professionali.
Cosa occorre fare per richiedere il mutuo?
Per richiedere il mutuo è necessario scaricare nel sito web istituzionale, nella sezione "La Cassa per te"/"Accesso al credito"/"Mutui", l'apposito modulo che, una volta compilato e sottoscritto, va inviato via email all'indirizzo mutui.casse@popso.it.
PRESTITO PERSONALE
Quali sono le finalità del prestito personale e qual è l'importo massimo finanziabile?
I finanziamenti sono concessi per qualsiasi finalità fino a un massimo di 30.000 euro.
Quali sono i requisiti per accedere al prestito personale?
Per accedere al prestito personale è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:
- Età compresa tra 18 e 65 anni;
- Iscrizione alla Cassa.
Cosa occorre fare per richiedere il prestito personale?
Per richiedere il prestito personale è necessario compilare direttamente la domanda di finanziamento online, inserendo i dati necessari nell'apposito form presente nella sezione "Servizi Banca Popolare di Sondrio" all'interno dell'area riservata del sito web della Cassa Geometri.
PRESTITO PROFESSIONALE
Quali sono le finalità del prestito per l'attività professionale e qual è l'importo massimo finanziabile?
I finanziamenti sono concessi: -Per l'avvio dello studio professionale, inteso come acquisto di immobilizzazioni materiali ed immateriali necessarie allo svolgimento dell'attività professionale - fino a un massimo di 30.000 euro. -Per l'anticipazione dei costi da sostenere a fronte della committenza da parte di enti pubblici o di soggetti privati. L'anticipazione non può superare il 70% del totale dell'incarico e comunque può essere riconosciuta fino a un massimo di 30.000 euro. -Per esigenze di liquidità, fino a un massimo di 15.000 euro.
Quali sono i requisiti per accedere al prestito per l'attività professionale?
Per accedere al prestito per l'attività professionale è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:
- Età anagrafica non superiore a 70 anni; - Titolarità partita Iva;
- Svolgimento dell'attività professionale in modo individuale;
- Almeno due anni di iscrizione alla Cassa;
- Regolarità contributiva;
- Volume d'affari negli ultimi 2 anni maggiore di 15.000 euro per anno.
Cosa occorre fare per richiedere il prestito per l'attività professionale?
Per richiedere il prestito è necessario compilare direttamente la domanda di finanziamento online, inserendo i dati necessari nell'apposito form presente nella sezione "Servizi Banca Popolare di Sondrio" all'interno dell'area riservata del sito web della Cassa Geometri.
PROVVIDENZE STRAORDINARIE
Vengono tassate le provvidenze straordinarie e quali documenti vengono rilasciati dall’Ente a seguito dell’erogazione?
Le provvidenze straordinarie che hanno natura assistenziale non sono tassate dalla Cassa e non vengono rilasciate le Certificazioni Uniche ma solo delle ricevute di avvenute accredito delle somme erogate dall’Ente.
Che cos'è la provvidenza straordinaria?
E' un contributo straordinario erogato dalla Cassa, secondo i criteri dettati dal Consiglio di Amministrazione, per sopperire a particolari situazioni di bisogno dovuti a circostanze o situazioni eccezionali in cui venga a trovarsi l'interessato.
Chi può presentare l'istanza di provvidenza straordinaria?
Possono presentare l'istanza gli iscritti alla Cassa, i pensionati attivi ed i superstiti ricompresi nel nucleo familiare dell'iscritto. Gli iscritti ed i pensionati attivi della Cassa, che proseguono l'attività professionale, devono risultare in regola con la contribuzione, ed è richiesta un'anzianità contributiva continuativa minima di tre anni.
Con superstiti si intende:
o Il coniuge, purch‚ senza reddito o con un reddito al di sotto del massimale stabilito annualmente;
o I figli legittimi, legittimati, adottivi, affiliati o naturali riconosciuti dall'iscritto e a suo carico al momento del decesso, fino al raggiungimento del 26ø anno di età se studenti, ed i figli disabili conviventi con il de cuius al momento del decesso.
Come viene calcolato lo stato di bisogno?
Lo stato di bisogno si calcola in relazione al reddito complessivo lordo del nucleo familiare dichiarato ai fini Irpef nell'anno precedente l'evento, il quale non deve essere superiore a 15 volte il contributo soggettivo minimo dell'anno precedente a quello in cui si richiede la provvidenza.
Quali sono gli eventi per i quali può essere presentata l'istanza di provvidenza straordinaria?
Gli eventi per i quali è possibile presentare l'istanza sono:
o Decesso dell'iscritto o del pensionato attivo;
o Malattia o infortunio dell'iscritto - o del pensionato attivo - che comporti un'inabilità assoluta con interruzione o sospensione dell'attività professionale per un periodo superiore ai 60 giorni;
o Grave malattia di familiari a carico dell'iscritto, al momento della presentazione della domanda, che determini particolare stato di disagio professionale;
o Calamità naturali;
o Reiterate minacce di stalking;
o Gravidanza a rischio, fino a 60 giorni prima del parto.
Esistono inoltre, dei casi specifici al ricorrere dei quali può essere richiesta la provvidenza straordinaria e sono:
o Gravi malattie: in presenza di gravi eventi morbosi documentati che abbiano determinato particolari situazioni di bisogno;
o Indennità una tantum: nel caso di prematuro decesso dell'iscritto, prima del compimento dei 35 anni di età e prima che questi abbia maturato il diritto a pensione; a copertura della mancata contribuzione non versata dal professionista per il biennio a causa di malattia, oppure per l'ultimo anno a causa di decesso o infortunio. L'ammontare della provvidenza è rapportato alla contribuzione da versare e sarà posto a copertura del debito contributivo comprensivo di tutti gli oneri accessori;
o Ai pensionati viene riconosciuto il minore importo tra il 50% di quanto spettante agli iscritti della somma erogabile a titolo di rimborso spese. Non sono ammesse domande di rimborso spese documentate inferiori a € 200,00.
Gli incentivi a sostegno della professione sono rivolti solo ai geometri al di sotto dei 35 anni di età?
No. Gli incentivi possono essere erogati all'intera platea degli iscritti, senza limiti d'età per la frequentazione di corsi di formazione base, per quelli utili al mantenimento delle specializzazioni professionali e per i corsi individuati come strategici dal Consiglio Nazionale dei Geometri.
Entro quali termini può essere presentata l'istanza di provvidenza straordinaria?
Entro e non oltre 12 mesi dal verificarsi dell'evento. La presentazione dell'istanza può avvenire direttamente oppure tramite il Collegio di appartenenza.
Quante volte può essere presentata l'istanza di provvidenza straordinaria?
Per l'infortunio la provvidenza può essere richiesta per un massimo di tre eventi nell'arco della vita contributiva.
Per lo stesso evento (malattia, infortunio, grave malattia dei familiari e calamità) una ulteriore domanda di provvidenza non può essere prodotta prima che siano trascorsi tre anni dalla concessione della precedente.
Qual è la documentazione da allegare all'istanza di provvidenza straordinaria?
Per tutte le tipologie di provvidenza, i documenti da allegare alla domanda sono:
o La documentazione probatoria (modelli fiscali) relativa ai redditi del nucleo familiare per l'anno precedente all'evento, oppure, la dichiarazione autocertificata dalla quale risulti il reddito complessivo del nucleo familiare;
o Il certificato di stato di famiglia;
o Il modello DR/C provv., compilato in ogni sua parte.
Inoltre, per i casi specifici, è necessario allegare la seguente documentazione:
o Il certificato di morte dell'iscritto o del pensionato attivo, in caso di decesso;
o La documentazione probatoria relativa alle spese sostenute dal richiedente in relazione all'evento per i casi di decesso, malattia e infortunio dell'iscritto o del pensionato attivo e per i casi di grave malattia di un familiare a carico dell'iscritto o del pensionato attivo;
o La certificazione medica rilasciata da una struttura sanitaria ospedaliera pubblica o privata convenzionata, riguardante la malattia o l'infortunio e la loro durata, che attesti il fermo dell'attività lavorativa non inferiore a 61 giorni;
o La certificazione rilasciata dalla pubblica autorità competente, in caso di calamità naturali;
o La dichiarazione sostitutiva di atto notorio che attesti: i) che il richiedente per il medesimo evento non abbia diritto a rimborsi o sussidi economici da parte di enti pubblici e privati diversi dalla Cassa o da parte di istituti assicurativi; ii) e, in caso di calamità naturali, che la casa e/o lo studio danneggiati sono o meno di proprietà dell'iscritto;
o La copia del decreto che dispone il giudizio da parte del giudice dell'udienza preliminare, in caso di stalking.
Quali sono i motivi per cui la provvidenza straordinaria potrebbe non essere accolta?
Non sono accettate domande relative ad eventi traumatici che comportino una riduzione della capacità lavorativa inferiore al 25% secondo le indicazioni delle Linee Guida Inps per l'accertamento degli stati invalidanti del 27 luglio 2012.
Inoltre, i limiti per l'erogazione della provvidenza straordinaria sono:
o Eventi non previsti dal regolamento,
o Mancanza dello stato di bisogno;
o Documentazione medica con fermo inferiore a 61 giorni;
o Mancanza di documentazione medica;
o Reddito elevato;
o Reddito pari a zero nei tre anni precedenti la presentazione della domanda;
o Presenza di altra copertura assicurativa per lo stesso evento;
o Pensioni liquidate in via provvisoria dalla Cassa Geometri;
o Decorso dei termini, ovvero, presentazione della domanda oltre l'anno dall'evento;
o Provvidenza già erogata nel triennio precedente;
o Pensionato cancellato al momento del decesso;
o Pensionato cancellato al momento della presentazione della domanda.
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CONTRIBUTI
CERTIFICATO DI REGOLARITÀ CONTRIBUTIVA
Chi può richiedere il certificato di regolarità contributiva online?
Per ottenere il certificato on line è necessario: Avere una posizione contributiva regolare sino all’anno antecedente alla richiesta, Essere iscritto alla Cassa al momento della richiesta o pensionato attivo, Essere in possesso dei codici di accesso alla propria area riservata (matricola e password), Essere in possesso del codice identificativo personale (PIN. di 16 caratteri), Aver comunicato alla Cassa il proprio indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).
In presenza di irregolarità contributiva, cosa occorre fare per ottenere il certificato di regolarità contributiva?
Bisogna provvedere a sanare le irregolarità contributive. Per conoscere le modalità da seguire per inoltrare i documenti oppure i versamenti dei contributi mancanti è possibile utilizzare il servizio "Contatta la Cassa Geometri" disponibile nell’area riservata del sito web della Cassa Geometri – oppure inviare una PEC all'indirizzo cipag@geopec.it.
Dopo aver sanato la situazione contributiva, cosa occorre fare per ottenere al più presto il certificato di regolarità contributiva?
Bisogna contattare la Cassa tramite il Servizio "Contatta la Cassa Geometri" disponibile nell’area riservata del sito web della Cassa Geometri oppure inviare una PEC all'indirizzo cipag@geopec.it per comunicare l’avvenuto pagamento ed inviare i versamenti dei contributi eseguiti per dar modo all’ufficio di effettuare i controlli ed emettere il certificato di regolarità contributiva.
Le stazioni appaltanti possono richiedere direttamente alla Cassa il certificato di regolarità contributiva dei geometri iscritti?
In caso di partecipazione alle procedure di gara negli appalti dei settori ordinari con importi a base d’asta inferiori a 40.000 euro, la stazione appaltante deve richiedere la certificazione di regolarità contributiva direttamente alla Cassa Geometri, utilizzando l’apposito servizio online "Durc Stazioni appaltanti" sulla home page del sito web della Cassa. Per richiedere il certificato è necessario compilare il form in ogni sua parte. In particolare occorre che l'ente richiedente inserisca un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) registrato presso l’indice delle pubbliche amministrazioni (www.indicepa.gov.it). L’esito della richiesta viene inviato tramite un messaggio di posta elettronica direttamente all’indirizzo PEC inserito.
DEDUCIBILITA’ DEI CONTRIBUTI INTEGRATIVI
Ci sono dei casi in cui anche i contributi integrativi possono essere dedotti?
Si, il contributo integrativo minimo può essere dedotto limitatamente alla parte rimasta in capo al professionista in quanto non riaddebitato in fattura ai clienti (es. fatturato pari a zero – cfr. la risposta all’istanza di consulenza giuridica n. 954-25/2017 presentata da Cassa Geometri).
DICHIARAZIONE REDDITUALE ANNUALE
L'indennità di maternità percepita da un contribuente in regime fiscale di vantaggio o in regime forfetario deve essere dichiarata alla Cassa?
L'indennità di maternità deve essere dichiarata dal contribuente in regime agevolato ai fini del reddito, ma la stessa non ha valenza ai fini della determinazione del volume d'affari pertanto dovrà essere esclusa dai componenti positivi da dichiarare alla Cassa.
Un geometra iscritto all’albo, che svolge prestazioni occasionali di tipo professionale, è tenuto ad iscriversi e a versare la contribuzione previdenziale alla Cassa Geometri?
Il geometra che esercita l’attività professionale, seppure in modo occasionale, ha l’obbligo di iscriversi alla Cassa Geometri e versare la contribuzione previdenziale sui redditi di lavoro autonomo riferiti all’attività libero-professionale. L’esercizio dell’attività professionale di Geometra è subordinato all’iscrizione all’albo e all’apertura di una partita IVA, nonché a tutti gli obblighi fiscali e contributivi conseguenti, a prescindere dal fatto che si tratti di una prestazione che non presenta i caratteri della ripetitività. I corrispettivi percepiti devono essere fatturati e ricondotti al regime fiscale dei redditi da lavoro autonomo (con adempimenti previdenziali a favore della Cassa).
Se un geometra iscritto all’albo svolge l’attività professionale solo occasionalmente, deve iscriversi alla Cassa Geometri o deve aprire una posizione presso la Gestione Separata dell’Inps?
Gli iscritti al solo Albo non possono effettuare nessuna attività professionale, nemmeno in forma occasionale e anche se è svolta in forma gratuita, per se stessi, per parenti,ecc. Gli iscritti al solo Albo non possono esercitare la professione neppure in nome e per conto del datore di lavoro, nell’ambito di un rapporto di lavoro di natura privata.
Il procuratore speciale di una società che svolge attività connesse con le competenze professionali del geometra è obbligato ad iscriversi alla Cassa Geometri?
No, se ha con la società un rapporto di lavoro dipendente e non percepisce ulteriori compensi diversi da quelli corrisposti per tale rapporto. Tale situazione deve essere supportata da apposita attestazione del legale rappresentante della Società.
Se un geometra si reiscrive alla Cassa Geometri dopo essersi cancellato l’anno precedente, deve comunque presentare alla Cassa la dichiarazione dell’anno in corso e versare la contribuzione alle consuete scadenze o è prevista una disciplina in deroga?
Il geometra deve in ogni caso presentare la dichiarazione alla Cassa e versare i contributi (da calcolare in base al reddito e al volume d’affari prodotto) secondo le scadenze previste.
Come si comunicano i dati reddituali alla Cassa Geometri?
I dati reddituali devono essere comunicati annualmente alla Cassa Geometri tramite l’apposito servizio disponibile nell’area riservata del sito web della Cassa Geometri.
Come si versano i contributi obbligatori minimi?
I contributi obbligatori minimi per l’anno 2024 sono riscossi opzionalmente in 4 rate con scadenza 27 febbraio, 29 aprile, 27 giugno e 27 agosto da versare tramite l’apposito servizio disponibile nell’area riservata del sito web della Cassa “Portale Pagamenti – Pagamento Contributi anno corrente” o in unica soluzione entro il 30 settembre o in 4/8 rate, da attivare entro e non oltre il 30 settembre
Se un geometra esercita la professione occasionalmente, deve comunque presentare la dichiarazione dei redditi?
Sì.
E’ sempre obbligatorio presentare la dichiarazione alla Cassa Geometri?
Sì. L’iscritto è tenuto a presentare la dichiarazione alla Cassa anche nel caso in cui abbia reddito e volume d’affari pari a zero. La dichiarazione deve essere presentata utilizzando gli appositi servizi disponibili nell’area riservata del sito web della Cassa Geometri.
Qual è il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi alla Cassa Geometri?
Il termine per l'invio della dichiarazione dei redditi per l’anno 2024 è fissato al 30 settembre 2024.
I geometri che ricoprono cariche amministrative presso enti locali possono essere esonerati dal rispetto del volume d'affari minimo ai fini della maturazione dei requisiti per il diritto alla pensione di anzianità ?
Sì. I presidenti delle province, i sindaci dei comuni e anche i membri del Parlamento nazionale o europeo e dei consigli regionali, sono esonerati durante il periodo del mandato dall’applicazione del requisito previsto all’art. 3, c. 8, del Regolamento per l'Attuazione delle attività di previdenza ed assistenza a favore degli iscritti e dei loro familiari (pensione di anzianità), stando al quale "Ai fini del riconoscimento della pensione di anzianità risultano utili gli anni per i quali è stato raggiunto, a partire dal 1.1.2003, un limite di volume di affari professionale non inferiore a euro 7.000,00. Detto limite dovrà essere rivalutato ai sensi dell’art. 5 del Regolamento sulla Contribuzione...". Possono supplire alle deficienze di reddito, rispetto a quello massimo conseguito prima della carica, rivalutato a norma dell'art. 24 del Regolamento per l'Attuazione della attività di previdenza ed assistenza in misura pari al 75%, versando volontariamente il contributo di cui all'art. 1 del Regolamento sulla contribuzione, rapportato al reddito stesso, nonché il contributo di cui all'art. 2 dello stesso Regolamento rapportato ad un volume d'affari pari a otto volte il contributo soggettivo complessivamente versato. Restano comunque fermi i contributi minimi di cui agli artt.1 e 2 del Regolamento sulla Contribuzione.
Se un geometra ha un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa (collaborazione cosiddetta "a progetto" o collaborazione occasionale avente ad oggetto attività professionale) i redditi generati sono assimilati a quelli da lavoro dipendente?
No, quando il professionista instaura un rapporto di collaborazione avente ad oggetto una prestazione professionale, essendo il contratto di collaborazione solo una mera modalità di svolgimento di prestazione, genera sempre e comunque proventi attratti nel reddito di lavoro autonomo. La prestazione quindi, seppure svolta nell’ambito di una collaborazione o di un lavoro a progetto, deve essere regolarmente fatturata con l’applicazione del contributo integrativo che, unitamente al contributo soggettivo correlato al reddito da lavoro autonomo, deve essere versato alla Cassa Geometri.
Se un geometra ha affittato/subaffittato parte dello studio ad un altro professionista al quale emette regolari fatture, può detrarre l’importo di tali fatture assimilandole a quelle dei riaddebiti?
No. Si precisa che l'Agenzia delle Entrate nel dettare le regole circa il trattamento fiscale della ripartizione delle spese comuni tra professionisti - c.d. riaddebiti - individua esplicitamente la "fornitura dei servizi comuni”. In tale ambito, non può essere inclusa la locazione o la sublocazione immobiliare regolata da apposito contratto, che quale autonoma attività genera redditi di locazione, estranea quindi alla pur ampia sfera dell’attività professionale. Ne consegue che tale attività, essendo provvista di un proprio codice di attività, è fiscalmente indipendente e trova quindi autonoma collocazione nel Modello Redditi PF e non può essere ricondotta all’ambito dell’esercizio della professione. Trattandosi, senza possibilità di differente interpretazione, di fattispecie diversa dai riaddebiti disciplinati dall’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 58/2001, deve seguire le norme vigenti in materia di locazione e sublocazione.
Qualora la dichiarazione alla Cassa Geometri sia presentata in ritardo o nel caso in cui si ometta la presentazione, sono applicate delle sanzioni?
Per la omessa presentazione della dichiarazione viene applicata una sanzione pari a 800 euro e nel caso di infedele dichiarazione la sanzione è pari al 2,5% del valore assoluto della differenza dei redditi e va da un minimo di 100 euro a un massimo di 650 euro. Tali sanzioni non possono essere superiori al 50% del contributo soggettivo complessivamente dovuto e inferiori all’1% del contributo soggettivo minimo dell’anno di riferimento. Le sanzioni sono ridotte ad un quarto nel caso in cui si effettui la presentazione o la rettifica entro il 31 marzo dell'anno successivo. La sanzione per infedele dichiarazione è ridotta al 50% nel caso in cui sia presentata la nuova dichiarazione ed effettuato il pagamento prima dell'emissione del recupero coattivo.
ESONERO CONTRIBUTIVO
Nel caso sia già stato versato totalmente o in parte il contributo soggettivo e il contributo di maternità si può chiedere il rimborso?
Si, in tal caso è possibile presentare richiesta di rimborso entro il 30 novembre 2021.
Cosa succede se da una verifica successiva risultano mancanti uno o più requisiti previsti per l’accesso all’esonero parziale della contribuzione?
La Cassa provvederà a comunicare tutte le informazioni relative a coloro che hanno presentato la domanda di esonero all’Agenzia delle Entrate e all’Inps per i relativi controlli. In caso di mancanza di uno o più requisiti il beneficio verrà revocato e la quota inizialmente esonerata dovrà essere riversata alla Cassa comprensiva di sanzioni e interessi.
Cosa succede se si opta per la rateizzazione in 10 rate?
Spettando l’esonero parziale della contribuzione esclusivamente sulla contribuzione con scadenza 2021 l’eventuale opzione per il pagamento in 10 rate può comportare la riduzione della quota spettante. In particolare se viene dichiarato un reddito inferiore a circa €42.000,00 scegliendo la rateizzazione in 10 rate si rinuncia a una parte del beneficio. Inoltre, poiché in sede di dichiarazione sarà applicato l’esonero nella misura massima di € 3.000,00, non conoscendo il numero di rate che verrà successivamente selezionato, la Cassa provvederà a determinare non appena possibile l’eventuale quota di esonero non spettante, e comunicherà le modalità per il pagamento della stessa.
L’esonero parziale della contribuzione spetta esclusivamente sulla contribuzione in scadenza nel 2021?
Si, l’esonero parziale della contribuzione spetta esclusivamente sulla contribuzione con scadenza 2021 pertanto si consiglia di effettuare il pagamento della stessa in unica soluzione o in 4 rate.
Cosa succede se la quota di esonero definitiva risulterà inferiore alla quota di € 3.000,00 applicata in sede di calcolo della contribuzione 2021?
Nel caso in cui la quota di esonero definitiva sia inferiore a €3.000,00 la somma di esonero non spettante dovrà essere riversata alla Cassa senza sanzioni e interessi
A quanto ammonta la quota di esonero che verrà applicata a chi ne ha diritto?
Non è ancora possibile stabilire l’importo dell’esonero, che dipenderà dal numero delle istanze presentate presso tutti gli enti di previdenza privatizzati. Inizialmente la Cassa applicherà l’esonero dal versamento del contributo soggettivo e dal contributo di maternità di competenza 2021 per l’importo massimo di € 3.000,00, ma poiché la legge prevede uno stanziamento fisso non rifinanziabile, l’importo effettivamente concedibile potrebbe risultare inferiore in caso di un numero particolarmente elevato di domande. La quota definitiva sarà comunicata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali una volta acquisiti i dati sui richiedenti di tutti gli enti previdenziali. Nel caso in cui l’esonero definitivo sia inferiore a € 3.000 la Cassa comunicherà tempestivamente le modalità per il pagamento, senza sanzioni e interessi di mora, dell’eventuale quota concessa non spettante.
Come viene valutata la regolarità contributiva?
La regolarità contributiva verrà valutata successivamente al termine di scadenza della presentazione della domanda con i pagamenti effettuati a tutto il 31 ottobre.
Un geometra che si cancella nel corso del 2021 può accedere all’esonero parziale della contribuzione?
Si, l’esonero è previsto per i geometri che si cancellano dalla Cassa nel corso del 2021 e in questo caso l’esonero sarà concesso in misura proporzionale ai mesi di effettiva iscrizione fermo restando il maggior importo derivante dall’aliquota contributiva.
Se un geometra nel corso del 2021 ha sottoscritto un contratto di lavoro subordinato può effettuare la richiesta di accesso all’esonero parziale della contribuzione?
Si, per i mesi in cui non risulta titolare di un contratto di lavoro subordinato.
Un geometra pensionato nel corso del 2021 può richiedere l’esonero parziale per il periodo in cui non era pensionato?
Si, per i soli mesi in cui non risulta pensionato.
Un geometra cancellato nel 2020 può effettuare la richiesta di esonero parziale della contribuzione?
No, per i geometri cancellati nell’anno 2020 non è prevista l’applicazione dell’esonero contributivo.
Un neoiscritto 2021 può ottenere l’esonero parziale della contribuzione?
No, per i neoiscritti 2021 non è possibile ottenere l’esonero contributivo in quanto non sussiste l’esigenza di ristorare le perdite di reddito subite nell’anno 2020.
Su quali contributi verrà applicato l’esonero parziale contributivo?
L’esonero parziale contributivo riguarda il solo contributo soggettivo, anche in autoliquidazione,e il contributo di maternità e non potrà essere applicato al contributo integrativo. Inoltre può essere applicato solo alla contribuzione in scadenza nel corso dell’anno 2021.
Se nell’anno di imposta 2019 è stato conseguito un fatturato pari a zero è possibile accedere all’esonero parziale della contribuzione?
No, sono esclusi dall’applicazione dell’esonero coloro che nel 2019 hanno conseguito un fatturato pari a zero.
Un geometra che si è iscritto alla Cassa nel corso del 2020 può accedere all’esonero contributivo?
Si, in tal caso non verrà applicato il requisito relativo all’aver percepito nel periodo di imposta 2019 un reddito professionale non superiore a € 50.000 e aver subito un calo del fatturato nell’anno 2020 di almeno il 33% rispetto a quello del 2019.
Occorre allegare documentazione in sede di presentazione della richiesta tramite l’apposito servizio online?
In sede di presentazione della domanda, tramite l’apposito servizio online, occorre allegare il codice fiscale e il documento di riconoscimento. In mancanza di tale documentazione le domande verranno considerate inamissibili.
Quali sono i requisiti per accedere all’esonero parziale della contribuzione?
I requisiti per l’accesso all’esonero parziale della contribuzione sono i seguenti:
• essere iscritto alla Cassa Geometri da data antecedente al 2021 o essere cancellato nel corso del 2021;
• aver percepito nel periodo di imposta 2019 un reddito professionale non superiore a € 50.000 e aver subito un calo del fatturato nell’anno 2020 di almeno il 33% rispetto a quello del 2019.;
• non essere stato titolare nel periodo oggetto di esonero di un contratto di lavoro subordinato, con l’esclusione del contratto di lavoro intermittente ai sensi dell’art. 4, c. 13, del decreto legislativo 81/2015;
• non essere stato titolare nel periodo oggetto di esonero di pensione diretta, con l’eccezione della pensione di invalidità;
• non aver presentato analoga domanda ad altra forma di previdenza obbligatoria;
• essere in regola con il versamento dei contributi.
Cosa occorre fare per beneficiare dell’esonero parziale della contribuzione?
Per beneficiare dell’esonero è necessario presentare prima la domanda di esonero tramite l’apposito servizio online e successivamente inserire dichiarazione reddituale 2021 tramite il servizio “Adempimenti dichiarativi” per consentire l’applicazione della riduzione in sede di calcolo della contribuzione 2021.
E’ previsto un ordine di valutazione delle richieste pervenute in base al momento in cui vengono presentate?
Non è previsto nessun ordine di valutazione delle domande, pertanto l’esonero sarà applicato nella medesima misura indipendentemente dal momento della presentazione della relativa istanza.
Entro quando deve essere presentata la richiesta per ottenere l’esonero parziale della contribuzione?
La richiesta deve essere presentata entro il 2 novembre 2021. Non sarà possibile accogliere richieste pervenute oltre tale data.
Come può essere effettuata la richiesta per ottenere l’esonero parziale contributivo?
La richiesta per ottenere l’esonero parziale della contribuzione deve essere presentata tramite l’apposito servizio “Esonero Contributivo” presente nell’area riservata del sito Cassa Geometri. Non saranno accettate richieste pervenute con altre modalità (mail, PEC, cartacea).
Che cos’è l’esonero parziale contributivo?
A seguito dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid_19 il Governo con Legge n. 178 del 30 dicembre 2020 ha istituito un fondo per l’esonero parziale della contribuzione 2021 a sostegno dei liberi professionisti.
LA CONTRIBUZIONE
I contributi volontari sono deducibili ai fini IRPEF?
Si, i contributi volontari sono deducibili dal reddito complessivo ai fini IRPEF ai sensi dell’art. 10, comma 1 lett. e) del D.P.R. 917/1986 (TUIR). I contribuenti che aderiscono al regime forfetario ex art. 1, commi 54-89 della Legge 190/2014 (e succ. mod.) possono dedurre dal reddito professionale solo i contributi obbligatori, mentre quelli facoltativi possono essere dedotti se gli stessi possiedono anche altri redditi che concorrono a formare il reddito complessivo.
Quali sono i contributi obbligatori dovuti alla Cassa Geometri?
I contributi obbligatori sono il contributo soggettivo, il contributo integrativo e il contributo di maternità.
In quale misura si pagano i contributi alla Cassa Geometri?
Il contributo soggettivo dal 2025 è quantificato nella misura del 20%, mentre dal 2027 nella misura del 22%, del reddito professionale dichiarato ai fini fiscali prodotto nell’anno precedente, con un minimo contributivo comunque dovuto. Il contributo integrativo è quantificato nella misura del 5% sul volume d’affari, prodotto nell’anno precedente, con un minimo comunque dovuto. Dall’anno 2021 anche se l'attività professionale è prestata in favore delle pubbliche amministrazioni il contributo integrativo è quantificato nella misura del 5%. Il contributo di maternità è dovuto in misura fissa e varia di anno in anno.
Il contributo soggettivo e il contributo integrativo sono frazionabili rispetto ai mesi di effettiva iscrizione nell'anno solare?
Solo la contribuzione minima è dovuta in modo frazionato rispetto ai mesi di effettiva iscrizione. L’eventuale eccedenza determinata dall'applicazione delle aliquote contributive ai redditi dichiarati deve invece essere corrisposta per intero indipendentemente dai mesi di iscrizione.
Sono previste agevolazioni contributive per il caso di prima iscrizione alla Cassa Geometri?
Si, come rappresentato in dettaglio al seguente link: https://www.cassageometri.it/contribuzione. In sintesi, i geometri che si iscrivono per la prima volta alla Cassa entro i 30 anni di età, devono il contributo soggettivo (sia per l’aliquota che per l’importo) nella misura di un quarto per i primi 2 anni e nella misura della metà per i successivi 3 anni e non devono il contributo integrativo minimo. Tali agevolazioni sono valide fino al 31 dicembre dell’anno di compimento del 30° anno di età. Nel caso in cui non si sia beneficiato dell’intero quinquennio entro tale termine, le agevolazioni proseguono, sempre nel limite massimo dei 5 anni e nel caso di continuità di iscrizione, limitatamente però ai soli contributi minimi, con possibilità di integrazione del contributo soggettivo entro 5 anni. Questa agevolazione iniziale, per la parte ricadente fino al 31 dicembre dell’anno di compimento del 30° anno di età, non incide in alcun modo sulla prestazione pensionistica finale perché la contribuzione soggettiva versata viene integrata in via figurativa. Sono inoltre previste agevolazioni per coloro che si iscrivono alla Cassa per la prima volta in un'età compresa tra i 30 e i 55 anni. L’agevolazione, della durata di due anni, consiste nel versamento di un contributo soggettivo ridotto ad un quarto per il primo anno e alla metà per il secondo anno, senza obbligo di versamento del contributo integrativo minimo. Per usufruire dell’accesso agevolato, il reddito dichiarato ai fini fiscali nell’anno precedente all’iscrizione non dovrà essere superiore a 10.000 euro. L’agevolazione in questione non dà luogo a contribuzione figurativa e l’iscritto può integrare volontariamente la contribuzione entro cinque anni pagando i soli interessi legali e senza alcuna sanzione. Si precisa che, qualora il reddito professionale dia luogo ad una eccedenza rispetto al minimo ordinario, l’iscritto deve versare la contribuzione per intero.
Il pensionato di inabilità è tenuto dopo il pensionamento a pagare i contributi?
Il pensionato d’inabilità deve la contribuzione, in frazioni di mesi, fino alla cancellazione obbligatoria dall’albo e quindi dalla Cassa Geometri, che deve intervenire entro 90 giorni dalla notifica del provvedimento di riconoscimento del trattamento pensionistico.
Se un pensionato che continua l’esercizio della professione, decede durante il corso dell’anno, gli eredi devono versare i contributi per tale anno?
Sì. Gli eredi sono tenuti a regolarizzare i contributi del de cuius per l'anno del decesso.
Quali sono le scadenze e le modalità di versamento dei contributi?
Il pagamento dei contributi deve essere effettuato entro il 30 settembre 2025, con possibilità di rateizzare in 4 o in 6 rate mensili con prima scadenza 30 settembre 2025. È possibile opzionalmente versare i contributi minimi in 4 rate mensili scadenti a febbraio, aprile, giugno e agosto 2025.
Cosa è l’estratto conto assicurativo?
È un riepilogo dei contributi che risultano registrati negli archivi della Cassa Geometri. L’estratto conto consente di verificare costantemente la propria posizione assicurativa, controllando i contributi e gli oneri accessori (maggiorazioni, sanzioni ed interessi) versati, provvedendo per tempo a sanare eventuali irregolarità o a segnalare alla Cassa Geometri eventuali inesattezze.
Chi versa i contributi previdenziali qualora il geometra ricopra cariche amministrative presso un ente locale?
L'art. 86 del d. lgs. 267/2000 pone interamente a carico degli enti locali il versamento della contribuzione minima previdenziale ed assistenziale relativa ai professionisti iscritti alle Casse professionali che ricoprano incarichi di amministrazione: sindaci, presidenti di provincia, presidenti di comunità montane, presidenti di unioni di comuni e di consorzi fra enti locali, assessori provinciali e assessori di comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti, presidenti dei consigli dei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti, presidenti dei consigli provinciali, presidenti dei consigli circoscrizionali nei casi in cui il comune abbia attuato nei loro confronti un effettivo decentramento di funzioni e presidenti delle aziende anche consortili fino all’approvazione della riforma in materia di servizi pubblici locali. I geometri interessati possono informarsi presso gli enti competenti ed eventualmente sollecitarli all’applicazione del beneficio. Il beneficio è riconosciuto esclusivamente in caso di sospensione dell'attività professionale.
Quali sono gli obblighi contributivi previsti per il pensionato che prosegue l’attività professionale?
Dal 1° gennaio 2015 il contributo soggettivo minimo per i pensionati di vecchiaia e anzianità deve essere corrisposto in misura intera. Il pensionato d’inabilità deve la contribuzione, in frazioni di mesi, fino alla cancellazione obbligatoria dall'albo e quindi dalla Cassa Geometri, che deve intervenire entro 90 giorni dalla notifica del provvedimento di riconoscimento del trattamento pensionistico. Il pensionato di invalidità che prosegue l’attività professionale deve versare il contributo soggettivo minimo nella misura del 50% del minimo previsto per l’iscritto obbligatorio a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello di decorrenza della pensione.
L’estratto conto assicurativo ha valore certificativo?
No, l’estratto conto assicurativo ha un valore puramente informativo e non certifica il diritto alla pensione o ad altre prestazioni previdenziali.
Dove è possibile consultare l’estratto conto?
L’estratto conto è consultabile nell’area riservata del sito web della Cassa Geometri nella sezione dedicata "Visualizza Estratto Conto".
Cosa indicano le note eventualmente presenti nelle due colonne di destra dell’estratto conto assicurativo?
Le note forniscono maggiori informazioni sulle annualità contributive (irregolarità nei versamenti, rateizzazione in corso, anni parzialmente pagati e prescritti, anni prescritti, etc.). Nell’ultima pagina dell’estratto conto è riportata la legenda completa delle note.
Come sono considerati gli anni in cui compare la nota F?
Gli anni per i quali è esposta la lettera F presentano una contribuzione parzialmente pagata ed ormai prescritta, che è possibile sanare solo versando l’onere della riserva matematica.
Quale significato ha la nota G esposta per l’ultimo anno?
La lettera G non indica irregolarità, ma segnala semplicemente che alcuni dati - al momento mancanti - sono in fase di acquisizione.
Gli anni per i quali sono stati versati solo i contributi di solidarietà vengono indicati nell’estratto conto assicurativo?
Nell’estratto conto assicurativo vengono riportati solo gli anni di effettiva iscrizione alla Cassa Geometri che danno diritto ad una prestazione previdenziale.
Per i pensionati della Cassa, quali anni vengono rappresentati nell’estratto conto assicurativo?
Nell’estratto conto assicurativo dei pensionati sono indicati solo i periodi di contribuzione successivi alla data di decorrenza della pensione, che saranno utili a determinare l’importo di eventuali supplementi di pensione. Non sono visualizzabili gli anni che hanno contribuito a determinare la pensione in godimento.
In presenza di crediti risultanti nell’estratto conto assicurativo, è possibile ottenere la restituzione dei maggiori importi versati?
E’ possibile ottenere la restituzione della contribuzione pagata in eccesso entro i termini della prescrizione ordinaria (dieci anni dalla data del versamento). La domanda di restituzione deve essere presentata online tramite l’apposita funzione "Domanda di Rimborso"disponibile nell’area riservata del sito web della Cassa Geometri.
Come si possono sanare le irregolarità contributive?
Contributi ed accessori inclusi nei ruoli esattoriali possono essere pagati solo presso l’Agenzia delle Entrate - Riscossione. Le contribuzioni per le quali non è stato emesso il ruolo di recupero possono essere sanate tramite il "Portale dei Pagamenti" e le funzioni disponibili nell’area riservata del sito web della Cassa Geometri. E’ necessario in questo caso accedere al "Portale dei Pagamenti" e visualizzare le annualità irregolari nonché i tributi e gli importi dovuti. Sempre tramite il "Portale dei Pagamenti" è possibile scegliere la modalità di pagamento tra quelle proposte (pagamento in unica soluzione o in forma rateizzata).
Entro quale termine si prescrivono i contributi?
Il termine per la prescrizione dei contributi è di 5 anni come previsto dall’art. 20 del Regolamento sulla contribuzione che ha recepito l'art. 3, c. 9, della legge n. 335/1995 (Riforma Dini), infatti, ha stabilito che "Le contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria si prescrivono e non possono essere versate con il decorso dei termini di seguito indicati: a) dieci anni per le contribuzioni di pertinenza del Fondo pensioni lavoratori dipendenti e delle altre gestioni pensionistiche obbligatorie, compreso il contributo di solidarietà, previsto dall'articolo 9-bis, comma 2, del decreto-legge 29 marzo 1991, n. 103, convertito con modificazioni della legge 1 giugno 1991, n. 166, ed esclusa ogni aliquota di contribuzione aggiuntiva non devoluta alle gestioni pensionistiche. A decorrere dall'1 gennaio 1996 tale termine è ridotto a cinque anni salvi i casi di denuncia del lavoratore o dei suoi superstiti; b) cinque anni per tutte le altre contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria". In caso di pagamento parziale relativo ad anni considerati prescritti, il debito può essere sanato, su richiesta dell’interessato, dietro versamento della corrispondente riserva matematica (come previsto dal'art. 25 del Regolamento sulla Contribuzione).
Avendo ricevuto da Cassa Geometri una richiesta di regolarizzazione di contributi tramite cartella esattoriale, avendo dei crediti fiscali, si possono effettuare i relativi pagamenti con lo strumento F24 accise compensando gli importi presenti in cartella?
No. La cartella esattoriale deve essere regolarmente quietanzata tramite l’Agente della Riscossione e non può essere pagata tramite il modello F24 nè può essere compensata.
PAGAMENTO DELLA CONTRIBUZIONE
Quando si versano i contributi obbligatori?
Il pagamento dei contributi deve essere effettuato entro il 30 settembre 2025, con possibilità di rateizzare in 4 o in 6 rate mensili con prima scadenza 30 settembre 2025. È possibile opzionalmente versare i contributi minimi in 4 rate mensili scadenti a febbraio, aprile, giugno e agosto 2025.Il pagamento dei contributi deve essere effettuato entro il 30 settembre 2025, con possibilità di rateizzare in 4 o in 6 rate mensili con prima scadenza 30 settembre 2025. È possibile opzionalmente versare i contributi minimi in 4 rate mensili scadenti a febbraio, aprile, giugno e agosto 2025.
Si può utilizzare il modello F24 per il pagamento della contribuzione?
È ancora possibile utilizzare il modello F24 accise per il versamento della contribuzione nel caso in cui il professionista voglia utilizzare l’istituto della compensazione. Qualora il credito non copra in modo integrale la contribuzione, è possibile saldare la parte residua direttamente attraverso i servizi online messi a disposizione dalla Cassa.
Come possono pagare i contributi minimi i neo-iscritti e i re-iscritti?
I geometri neo-iscritti o re-iscritti (questi ultimi devono risultare cancellati per l'intero anno precedente la nuova iscrizione) possono pagare la contribuzione minima alle stesse scadenze degli iscritti ordinari. Nel caso di iscrizione in corso d'anno, potranno effettuare i pagamenti della contribuzione minima alle scadenze residue. In ogni caso, le diverse opzioni saranno evidenziate sul servizio online per il pagamento dei minimi “Portale dei Pagamenti - Pagamento Contributi Anno Corrente”
Si possono rateizzare i contributi obbligatori minimi e le eccedenze?
Sì, nel 2025 in 4 rate mensili (con un tasso di interesse di rateizzazione dell’1%) o 6 rate mensili (con un tasso di interesse di rateizzazione del 2,50%) con prima rata scadente il 30 settembre 2025. È possibile opzionalmente versare i contributi minimi in 4 rate mensili scadenti a febbraio, aprile, giugno e agosto 2025.
Si può procedere alla compensazione attraverso il modello F24 accise?
Sì.
Cosa succede in caso di tardiva, omessa o infedele dichiarazione?
In caso di presentazione tardiva della dichiarazione, ovvero quando la dichiarazione viene resa dopo la scadenza ma entro il 31 dicembre, è prevista una sanzione pari al 2% del contributo soggettivo minimo. Per l’omessa dichiarazione, ovvero quando la dichiarazione non sia resa o quando sia resa dopo il 31 dicembre, è prevista una sanzione in misura fissa di 800 euro, che viene ridotta a 200 euro se la dichiarazione è prodotta entro il 31 marzo. Per l'infedele dichiarazione, ovvero quando è presentata una dichiarazione rettificativa in cui i dati reddituali siano difformi di oltre 1.000 euro da quella originariamente presentata, è prevista una sanzione pari al 2,5% della differenza dei redditi, con un minimo di 100 euro ed un massimo di 650 euro. La sanzione viene ridotta ad un quarto se rettificata entro il 31 marzo e alla metà se rettificata prima della riscossione coattiva.
Cosa succede, in caso di tardivo o omesso versamento dei contributi?
Per il tardivo pagamento è prevista una sanzione del 2% del contributo versato tardivamente in caso di pagamento dopo la scadenza ma entro 180 giorni dalla stessa, senza alcuna sanzione minima se il pagamento avviene nei 30 giorni dalla scadenza. La sanzione è pari al 10% se il pagamento avviene dopo il 180° giorno ma prima della riscossione coattiva e la sanzione del 25% se il recupero avviene in via coattiva.
E’ possibile controllare la cronologia dei versamenti eseguiti?
Sì, utilizzando la funzione "Storico dei pagamenti" del "Portale dei Pagamenti", presente nell’area riservata del sito web della Cassa Geometri, è possibile verificare lo stato di tutte le operazioni effettuate con il relativo dettaglio dei tributi associati.
Come si possono sanare le irregolarità contributive?
E’ necessario accedere al "Portale dei Pagamenti" (nell’area riservata del sito web della Cassa Geometri) e visualizzare le annualità irregolari nonché i tributi e gli importi dovuti. Sempre tramite il "Portale dei Pagamenti"è possibile scegliere la modalità di pagamento tra quelle proposte (pagamento in unica soluzione o in forma rateizzata).
Nella comunicazione avente come oggetto "recupero irregolarità contributive" viene richiesto il pagamento dei contributi per annualità che sono oggetto di rateizzazione. Perché?
Si tratta di importi ulteriori non compresi nella rateizzazione già attivata poiché accertati dalla Cassa Geometri solo successivamente.
Cosa occore fare se l'ufficio postale in cui si effettua il versamento con incasso domiciliato non accetta il bollettino rilasciato dalla Cassa perchè non riconosce la validità della "chiave di pagamento numerica"?
Il pagamento postale domiciliato con "chiave di pagamento numerica" costituisce ancora un valido sistema di versamento. Le distinte di versamento generate dalla Cassa sono quindi tuttora valide e l’ufficio postale deve digitare manualmente la chiave di pagamento.
Se si finiscono di pagare le rate del piano d’ammortamento richiesto attraverso il "Portale dei Pagamenti" ma bisogna recuperare delle rate intermedie non versate, come si procede?
Prima della scadenza dell'ultima rata è sempre possibile effettuare il pagamento delle rate pregresse, utilizzando l'apposito servizio presente nell'area riservata. Una volta terminato il piano di ammortamento, la regolarizzazione delle rate scadute dovrà avvenire o in unica soluzione, nel caso in cui il piano di rateizzazione terminato sia stato pagato per meno del cinquanta percento, o anche a rate in caso contrario. Se la rateizzazione viene revocata per morosità, la regolarizzazione degli improti residui deve avvenire in unica soluzione.
Non sono stati rispettati alcuni pagamenti previsti dalla rateazione tramite "Portale dei Pagamenti" e la Cassa ha comunicato la revoca della rateazione. E’ possibile regolarizzare il debito residuo, senza aspettare l’emissione del ruolo esattoriale?
Sì, la regolarizzazione del dovuto è possibile. Per maggiori informazioni è possibile contattare il Servizio "Contatta la Cassa Geometri" disponibile nell’area riservata del sito web Cassa Geometri.
Se si dimentica di pagare il bollettino domiciliato postale mensile alla scadenza prevista è possibile recarsi alla posta per effettuare il versamento o utilizzare altre forme di pagamento come ad esempio il pagoPA o il bonifico bancario?
No, il pagamento del bollettino di incasso domiciliato postale scaduto non può essere eseguito oltre il giorno indicato. È comunque consentita la regolarizzazione delle rate saltate anche con modalità di pagamento alternative (ad esempio, pagoPA), contattando direttamente la Cassa.
E’ stata chiesta la rateizzazione attraverso il "Portale dei Pagamenti", selezionando il circuito postale e scegliendo la modalità di pagamento "incassi postali domiciliati" con scadenza il 27 del mese. Quando è possibile recarsi alla posta per effettuare il pagamento?
Il pagamento mensile della rata può essere effettuato già dalla seconda settimana del mese in cui scade la rata e non oltre il giorno 27 del mese (o il giorno 28 se il 27 cade di domenica).
Dove deve essere pagata la cartella esattoriale?
La cartella deve essere pagata esclusivamente presso gli sportelli dei concessionari delle agenzie postali e delle banche.
Per avere chiarimenti sugli importi contenuti nella cartella esattoriale notificata a chi ci si deve rivolgere?
La richiesta di chiarimenti sull’origine degli importi contestati deve essere inoltrata alla Cassa Geometri tramite il Contact Center disponibile nell’area riservata del sito web della Cassa Geometri, avendo cura di segnalare eventuali anomalie riscontrate nel merito dell’addebito.
Entro quale termine deve essere pagata la cartella esattoriale?
La cartella deve essere pagata entro 60 giorni dalla notifica della medesima, pena addebito di oneri ed accessori da parte dello stesso concessionario.
Se si riceve una cartella esattoriale e si è impossibilitati a provvedere al pagamento, si può chiedere la rateizzazione?
Per richiedere la rateizzazione di una cartella esattoriale occorre presentare l’istanza direttamente agli Agenti della riscossione che ne indicano le relative condizioni e modalità.
Nella compilazione della rateizzazione tramite il "Portale dei Pagamenti" è stato indicato un errato numero di rate. E’ possibile modificare il piano d’ammortamento generato?
No, il piano d’ammortamento non può essere modificato autonomamente; è necessario richiedere la modifica contattando l’Ufficio Adempimenti Dichiarativi e Riscossioni tramite il "Contact Center" disponibile nell’area riservata del sito web della Cassa Geometri.
Se si intende rateizzare i contributi arretrati non ancora versati è possibile conoscere l'ammontare esatto del dovuto e a quanto ammonterebbe la rata mensile nel caso si optasse per il numero massimo di rate possibili?
Accedendo al "Portale dei Pagamenti" (nell’area riservata del sito web della Cassa Geometri) è possibile determinare il debito contributivo nella sezione "Visualizzazione e pagamento morosità" e poi scegliere l’opzione "Pagamento rateizzato". Tale procedura consente la rateizzazione secondo piani di dilazione con importi e numero di rate definiti come riportato nell’apposito manuale dedicato, scaricabile dall’area riservata nella sezione "Servizio Portale dei Pagamenti".
E’ arrivata una comunicazione tramite PEC avente per oggetto "preavviso di recupero tramite ruolo per irregolarità contributive", ma non è possibile aprirla e non si vedono gli allegati. Come si può fare per visualizzarli?
Per leggere gli allegati si consiglia di accedere alla webmail della propria casella PEC al seguente indirizzo: https://webmail.geopec.it., utilizzando le credenziali personali.
Se la cartella esattoriale non viene pagata cosa succede?
In caso di mancato pagamento, l’importo della cartella viene maggiorato degli interessi di mora e degli oneri di legge. Inoltre, il concessionario può avviare i seguenti atti esecutivi: - il fermo amministrativo dei beni mobili registrati; - l’iscrizione ipotecaria di beni immobili con conseguente procedura di vendita; - la procedura per il pignoramento presso terzi nei casi di lavoratore dipendente.
Se si riceve una cartella di pagamento per importi che si ritengono già pagati cosa occorre fare?
È necessario inviare alla Cassa tramite PEC all’indirizzo cipag@geopec.it copia dell’avviso stesso e delle ricevute dei pagamenti effettuati (fronte/retro).
Se si riceve una comunicazione avente come oggetto "recupero irregolarità contributive" ma sull’estratto conto non risultano omissioni, cosa significa?
Nell’estratto conto sono riportati esclusivamente i contributi versati e dovuti, senza alcuna verifica del rispetto delle scadenze previste per i versamenti. Per verificare la presenza di irregolarità contributive, infatti, è necessario accedere al "Portale dei Pagamenti", presente nell’area riservata del sito web della Cassa Geometri.
Se la cartella viene notificata all’erede dopo il decesso del de cuius cosa si deve fare?
Gli eredi non sono tenuti al pagamento delle sanzioni sulle violazioni degli obblighi dichiarativi, ma sono tenuti al pagamento di tutti gli altri importi eventualmente inclusi nelle cartelle esattoriali di recupero.
Quale procedura è necessario seguire per richiedere il riscatto degli anni parzialmente pagati e prescritti?
La domanda di riscatto deve essere presentata asttraverso l'apposito servizio online presente nell'area riservata del sito web della Cassa, anche con il supporto del Collegio di appartenza.
Come viene calcolato l’onere di riscatto degli anni parzialmente pagati e prescritti?
L'onere di riscatto è pari alla riserva matematica da calcolarsi in conformità al principio di cui all'art. 13 della legge n. 1338/1962. L'importo della riserva matematica è abbattuto in modo proporzionale ai contributi versati rispetto a quelli dovuti. È comunque dovuto un onere minimo pari al prodotto degli anni riscattati per l'importo della pensione minima di vecchiaia retributiva.
Se si riceve una comunicazione avente come oggetto "recupero irregolarità contributive”, con la quale viene segnalata la presenza di morosità relative ad anni pregressi: di cosa si tratta?
La comunicazione avente come oggetto "recupero irregolarità contributive"viene inviata dalla Cassa Geometri per consentire di verificare e sanare, tramite ravvedimento operoso, le annualità per le quali è stata accertata una irregolarità contributiva. Il ravvedimento operoso consente di usufruire del regime sanzionatorio agevolato evitando altresì l’emissione della cartella esattoriale di recupero.
Prima della presentazione della domanda, è possibile conoscere l’importo dell’onere della riserva matematica per regolarizzare le annualità contributive risultanti parzialmente pagate e prescritte?
Sì, è possibile conoscere l'importo dell'onere della riserva matematica prima della presentazione della domanda, effettuando la simulazione attraverso la funzione "gestione riscatto" presente nell'area riservata del sito web della Cassa Geometri o inviando una richiesta via PEC alla Cassa Geometri all'indirizzo cipag@geopec.it. L'importo generato dalla simulazione o che viene comunicato, in risposta alla richiesta via PEC, è comunque indicativo e sarà ricalcolato al momento della presentazione della domanda di riscatto.
Quali sono le modalità di pagamento dell'onere di riscatto degli anni parzialmente pagati e prescritti?
Il pagamento può essere effettuato in un'unica soluzione tramite pagoPA o in modo rateizzato, per un massimo di 60 rate mensili. Nell'ipotesi di rateizzazione sono dovuti gli interessi nella misura stabilita per le imposte dirette. Il pagamento dell’onere di riscatto perfeziona l’anno ai fini previdenziali: pertanto, se il riscatto viene chiesto nel corso dell’istruttoria di pensione - onde non pregiudicare la decorrenza del trattamento - l’onere deve essere pagato tempestivamente in un’unica soluzione; in caso di rateizzazione, invece, la decorrenza della pensione slitterà al momento del pagamento dell’ultima rata dell’onere.
Se viene inviata dall'iscritto formale rinuncia all'onere di riscatto degli anni parzialmente pagati e prescritti è possibile presentare nuovamente la domanda?
Sì. In caso di mancata accettazione dell'onere di riscatto degli anni parazialmente pagati e prescritti, la domanda può essere ripresentata anche per altre tipologie di riscatto (Albo, Praticantato)
REGIME SANZIONATORIO CONTRIBUZIONE
Quali sono le cause più frequenti di irregolarità contributiva?
Le cause più frequenti di irregolarità contributiva sono: omesso/parziale versamento della contribuzione dovuta; tardivo versamento rispetto alle scadenze prestabilite; errori formali nella compilazione F24 (n. rata – codice tributo – anno di riferimento).
Quali sono le sanzioni in caso di violazione degli obblighi dichiarativi (tardiva, omessa o infedele dichiarazione) o degli obblighi contributivi (ritardato, omesso o irregolare versamento)?
Nel 2020 sono state apportate le seguenti modifiche al regime sanzionatorio: per la tardiva dichiarazione è prevista, quando la dichiarazione viene resa dopo la scadenza ma entro il 31 dicembre, una sanzione pari al 2% del contributo soggettivo minimo. per l’omessa dichiarazione è prevista, quando la dichiarazione non sia resa o quando sia resa dopo il 31 dicembre, una sanzione in misura fissa di 800 euro, che viene ridotta 200 euro (1/4), se la dichiarazione è prodotta entro il 31 marzo. per l'infedele dichiarazione è prevista, quando i dati reddituali siano difformi di oltre 1.000 euro, una sanzione pari al 2,5% della differenza dei redditi, con un minimo di 100 euro ed un massimo di 650 euro. La sanzione viene ridotta ad un quarto se rettificata entro il 31 marzo e alla metà se rettificata prima della riscossione coattiva. per il tardivo pagamento è prevista una sanzione del 2% del contributo versato tardivamente in caso di pagamento dopo la scadenza ma entro 180 giorni dalla stessa, senza alcuna sanzione minima se il pagamento avviene nei 30 giorni dalla scadenza. Immutate per il resto la sanzione del 10% se il pagamento avviene dopo il 180° giorno ma prima della riscossione coattiva e la sanzione del 25% se il recupero avviene in via coattiva.
RICONGIUNZIONE DEI CONTRIBUTI
Cos'è la ricongiunzione?
La ricongiunzione - regolamentata dalla legge n. 45/1990 - consente a coloro che hanno posizioni assicurative in gestioni previdenziali diverse di trasferire i periodi di contribuzione accreditati ai fini dell'ottenimento di un unico trattamento pensionistico.
Quali sono i periodi ricongiungibili?
Si possono ricongiungere tutti i periodi di contribuzione maturati presso altre gestioni previdenziali (ad eccezione di quelli accreditati presso la Gestione Separata Inps e presso Enasarco) purch‚ le rispettive posizioni non siano pi— attive al momento della domanda e non abbiano dato origine ad alcuna prestazione. Non è ammessa la ricongiunzione di periodi parziali.
Una volta presentata la domanda di ricongiunzione dei contributi, cosa succede?
L'Ente verifica la regolarità iscrittivo-contributiva e chiede all'Ente presso il quale sono gli altri contributi, di inviare il prospetto contributivo necessario per poter effettuare il calcolo dell'onere.
La ricongiunzione dei contributi è gratuita?
La ricongiunzione, disciplinata dalla legge n. 45/1990, è onerosa. Diversamente la totalizzazione, disciplinata dal d.lgs. n. 42/2006, è gratuita.
Quali sono le modalità di presentazione della domanda di ricongiunzione dei contributi e chi può farne richiesta?
La domanda di ricongiunzione dei contributi deve essere inoltrata online, attraverso la funzione 'Pratica Ricongiunzione' disponibile nell'area riservata del sito web della Cassa Geometri. La ricongiunzione dei contributi può essere richiesta:
- Dall'iscritto obbligatorio in qualsiasi momento della propria attività lavorativa, ma sempre prima della liquidazione di qualunque trattamento previdenziale;
- Dal cancellato dalla Cassa solo dopo il raggiungimento dell'età pensionabile e nel caso in cui abbia versato 10 anni di contribuzione continuativa in regime obbligatorio;
- Dai superstiti dell'iscritto entro due anni dal decesso dell'interessato.
Occorre specificare presso quale gestione si trovano i contributi da ricongiungere?
Sì.
Può essere presentata domanda di ricongiunzione dei periodi assicurativi maturati presso l'Inps o presso altre gestioni previdenziali?
Sì, tale domanda può essere presentata ex legge n. 45/1990, se non vi sono periodi totalmente coincidenti. Può essere presentata presso la Cassa Geometri, se il geometra è ancora iscritto oppure ad altra gestione, se il geometra è cancellato dalla Cassa.
Se viene inviata dall'iscritto formale rinuncia all'onere di ricongiunzione, è possibile presentare nuovamente la domanda?
No, a meno che la rinuncia non sia stata comunicata prima della notifica definitiva dell'onere.
E' possibile rateizzare l'onere da versare?
Sì. L'onere può essere rateizzato in un numero di rate non superiore alla metà delle mensilità corrispondenti ai periodi ricongiunti, in base all'art. 2, c. 3, della legge n.45/1990. Qualora si ricongiunga un periodo superiore a 20 anni il tetto massimo delle rate non può essere comunque superiore a 120.
L'onere della ricongiunzione è deducibile ai fini IRPEF?
Si, l’onere della ricongiunzione è deducibile dal reddito complessivo ai fini IRPEF ai sensi dell’art. 10, comma 1 lett. e) del D.P.R. 917/1986 (TUIR). I contribuenti che aderiscono al regime forfetario ex art. 1, commi 54-89 della Legge 190/2014 (e succ. mod.) possono dedurre solo i contributi obbligatori dal reddito professionale mentre quelli da ricongiunzione possono essere dedotti se gli stessi possiedono anche altri redditi che concorrono a formare il reddito complessivo.
In caso di morte, i superstiti sono obbligati al pagamento della somma residua dell'onere di ricongiunzione dei contributi?
Sì, in caso di morte, l'onere del riscatto viene trasferito agli eredi. Se gli eredi sono destinatari di pensione indiretta, possono accedere al trattamento pensionistico regolarizzando la posizione. Nel caso in cui invece non siano destinatari di pensione indiretta e il pagamento dell'onere venga interrotto, la ricongiunzione viene revocata e le somme versate vengono restituite agli aventi diritto.
VERIFICA REDDITUALE
A quanto ammonta la sanzione per aver comunicato imponibili previdenziali difformi da quelli dichiarati al Fisco per l’esercizio di attività professionale?
La sanzione ai sensi della vigente normativa è irrogata nella misura del 2,5% calcolata sulla differenza assoluta degli imponibili accertati, con un minimo di €100,00 e un massimo di €650,00. Tale sanzione è ridotta alla meta nel caso vi sia adesione online all’accertamento entro i 60 giorni successivi alla notifica, con definizione nei termini del pagamento di eventuali contributi dovuti (sanzione minime ridotte a € 50,00 e € 325,00). Si evidenzia che la riduzione, ai sensi del vigente regime sanzionatorio, non si applica nel caso la sanzione venga irrogata per omessa dichiarazione previdenziale.
Per gli anni interessati dalla verifica è in corso una rateizzazione, quindi cosa occorre fare, in caso di adesione all’accertamento, per pagare i contributi dovuti ovvero includere gli stessi nel piano rateale già concordato?
Nel caso la verifica riguardi un anno già interessato da rateazione in corso, è necessario contattare direttamente gli uffici della Cassa attraverso il servizio web Contact Center, affinché gli stessi possano rielaborare il piano rateale, inserendo le eventuali ulteriori somme dovute a seguito dell’adesione all’accertamento.
Cosa succede se per mero errore le spese sostenute in nome e per conto del cliente, escluse dal computo della base imponibile ex art. 15 del DPR 633/1972, hanno invece concorso a formare il volume d’affari professionale?
Qualora sia stato commesso l’errore di far rientrare le spese effettuate in nome e per conto della clientela nella base imponibile relativa al volume d’affari, solo la certificazione del nuovo importo corretto, rilasciata dai competenti uffici tributari, consente alla Cassa di variare l’imponibile ricevuto dall’Agenzia delle Entrate.
Sono da considerarsi riaddebiti anche i proventi derivanti da contratti di locazione e/o sublocazione?
No. Nelle operazioni di riaddebito non è possibile includere la locazione o la sublocazione immobiliare, eventualmente posta in essere con apposita stipula di contratti, che quale autonoma attività genera redditi di locazione, estranea quindi alla pur ampia sfera dell’attività professionale. Ne consegue che tale attività, essendo provvista di un proprio codice Ateco, è fiscalmente indipendente e trova quindi apposita autonoma collocazione nel Modello Redditi PF e non può essere ricondotta all’ambito dell’esercizio della professione. Trattandosi, senza possibilità di differente interpretazione, di fattispecie diversa dai riaddebiti disciplinati dall’Agenzia delle Entrate con la Circolare n. 58 del 18 giugno 2001, deve seguire, come diffusamente noto, le norme vigenti in materia di locazione e sublocazione.
Nel volume d’affari complessivo sono contenute operazioni riferite a riaddebiti di spese ad altri professionisti con i quali si condivide lo studio. Queste fatture concorrono a formare l’imponibile previdenziale sul quale calcolare il contributo integrativo?
Le quote dei riaddebiti delle spese comuni, sebbene concorrano a formare il volume d’affari complessivo, non alimentano il volume d’affari previdenziale e pertanto non sono assoggettate al contributo integrativo. Si rammenta che l’operazione di riaddebito per essere sottratta al contributo deve essere inerente alla ripartizione delle spese relative allo studio (energia elettrica, telefono, riscaldamento, affitto dello studio, spese condominiali, utilizzo licenze software ecc.) quando lo stesso è utilizzato da più professionisti (da intendere quindi come persone fisiche e non come società) non costituiti in associazione professionale, di cui uno solo intestatario delle utenze, o del contratto di affitto, che nel ripartire agli altri la quota di spese non di propria competenza deve emettere regolare fattura ai fini dell'Iva. Ai fini della verifica, per stabilire l’importo relativo al riparto delle spese inviare le fatture di riferimento, così da escluderlo dalla base previdenziale imponibile.
Cosa accade se la divergenza insiste sul volume d’affari composto in parte da fatture con il 5 per cento destinate a committenza privata e in parte al 4 per cento destinate alla committenza pubblica?
Con decorrenza dal 1° gennaio 2015 e fino al 31 dicembre 2020 sulle fatture destinate ai privati viene applicato il 5 % a titolo di contributo integrativo, su quelle emesse a carico della pubblica amministrazione il 4%. Di conseguenza qualora l’accertamento riguardi il volume d’affari, al momento dell’adesione all’accertamento sul Web, è necessario indicare la componente al 5% e la componete al 4%, Si precisa anche laddove una di queste sia zero.
Se il geometra si avvale del regime fiscale di vantaggio, quale importo deve essere considerato a titolo di volume d’affari professionale ai fini del calcolo del contributo integrativo?
L’importo equivalente al volume d’affari professionale sul quale calcolare il contributo integrativo è quel esposto nel Quadro LM al Rigo LM2 della Sezione I. Tale importo nel sistema previdenziale risulta maggiorato della percentuale del contributo per renderlo uniforme al volume d’affari ai fini Iva (comprensivo del contributo integrativo) posto a base del procedimento di calcolo automatico adottato dalla Cassa.
Il contribuente che applica il regime fiscale di vantaggio o il regime fiscale forfettario, non avendo obblighi dichiarativi ai fini dell’Iva, è tenuto a comunicare il volume d’affari professionale ai fini previdenziali ed al relativo versamento del contributo integrativo?
La circostanza che i contribuenti con regime fiscale di vantaggio o regime fiscale forfettario non sono tenuti ad addebitare in fattura l’imposta sul valore aggiunto (Iva) non comporta alcuna conseguenza rispetto all’obbligo della dichiarazione del volume d’affari ai fini previdenziali e del versamento del contributivo integrativo (che deve comunque essere addebitato in fattura). Infatti, detto regime non incide in alcun modo sugli obblighi previsti dalla normativa vigente in materia previdenziale ed assistenziale, né sui conseguenti obblighi contributivi.
Per anno di produzione o d’imposta s’intende l’anno in cui è stata presenta la dichiarazione previdenziale con Modello Redditi PF, Quadro RR, Sezione III?
No. L’anno di produzione o d’imposta rappresenta il periodo in cui è stato conseguito il reddito o il volume d’affari, da dichiarare nell’anno successivo (ad esempio periodo d’imposta/anno di produzione 2017- dichiarazione Modello Redditi PF/2018 e Modello Iva 2018).
Cosa accade se il volume d’affari dichiarato ai fini previdenziali non concorda con quello indicato dall’Agenzia delle Entrate perché è stata sottratta la parte con imposta ad esigibilità differita?
Il volume d’affari posto a base del calcolo del contributo integrativo è quello dichiarato fiscalmente e l’esigibilità differita dell’imposta non incide sulla formazione del volume d’affari dell’anno di esercizio, avendo riflesso solo sul pagamento della predetta imposta. Resta pertanto fermo che il volume d’affari da indicare ai fini previdenziali è quello esposto nel Quadro VE del Modello Iva.
Cosa comporta l’allineamento dei dati se un contribuente ordinario ha dichiarato il volume d’affari al netto anziché al lordo del contributo integrativo?
Per i geometri con partita Iva (contribuente ordinario e non contribuente minimo) il volume d’affari da indicare nella dichiarazione previdenziale è quello esposto nel Quadro VE del Modello Iva, il quale è comprensivo del contributo integrativo in quanto imponibile ai fini dell’Iva. Pertanto qualora l’accertamento abbia rilevato l’indicazione del volume d’affari al netto del contributo integrativo anziché al lordo, con pagamento eseguito in difetto, la regolarizzazione della posizione assicurativa si ottiene allineando il dato previdenziale con quello fiscale, versando le differenze contributive e i relativi oneri accessori.
Cosa occorre fare se il dato fornito dall’archivio informatico dell’Agenzia delle Entrate è inesatto per mancata registrazione di atti successivi?
Eventuali dichiarazioni fiscali integrative o correttive, accertamenti con adesione, conciliazione giudiziale, condono, ecc., dovranno risultare da apposita certificazione rilasciata dagli uffici fiscali, da inviare all’esame della Cassa.
Cosa accade se il volume d’affari dichiarato al Fisco è impreciso poiché sono state erroneamente trattate, ai fini della formazione dello stesso, fatture relative alla cessione di beni ammortizzabili?
Qualora il dato fiscale risulti impreciso a causa di erroneo inquadramento delle operazioni relative alla cessione beni ammortizzabili, la Cassa non preclude alcuna iniziativa volta a correggere il dato fiscale attraverso le modalità consentite dall’Agenzia delle Entrate. Al contrario c’è la piena disponibilità ad acquisire il dato corretto certificato dall’Agenzia. Fermo restando che la base di calcolo del contributo integrativo è l’importo del volume d’affari professionale dichiarato ai fini fiscali.
È stato commesso un errore nel compilare la dichiarazione fiscale, ma le fatture dimostrano la corrispondenza di quanto dichiarato alla Cassa, come bisogna procedere?
I dati forniti dall’Agenzia delle Entrate sono la base certa ed incontrovertibile del controllo posto in essere dalla Cassa. Pertanto eventuali errori commessi nel redigere le denunce fiscali non possono essere giustificati presso gli uffici della Cassa, né tantomeno giustificati con l’invio di fatture o altro, ma devono essere corretti esclusivamente presso gli uffici tributari attraverso le modalità da questi consentite.
Il reddito derivante dall’esercizio dell’attività di perito, per la quale è stata aperta una posizione presso la Gestione Separata dell’Inps, deve essere dichiarato alla Cassa?
L’attività peritale e le operazioni di stima in generale rientrano, per un iscritto all’Albo, nella sfera professionale a tutti gli effetti, come peraltro era previsto dalle disposizioni recate in materia di tariffe professionali dei geometri, concetto, più di recente, ribadito da diverse sentenze della Corte di Cassazione, al fine di stabilire se il reddito prodotto da un’attività professionale sia soggetto alla contribuzione dovuta alla Cassa professionale autonoma. Pertanto i proventi derivanti da queste attività sono da assoggettare alla previdenza della Cassa, senza alcun obbligo nei confronti della Gestione Separata Inps.
Come è possibile visualizzare sul servizio online le somme da pagare in caso di adesione all’accertamento?
È possibile che sull’annualità interessata dall’adesione insista già una precedente rateazione, che inibisce la possibilità di effettuare successive operazioni. È necessario contattare gli uffici della Cassa.
In caso di opzione per l’adesione all’accertamento e quindi per la conferma dei dati reddituali dell’Agenzia delle Entrate, può verificarsi che il sistema non generi alcun pagamento?
In alcuni casi è richiesto solo di uniformare i dati previdenziali a quelli fiscali, senza che l’operazione generi alcun addebito a carico dell’interessato. Oppure, può verificarsi che sullo stesso anno previdenziale insistano sia un’adesione che una contestazione. In tal caso, considerata l’unicità dell’annualità previdenziale, la contestazione blocca eventuali pagamenti correlati all’adesione che potranno essere regolarizzati solo quando sarà noto l’esito della contestazione. È possibile anche che i recuperi derivanti dalla verifica reddituale insistano su annualità già interessate da provvedimenti di rateizzazione in corso, è necessario in tal caso contattare gli uffici affinché gli stessi possano rielaborare il piano rateale, inserendo le eventuali ulteriori somme dovute a seguito dell’adesione all’accertamento.
Il reddito derivante dall’esercizio di attività di amministratore di condominio, per la quale è stata aperta una posizione presso la Gestione Separata Inps, deve essere dichiarato alla Cassa?
Il reddito di amministratore di condominio prodotto da un iscritto all’Albo è reddito professionale a tutti gli effetti, così come peraltro era stato disciplinato dalle disposizioni recate in materia di tariffe professionali dei geometri, orientamento ribadito anche dall’Inps con la circolare n.72/2015. Pertanto lo stesso è da assoggettare alla previdenza della Cassa, senza alcun obbligo nei confronti della G.S.I.
Se la differenza reddituale contestata è stata dichiarata presso altra gestione previdenziale in quanto iscritto al corrispondente Albo viene considerata evasione?
La parte di imponibile professionale non dichiarata alla Cassa non sarà considerata evasione, sempreché la differenza reddituale contestata sia stata dichiarata presso altro Ente di previdenza a favore di professionisti per effetto dell’iscrizione al relativo Albo. Ciò deve essere confermato da apposita certificazione rilasciata dall’altro Ente che attesti la decorrenza dell’iscrizione e le risultanze reddituali dichiarate allo stesso per le annualità oggetto di verifica.
Un contribuente in regime fiscale forfetario è tenuto alla dichiarazione del volume d’affari ai fini previdenziali?
I contribuenti che applicano il regime fiscale forfettario devono, ai sensi della vigente normativa, applicare in fattura la maggiorazione percentuale a titolo di contributo integrativo, che deve essere versato alla Cassa in relazione all’importo del “Componenti positivi” indicati nel Quadro LM, sezione II, dal rigo LM22 al rigo LM30 del Modello Redditi PF.
Alla Cassa geometri deve essere dichiarato il reddito netto di cui al rigo LM36 anziché quello professionale lordo indicato al rigo LM34 del quadro LM - sezione II / Modello Redditi PF.
Il contribuente optante per il regime fiscale forfettario, deve dichiarare, ai fini previdenziali, il reddito lordo indicato al rigo LM34 (nel caso di esercizio di più attività quello relativo alla professione indicato nei righi dal LM22 a LM27)) e non il reddito al netto dei contributi previdenziali riportato nel rigo LM36 del quadro LM Sezione II.
La divergenza deriva dalla circostanza che si esercitano più attività in Regime Fiscale di Vantaggio, di cui quella di geometra è prevalente. E’ corretto se ai fini della copertura previdenziale della Cassa non è stata inclusa la parte estranea alla professione?
La parte esclusa dalla dichiarazione resa alla Cassa non sarà considerata evasione purché si dimostri che sia stata effettivamente conseguita per attività estranea all’esercizio professionale.
E’ corretto se nella dichiarazione fiscale dei redditi di lavoro autonomo sono inclusi altri proventi professionali non denunciati alla Cassa ai fini previdenziali, perché derivanti da altra attività?
Il principio normativo consolidato è che la contribuzione previdenziale dovuta dall’iscritto Cassa deve essere necessariamente commisurata alle risultanze reddituali dichiarate per l’esercizio dell’attività professionale, quali risultano dalle denunce fiscali rese ai competenti uffici dell’Amministrazione finanziaria. Salvo che la parte non dichiarata alla Cassa sia stata trattata obbligatoriamente presso altra Gestione a favore di professionisti. In tal caso occorre inviare l’estratto conto assicurativo attestante la contribuzione e l’iscrizione ad altra Cassa.
Per gli anni d’imposta 2016, 2017 e 2018 le dichiarazioni previdenziali potevano essere effettuate con modalità differenti da quelle previste dal Modello Redditi PF?
No, la dichiarazione previdenziale dei geometri è stata parte integrante del Modello Redditi PF dell’Agenzia delle Entrate fino al 2019 e pertanto occorreva seguire le istruzioni per la compilazione di tale modello, in particolare quelle riferite all’utilizzo del Quadro RR, sezione III, riservata ai geometri iscritti alla Cassa.
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ISCRIZIONE E CANCELLAZIONE
CANCELLAZIONE
Se si smette di esercitare la professione quando è possibile chiudere la partita IVA e cancellarsi dalla Cassa?
La partita IVA può essere chiusa solo quando sono stati incassati tutti i compensi fatturati e pagate le spese sostenute nell’ambito dell’esercizio della professione (Circolare n. 11/E 16.02.2007 e n. 17/E 30.05.2012 e Risoluzione n. 232/E del 20 agosto 2009). In un'ottica di semplificazione, tuttavia, l'Amministrazione Finanziaria, sebbene con riguardo al regime fiscale forfetario, ha ammesso la possibilità per il contribuente di chiudere le proprie pendenze fiscali, imputando all'ultimo anno anche le operazioni che non hanno avuto ancora manifestazione finanziaria (cfr. Circolare n. 10/E del 04.04.2016 - par. 4.3.5). Tale soluzione sembrerebbe estensibile anche ai contribuenti ordinari.
Come si effettua la cancellazione dalla Cassa Geometri?
Avviene a seguito della presentazione del modello 3/03 (scaricabile nella sezione “modulistica / area contributi” del sito) direttamente al Collegio di appartenenza o, in alternativa, alla Cassa geometri via PEC all’indirizzo cassageometri@geopec.it, avendo cura di allegare la documentazione richiesta nel modello.
Quando è possibile autocertificare il non esercizio della professione?
E’ possibile presentare l’autocertificazione nel caso in cui il geometra non eserciti attività professionale neppure in forma occasionale o a titolo gratuito e comunque in tutti i casi in cui il geometra non eserciti un'attività riconducibile a quella professionale. L'autocertificazione può essere presentata al momento dell'iscrizione all'albo (compilando il modello 1/03 R o nel corso del rapporto assicurativo quando si decide di terminare l’attività professionale compilando il modello 3/03 (i modelli sono scaricabili dalla sezione "modulistica – area contributi" del sito web della Cassa Geometri) Non è possibile presentare autocertificazione nell’ipotesi di compimento di atti professionali a titolo gratuito e personale ovvero in favore di familiari o in nome e per conto del datore di lavoro nell’ambito di un rapporto di lavoro privato.
Quando decorrono gli effetti della cancellazione dalla Cassa Geometri?
La cancellazione dalla Cassa Geometri opera dal mese successivo alla presentazione della relativa richiesta se sussistono tutte le condizioni previste nell’autocertificazione di cessazione dell’attività ovvero dalla data di cancellazione dall’albo professionale.
In caso di chiusura della partita IVA professionale o compatibile con l’esercizio dell’attività professionale si è automaticamente cancellati dalla Cassa Geometri?
No, la cessazione della partita IVA non comporta l'automatica cancellazione dalla Cassa Geometri. Una volta chiusa la partita IVA, per cancellarsi dalla Cassa Geometri - mantenendo l’iscrizione al solo albo professionale - occorre effettuare l'autocertificazione di non esercizio della professione.
In quali casi la cancellazione dalla Cassa Geometri opera automaticamente?
La cancellazione dalla Cassa Geometri opera automaticamente in caso di cancellazione dall'albo professionale ed in caso di decesso.
E’ possibile una volta effettuata l’autocertificazione reiscriversi alla Cassa Geometri?
Si, in caso di ripresa dell'attività professionale. In tal caso occorre compilare il modello 2/03 (scaricabile dalla sezione "modulistica - area contributi" del sito web della Cassa Geometri) entro 30 giorni dalla ripresa dell'attività ovvero dall'apertura della partita IVA professionale o compatibile con l'attività professionale. La richiesta può essere presentata al Collegio di appartenenza o, in alternativa alla Cassa Geometri via PEC all'indirizzo cassageometri@geopec.it.
Il provvedimento di sospensione dall’albo professionale ha effetti sulla posizione iscrittiva presso la Cassa Geometri?
No. Il provvedimento di sospensione dall’albo professionale non comporta alcuna modifica della posizione iscrittiva, la cui modifica può avvenire solamente a seguito della presentazione del modello 3/03 (scaricabili dalla sezione "modulistica – area contributi" del sito web della Cassa Geometri)
ISCRIZIONE
L'iscritto al solo Albo può effettuare attività professionale?
No. Gli iscritti al solo Albo non possono effettuare nessuna attività professionale, nemmeno in forma occasionale e anche se è svolta in forma gratuita, per se stessi, per parenti, ecc. Gli iscritti al solo Albo non possono esercitare la professione neppure in nome e per conto del datore di lavoro, nell’ambito di un rapporto di lavoro di natura privata.
Se sono iscritto all’Albo e apro la partita IVA riconducibile all’attività professionale devo iscrivermi alla Cassa?
Si, l’iscrizione è obbligatoria;
Se mi iscrivo all’Albo professionale sono obbligato a scrivermi alla Cassa?
Si, se si esercita la libera professione anche senza carattere di continuità ed esclusività. In caso contrario, contestualmente all’iscrizione all’Albo sarà necessario compilare l’autocertificazione di non esercizio della libera professione tramite il modello debitamente predisposto che è scaricabile nella sezione Cassa per te / modulistica del sito della Cassa.
Se nel corso dell'anno si effettua la cancellazione dalla Cassa e poi sempre nello stesso anno ci si iscrive nuovamente, l'iscrizione risulta solo per i mesi in cui effettivamente ha avuto luogo?
No, nel caso di più periodi di iscrizioni nello stesso anno, l'iscrizione alla Cassa Geometri ha effetto per l'intero anno.
Come si effettua la variazione dei dati anagrafici?
La modifica dei dati anagrafici (indirizzo di residenza e codice di avviamento postale, contatti - telefono fisso - cellulare - e-mail - PEC, codice fiscale, etc.) si effettua inviando una richiesta al Collegio di appartenenza oppure, autonomamente, accedendo all'area riservata presente sul sito web della Cassa Geometri, inserendo la propria matricola e la password e dando conferma con il pin dopo aver effettuato la variazione.
Quando decorrono gli effetti dell’iscrizione/reiscrizione alla Cassa Geometri?
Gli effetti dell'iscrizione alla Cassa Geometri decorrono dal momento dell'iscrizione all'albo professionale nel caso in cui non venga presentata l'autocertificazione di non esercizio della professione; decorrono invece dal momento i cui è iniziata l'attività professionale per chi è già iscritto all'albo professionale. La data di inizio dell'attività non può in ogni caso essere successiva alla data di apertura della partita IVA professionale o compatibile con l'attività professionale.
Come si richiede il certificato di iscrizione o cancellazione?
Per richiedere il certificato di iscrizione alla Cassa Geometri o di cancellazione dalla stessa occorre inviare una richiesta via PEC all’indirizzo cipag@geopec.it.
E’ obbligatoria l’iscrizione alla Cassa a seguito della sentenza della Corte di Cassazione n.4568/2021 anche qualora non si svolga attività professionale?
No, coloro che sono iscritti all’Albo qualora non svolgano, nemmeno in via occasionale o saltuaria, attività professionale, non sono automaticamente iscritti alla Cassa.
RISCATTI
Chi può presentare la domanda di riscatto del periodo di iscrizione al solo albo?
Possono riscattare il periodo di iscrizione al solo albo coloro che fino al 31 dicembre 2002 erano legittimamente iscritti al solo Albo (iscritti di solidarietà) e non alla Cassa Geometri, in quanto non tenuti all'iscrizione ed in regola con il pagamento dei relativi contributi di solidarietà.
Prima della presentazione della domanda, è possibile conoscere l’importo dell’onere della riserva matematica per regolarizzare le annualità contributive risultanti parzialmente pagate e prescritte?
Sì, è possibile conoscere l'importo dell'onere della riserva matematica prima della presentazione della domanda, effettuando la simulazione attraverso la funzione "gestione riscatto" presente nell'area riservata del sito web della Cassa Geometri o inviando una richiesta via PEC alla Cassa Geometri all'indirizzo cipag@geopec.it. L'importo generato dalla simulazione o che viene comunicato, in risposta alla richiesta via PEC, è comunque indicativo e sarà ricalcolato al momento della presentazione della domanda di riscatto.
Quali sono gli anni riscattabili dal periodo di iscrizione al solo albo?
Sono riscattabili gli anni di legittima iscrizione al solo albo professionale e non alla Cassa Geometri (iscrizione di solidarietà, rimasta in vigore fino al 31 dicembre 2002). Il riscatto può essere chiesto anche solo per periodi parziali. Il riscatto può essere però esercitato una volta sola.
Quali sono le modalità per la presentazione della domanda di riscatto del periodo di iscrizione al solo albo?
La domanda di riscatto deve essere presentata attraverso l'apposito servizio online presente nell'area riservata del sito web della Cassa, anche con il supporto del Collegio di appartenza. In via eccezionale e residuale, può essere presentata utilizzando il modello 26/R disponibile nella sezione modulistica del sito web della Cassa. La domanda deve essere presentata prima dell’erogazione del trattamento pensionistico e l’adesione all’onere deve avvenire entro 60 giorni dalla notifica dell’importo.
Qual è la documentazione da allegare alla domanda di riscatto del periodo di iscrizione al solo albo?
Alla domanda deve essere allegato l'estratto conto assicurativo INPS.
Come viene calcolato l'onere di riscatto?
L'onere di riscatto è pari alla riserva matematica da calcolarsi in conformità al principio di cui all'art. 13 della legge n. 1338/1962. L'importo della riserva matematica è abbattuto in modo proporzionale ai contributi versati come iscritto di solidarietà rispetto a quelli ordinari. È comunque dovuto un onere minimo pari al prodotto degli anni riscattati per l'importo della pensione minima di vecchiaia retributiva.
Quali sono le modalità di pagamento dell'onere di riscatto?
Il pagamento può essere effettuato in un'unica soluzione a mezzo pagoPA o in modo rateizzato, per un massimo di 60 rate mensili. Nell'ipotesi di rateizzazione sono dovuti gli interessi nella misura stabilita per le imposte dirette. Il pagamento dell’onere di riscatto perfeziona l’anno ai fini previdenziali: pertanto, se il riscatto viene chiesto nel corso dell’istruttoria di pensione - onde non pregiudicare la decorrenza del trattamento - l’onere deve essere pagato tempestivamente in un’unica soluzione; in caso di rateizzazione, invece, la decorrenza della pensione slitterà al momento del pagamento dell’ultima rata dell’onere.
In caso di morte, i superstiti sono obbligati al pagamento della somma residua dell'onere di riscatto?
Sì.
Si può riscattare il periodo di praticantato?
Sì, è possibile riscattare il periodo di praticantato, regolarmente effettuato e attestato dal Collegio di appartenenza.
Chi può presentare la domanda di riscatto del periodo di praticantato?
La domanda di riscatto del periodo di praticantato può essere presentata dai geometri iscritti alla Cassa Geometri che hanno conseguito l'abilitazione all'esercizio della professione, ai sensi della legge n. 75/1985.
Quali sono i periodi riscattabili?
E' riscattabile il periodo di iscrizione al registro dei praticanti effettuato ai sensi della legge n. 75/1985, nel limite massimo di 2 anni.
Se viene inviata dall'iscritto formale rinuncia all'onere di riscatto di un periodo di iscrizione al solo Albo è possibile presentare nuovamente la domanda?
No, la facoltà è esercitabile una sola volta. Una volta che si è rinunciato, non è possibile presentare una nuova istanza, nemmeno su periodi diversi da quelli per cui precedentemente era stato chiesto il riscatto.
Quali sono le modalità per la presentazione della domanda di riscatto del periodo di praticantato?
La domanda di riscatto deve essere presentata attraverso l'apposito servizio online presente nell'area riservata del sito web della Cassa, anche con il supporto del Collegio di appartenza. In via eccezionale e residuale, può essere presentata utilizzando il modello 23/R disponibile nella sezione modulista del sito web della Cassa. La domanda deve essere presentata prima dell’erogazione del trattamento pensionistico e l’adesione all’onere deve avvenire entro 60 giorni dalla notifica dell’importo.
Qual è la documentazione da allegare alla domanda di riscatto del periodo di praticantato?
Alla domanda deve essere allegato un certificato rilasciato dal competente Collegio che attesti il periodo di svolgimento del praticantato ai sensi della legge n. 75/1985.
Come viene calcolato l'onere di riscatto del periodo di praticantato?
L'onere di riscatto è pari alla riserva matematica da calcolarsi in conformità al principio di cui all'art. 13 della legge n. 1338/1962. È comunque dovuto un onere minimo pari al prodotto degli anni riscattati per l'importo della pensione minima di vecchiaia retributiva.
Quali sono le modalità di pagamento dell'onere di riscatto del periodo di praticantato?
Il pagamento può essere effettuato in un'unica soluzione a mezzo pagoPA o in modo rateizzato, per un massimo di 60 rate mensili. Nell'ipotesi di rateizzazione sono dovuti gli interessi nella misura stabilita per le imposte dirette. Il pagamento dell’onere di riscatto perfeziona l’anno ai fini previdenziali: pertanto, se il riscatto viene chiesto nel corso dell’istruttoria di pensione - onde non pregiudicare la decorrenza del trattamento - l’onere deve essere pagato tempestivamente in un’unica soluzione; in caso di rateizzazione, invece, la decorrenza della pensione slitterà al momento del pagamento dell’ultima rata dell’onere.
Per presentare la domanda bisogna essere obbligatoriamentre iscritti alla Cassa Geometri?
Sì.
È consentito anche il riscatto parziale del periodo di praticantato?
Si, è possibile riscattare anche uno solo dei due anni di praticantato, a condizione che siano rispettati gli altri requisiti (iscrizione obbligatoria al momento della domanda e praticantato regolarmente effettuato ai sensi della legge n. 75/1985). Successivamente è comunque possibile presentare richiesta anche per il restante periodo.
Se viene inviata dall'iscritto formale rinuncia all'onere di riscatto del praticantato è possibile presentare nuovamente la domanda?
Sì.
Posso riscattare il periodo di praticantato effettuato prima del 1985?
Sì, purché il Collegio competente rilasci una attestazione comprovante l'effettivo svolgimento. L'art. 3 della legge n .75/1985 stabilisce infatti che "Conservano efficacia ad ogni effetto i periodi di praticantato svolti ed i provvedimenti adottati dagli organi professionali dei geometri prima dell'entrata in vigore della presente legge."
Chi può presentare la domanda di riscatto del periodo legale del corso di laurea e del servizio militare?
Possono riscattare il periodo legale del corso di laurea ed il periodo di servizio militare tutti i geometri iscritti alla Cassa Geometri.
Come viene calcolato l'onere di riscatto del periodo legale del corso di laurea e del periodo servizio militare?
L'onere di riscatto è pari alla riserva matematica da calcolarsi in conformità al principio di cui all'art. 13 della legge n. 1338/1962. È comunque dovuto un onere minimo pari al prodotto degli anni riscattati per l'importo della pensione minima di vecchiaia retributiva.
Quali sono i periodi riscattabili?
Sono riscattabili: il periodo legale dei corsi di laurea o equiparati - utile ai fini dell'ammissione all'esame di Stato per l'esercizio della professione di geometra -, il periodo del servizio militare, anche prestato in guerra, nonché i servizi ad esso equiparati, ivi compreso il servizio civile sostitutivo, entro il limite di 2 anni. I periodi interessati possono essere riscattati in tutto o in parte, purchè non siano stati richiesti ed ottenuti presso altri Enti previdenziali e non siano coincidenti con altri periodi considerati nell'anzianità assicurativa posseduta presso taluna delle gestioni previdenziali obbligatorie.
Quali sono le modalità per la presentazione della domanda di riscatto del periodo legale del corso di laurea e del periodo di servizio militare?
La domanda di riscatto deve essere presentata attraverso l'apposito servizio online presente nell'area riservata del sito web della Cassa, anche con il supporto del Collegio di appartenza. In via eccezionale e residuale, può essere presentata utilizzando il modello 24/R disponibile nella sezione modulistica del sito web della Cassa. La domanda deve essere presentata prima dell’erogazione del trattamento pensionistico e l’adesione all’onere deve avvenire entro 60 giorni dalla notifica dell’importo.
Qual è la documentazione da allegare alla domanda di riscatto del periodo legale del corso di laurea e del periodo di servizio militare?
La domanda di riscatto del periodo legale del corso di laurea e del servizio militare deve essere presentata utilizzando il modello 24/R (scaricabile nella sezione "modulistica - area contributi" del sito web della Cassa Geometri). In entrambi i casi deve essere allegato l'estratto conto assicurativo INPS. Alla domanda di riscatto del periodo legale del corso di laurea deve essere allegata anche copia del certificato di laurea attestante gli anni del corso legale di studio e la data di immatricolazione. Alla domanda di riscatto del periodo di servizio militare deve essere allegata anche copia del foglio di congedo.
Quali sono le modalità di pagamento dell'onere di riscatto del periodo legale del corso di laurea o del periodo di servizio militare??
Il pagamento può essere effettuato secondo le modalità di cui alla legge n. 45/1990, in un'unica soluzione o in modo rateizzato, con un numero massimo di rate pari alla metà dei mesi riscattati. Nell'ipotesi di rateizzazione sono dovuti gli interessi nella misura stabilita per le imposte dirette. Il pagamento dell’onere di riscatto perfeziona l’anno ai fini previdenziali: pertanto, se il riscatto viene chiesto nel corso dell’istruttoria di pensione - onde non pregiudicare la decorrenza del trattamento - l’onere deve essere pagato tempestivamente in un’unica soluzione; in caso di rateizzazione, invece, la decorrenza della pensione slitterà al momento del pagamento dell’ultima rata dell’onere.
Se il servizio militare o civile non copre l'intero anno ma solo un semestre, è possibile riscattarlo?
Ai sensi dell'art. 24, comma 4, del Regolamento sulla contribuzione e unicamente nel caso in cui il servizio militare o civile sia stato prestato antecedentemente al 2006, i periodi di servizio militare o civile inferiori all'anno vengono considerati come anno intero, a condizione che siano superiori ad un semestre.
Per presentare la domanda di riscatto bisogna essere obbligatoriamentre iscritti alla Cassa Geometri?
Sì.
Se viene inviata dall'iscritto formale rinuncia all'onere di riscatto del servizio militare o civile e della laurea è possibile presentare nuovamente la domanda?
Sì.
E' possibile riscattare l'anno intero del servizio militare o civile anche nel caso di periodi contributivi, nello stesso anno, presso un altro ente?
No. Ai sensi dell'art.24, comma 3, del Regolamento sulla contribuzione, il periodo di servizio militare o civile può essere riscattato in tutto o in parte, purchè non sia stato richiesto ed ottenuto presso altri enti previdenziali, e non può essere coincidente con altri periodi considerati nell'anzianità assicurativa posseduta presso taluna delle gestioni previdenziali obbligatorie.
SOCIETÀ TRA PROFESSIONISTI
In quale albo professionale devono iscriversi le società tra professionisti?
Le società tra professionisti devono iscriversi all’albo speciale dell’ordine professionale relativo all’attività esercitata in via prevalente.
Quali sono gli adempimenti iscrittivi delle società tra professionisti?
Il rappresentante legale della società tra professionisti deve recarsi presso il Collegio dei Geometri di appartenenza (se l’attività prevalente è quella di geometra) e richiedere l’iscrizione nell’albo speciale. Il Collegio provvederà a trasmettere alla Cassa tutta la documentazione necessaria per l’iscrizione.
Le società tra professionisti possono avere, oltre ai soci professionisti, anche soci di capitale?
Sì, ma il numero dei soci professionisti e la loro partecipazione al capitale sociale deve essere tale da determinare la maggioranza dei due terzi nelle deliberazioni o decisioni dei soci (art. 10, c. 4, lett. b, della legge n. 183/2011).
Quali sono gli obblighi contributivi delle società tra professionisti?
Le società tra professionisti non hanno obblighi contributivi diretti, ma sono responsabili in solido in caso di mancato pagamento del socio professionista. Il socio geometra della società tra professionisti, invece, è tenuto al versamento del contributo soggettivo, quantificato sugli utili percepiti, in misura corrispondente alla quota di partecipazione del geometra e al versamento del contributo integrativo, quantificato sul volume d’affari professionale prodotto, in misura corrispondente alla quota di partecipazione del socio geometra. Per quanto riguarda il contributo integrativo si ricorda che le quote dei soci non professionisti dovranno essere ripartite tra i soci professionisti. Il reddito e il volume d’affari professionale della società, in misura corrispondente alla quota di partecipazione del geometra, devono essere indicati in sede di dichiarazione alla Cassa.
Quali sono gli obblighi dichiarativi delle società tra professionisti?
Le società tra professionisti sono tenute alla dichiarazione del volume d’affari tramite l’apposita funzione disponibile nell’area riservata del sito web della Cassa Geometri per l'anno 2023 entro il 2 ottobre. La comunicazione deve essere prodotta anche nel caso in cui il volume d’affari sia nullo.
E’ possibile far parte di due o più società tra professionisti?
No, perché nell’oggetto sociale delle società tra professionisti, tra i vincoli da rispettare - pena la cancellazione della società stessa dall’ordine di appartenenza - c’è la partecipazione esclusiva ad una sola società tra professionisti.
SOCIETA' DI INGEGNERIA O TECNICO INGEGNERISTICHE
Le società di ingegneria o tecnico-ingegneristiche devono registrarsi alla Cassa Geometri e versare il contributo integrativo?
Le società di ingegneria o tecnico-ingegneristiche devono registrarsi alla Cassa Geometri e versare il contributo integrativo in rapporto al fatturato per 'attività professionale nel caso presentino sia i requisiti soggettivi (costituzione, secondo le norme del Codice Civile, in forma di società di capitali, società cooperative, consorzi e società consortili), sia requisiti oggettivi (avere nell’oggetto sociale attività professionali quali studi di fattibilità, ricerche, consulenze, progettazioni o direzione dei lavori, valutazioni di congruità tecnico-economica o studi di impatto ambientale) e abbiano, tra i soci, geometri iscritti all’albo professionale. Per i requisiti oggettivi è significativa, ma non esclusiva, la presenza dei seguenti codici Ateco, indicativi dello svolgimento anche potenziale di attività professionale: 71.12.30 Attività tecniche svolte dai geometri, 74.10.30 Attività dei disegnatori tecnici, 71.12.40 Attività di cartografia e aerofotogrammetria, 71.12.50 Attività di studio geologico e di prospezione geognostica e mineraria, 72.19.00 Ricerca e sviluppo geologia ingegneria, 72.19.01 Ricerca e sviluppo geologia, 72.19.09 Ricerca e sviluppo altre scienze naturali e ingegneria, 71.12.20 Servizi di progettazione di ingegneria integrata, 71.1 Attività degli studi di architettura, ingegneria ed altri studi tecnici, 71.11.00 Attività degli studi di architettura, 71.12 Attività di ingegneria, geologia, cartografia etc., 71.12.10 Attività degli studi di ingegneria, 70.22 Attività di consulenza imprenditoriale, 70.22.01 Attività di consulenza di gestione aziendale, 70.22.09 Altre attività di consulenza imprenditoriale, 74.90 Altre attività professionali, scientifiche e tecniche nca, 74.90.93 Altre attività di consulenza tecnica n.c.a.,43.12 Preparazione cantiere. La registrazione è obbligatoria anche nel caso in cui, pur i presenza dei requisiti sopra indicati, la società non svolga attività professionale.
Come si registrano alla Cassa Geometri le società di ingegneria o tecnico-ingegneristiche?
Per registrarsi alla Cassa Geometri la società di ingegneria o tecnico-ingegneristica deve inviare alla Cassa il modello 6/SI (scaricabile dalla sezione "modulistica - area contributi" del sito web della Cassa Geometri), debitamente compilato a cura del rappresentante legale. Il modello compilato va inviato alla Cassa Geometri via PEC all’indirizzo cipag@geopec.it.
Il socio geometra di una società di ingegneria o tecnico-ingegneristica deve essere iscritto obbligatoriamente alla Cassa Geometri?
E’ obbligatorio iscriversi: per i geometri soci delle società tecnico-ingegneristiche valgono gli stessi principi iscrittivi stabiliti per i geometri liberi professionisti. La normativa della Cassa Geometri prevede, infatti, l’obbligatoria iscrizione alla Cassa Geometri dei geometri iscritti all’albo che esercitano la professione sia in modo individuale che collettivamente, anche se l’attività viene svolta per altri committenti, come indicato dall’art. 2 del Regolamento sulla Contribuzione.
Se il socio geometra di una società di ingegneria o tecnico-ingegneristica non firma i progetti, la società è obbligata al versamento del contributo integrativo?
Il Regolamento sulla Contribuzione prevede, all’art. 4, comma 3, che le persone giuridiche (società di ingegneria di cui alla legge n. 415/1998 o società di capitali che svolgono attività tecnico-ingegneristiche di cui all’art. 2, comma 2, del Regolamento sulla Contribuzione), di cui fanno parte geometri, sono tenute ad applicare la maggiorazione di cui al comma 1 (contributo integrativo) sull’attività professionale svolta e a versare il relativo ammontare alla Cassa Geometri a prescindere dalla formale firma di atti da parte dei geometri medesimi. Il riferimento normativo al solo firmatario deve essere inteso, inoltre, in senso più ampio non essendo relativo al solo responsabile del progetto ma anche agli altri professionisti che, anche se non appongono la propria firma, partecipano allo svolgimento delle attività.
Se le società di ingegneria o tecnico- ingegneristiche non hanno ricevuto il pagamento dal committente finale sono tenute ugualmente al versamento del contributo integrativo?
Sì, il contributo integrativo deve essere versato alla Cassa Geometri indipendentemente dall’effettivo pagamento ottenuto da parte del committente finale.
Quali sono gli obblighi dichiarativi delle società di ingegneria o tecnico-ingegneristiche?
Le società di ingegneria o tecnico-ingegneristiche sono tenute alla dichiarazione del volume d’affari professionale tramite l’apposita funzione disponibile nell’area riservata del sito web della Cassa Geometri, entro la scadenza fissata per l'anno 2023 al 2 ottobre. La comunicazione deve essere prodotta anche nel caso in cui il volume d’affari sia nullo.
Quali sono gli obblighi contributivi delle società di ingegneria o tecnico-ingegneristiche?
Le società di ingegneria o tecnico-ingegneristiche hanno l’obbligo di presentare la dichiarazione annuale e versare il contributo integrativo - relativo ai compensi per le attività professionali svolte - pro quota alle Casse di appartenenza dei soci professionisti. Le società di ingegneria o tecnico-ingegneristiche sono, quindi, tenute al versamento del contributo integrativo quantificato sul volume d’affari professionale prodotto, in misura corrispondente alla quota di partecipazione del/dei socio/i geometra/i. Nel caso di presenza di soci non professionisti, per il calcolo del contributo integrativo le quote dei soci professionsiti devono essere riparametrate al 100%.
Una società di ingegneria o tecnico-ingegneristica già iscritta presso Inarcassa o ad altro ente di previdenza ha l’obbligo di registrarsi alla Cassa Geometri?
Le società di ingegneria o tecnico-ingegneristiche, anche se iscritte ad Inarcassa o ad altri enti di previdenza, qualora abbiano fra i soci almeno un geometra iscritto all’albo professionale, devono registrarsi anche alla Cassa Geometri e assolvere i conseguenti adempimenti dichiarativi e contributivi.
Le società di ingegneria o tecnico- ingegneristiche come versano il contributo integrativo?
Le società di ingegneria o tecnico-ingegneristiche devono versare il contributo integrativo alle scadenze proposte dal servizio online per la presentazione della dichiarazione, utilizzando la modalità di pagamento pagoPA.
Le società di ingegneria o tecnico-ingegneristiche come ottengono le credenziali per l'accesso ai servizi dell’area riservata del sito web della Cassa Geometri?
Le credenziali per l’accesso all’area riservata del sito web della Cassa Geometri vengono inviate a seguito della registrazione della società alla Cassa Geometri.
Se la società di ingegneria o tecnico-ingegneristica non ha più soci geometri, in quanto sono state cedute le quote, è tenuta al versamento del contributo integrativo?
La società deve effettuare la dichiarazione alla Cassa e versare il contributo integrativo per tutti gli anni di imposta in cui il professionista geometra è stato socio. In caso di cessione delle quote sociali da parte del geometra, quindi, gli obblighi permangono fino all'anno successivo a quello di cessione, in quanto relativi all'anno di imposta precedente. La società deve trasmettere via PEC all’indirizzo cipag@geopec.it idonea documentazione attestante la cessione (visura camerale, atto notarile ecc.) delle quote al fine di consentire alla Cassa Geometri di determinare la data esatta dalla quale decorre l’interruzione degli obblighi dichiarativi e contributivi.
Quali sono gli obblighi contributivi dei soci geometri delle società di ingegneria o tecnico-ingegneristiche?
I soci geometri delle società di ingegneria o tecnico-ingegneristiche sono tenuti al versamento del contributo soggettivo calcolato sulla quota di partecipazione agli utili percepiti, da indicare in sede di dichiarazione alla Cassa.
VIGILANZA ISCRITTIVA
A quali società viene inviata la comunicazione di vigilanza iscrittiva?
Alle società di capitali e alle società cooperative che eseguono studi di fattibilità, ricerche, consulenze, progettazioni o direzioni dei lavori, valutazioni di congruità tecnico-economica o studi di impatto, nonché eventuali attività di produzione di beni connesse allo svolgimento di detti servizi che non sono iscritte alla Cassa, viene effettuata una apposita contestazione invitandole a iscriversi alla Cassa mediante la compilazione di un apposito modulo. Le società oggetto di vigilanza iscrittiva presentano i seguenti requisiti soggettivi: costituzione, secondo le norme del codice civile, in forma di società di capitali, società cooperative, consorzi e società consortili; ed oggettivi (ai sensi dell'art. 46, c.1, lett.c. del d.lgs. n. 50/2016 codice dei contratti pubblici): presenza nella visura camerale dei seguenti codici Ateco, indicativi del potenziale svolgimento di attività collegate alla professione di geometra: 71.12.30 Attività tecniche svolte dai geometri, 74.10.30 Attività dei disegnatori tecnici, 71.12.40 Attività di cartografia e aerofotogrammetria, 71.12.50 Attività di studio geologico e di prospezione geognostica e mineraria, 72.19.00 Ricerca e sviluppo geologia ingegneria, 72.19.01 Ricerca e sviluppo geologia, 72.19.09 Ricerca e sviluppo altre scienze naturali e ingegneria, 71.12.20 Servizi di progettazione di ingegneria integrata, 71.1 Attività degli studi di architettura, ingegneria ed altri studi tecnici, 71.11.00 Attività degli studi di architettura, 71.12 Attività di ingegneria, geologia, cartografia etc., 71.12.10 Attività degli studi di ingegneria, 70.22 Attività di consulenza imprenditoriale, 70.22.01 Attività di consulenza di gestione aziendale, 70.22.09 Altre attività di consulenza imprenditoriale, 74.90 Altre attività professionali, scientifiche e tecniche nca, 74.90.93 Altre attività di consulenza tecnica n.c.a., 43.12 Preparazione cantiere
E’ obbligatorio iscriversi alla Cassa Geometri se l’attività professionale è esercitata a titolo gratuito?
Sì. L’iscritto all’albo che esercita l’attività professionale, anche senza carattere di continuità oppure a titolo gratuito, deve essere obbligatoriamente iscritto alla Cassa Geometri.
E’ obbligatorio iscriversi alla Cassa Geometri se si è soci di una società di capitali tecnico-ingegneristica?
E’ obbligatorio iscriversi: per i geometri soci delle società tecnico-ingegneristiche valgono gli stessi principi iscrittivi stabiliti per i geometri liberi professionisti. La normativa della Cassa Geometri prevede, infatti, l’obbligatoria iscrizione alla Cassa Geometri dei geometri iscritti all’albo che esercitano la professione sia in modo individuale che collettivamente, anche se l’attività viene svolta per altri committenti.
Perchè la società di ingegneria deve obbligatoriamente versare la contribuzione integrativa, se il geometra è socio ma non risulta firmatario di alcun atto?
Il Regolamento sulla Contribuzione prevede, all’art. 24, comma 3, che le persone giuridiche (società di ingegneria di cui alla legge n. 415/1998 o società di capitali che svolgono attività tecnico-ingegneristiche di cui all’art. 1, c. 3, del Regolamento sulla Contribuzione), di cui fanno parte geometri, sono tenute ad applicare la maggiorazione di cui al c. 1 (contributo integrativo) sull’attività professionale svolta e a versare il relativo ammontare alla Cassa Geometri a prescindere dalla formale firma di atti da parte dei geometri medesimi. Il riferimento normativo al solo firmatario deve essere inteso, inoltre, in senso più ampio non essendo relativo al solo responsabile del progetto ma anche agli altri professionisti che, anche se non appongono la propria firma, partecipano allo svolgimento delle attività.
Come si calcola il contributo integrativo dovuto alla Cassa Geometri dalle società di ingegneria?
Il contributo integrativo da versare è quantificato sul volume d’affari professionale prodotto, in misura corrispondente alla quota di partecipazione dei soci geometri. In caso di presenza di soci non iscritti ad albi professionali, le quote dei soci professionisti devono essere riparametrate al 100%.
Se la società non ha più soci geometri, in quanto questi hanno ceduto le relative quote, deve essere inviata una comunicazione alla Cassa Geometri?
Sì, la società deve trasmettere via PEC all’indirizzo cipag@geopec.it idonea documentazione attestante la cessione (visura camerale, atto notarile ecc.) al fine di consentire alla Cassa Geometri di determinare la data esatta dalla quale decorre l’interruzione degli obblighi contributivi.
Se il geometra, dipendente privato, svolge attività professionale a rilevanza esterna per il datore di lavoro, senza ulteriori compensi oltre allo stipendio, e svolge anche attività professionale per altri committenti, è obbligato ad iscriversi alla Cassa Geometri?
Sì. L’iscritto all’albo, anche quando esercita l’attività professionale utilizzando il timbro per atti a rilevanza esterna nell’esclusivo interesse del datore di lavoro privato e senza ulteriori compensi per tale attività, è obbligatoriamente iscritto alla Cassa Geometri ed è tenuto comunque a versare la contribuzione minima. A maggior ragione è obbligatoriamente iscritto alla Cassa se l’attività professionale viene svolta anche per altri committenti. Gli ulteriori compensi costituiscono reddito professionale e devono quindi essere assolti i relativi obblighi fiscali, dall’apertura della partita IVA alla emissione di fattura. Infine tali compensi, in base alle relative dichiarazioni fiscali, devono essere calcolati per gli eventuali conguagli eccedenti la contribuzione minima.
Se il geometra è un dipendente privato che svolge anche attività professionale a rilevanza esterna ma esclusivamente per il datore di lavoro (con inquadramento nel Ruolo Professionale del CCNL), deve iscriversi obbligatoriamente alla Cassa Geometri?
No, il dipendente privato che esercita l’attività professionale a rilevanza esterna nell’esclusivo interesse del datore di lavoro e con l’inquadramento nel Ruolo Professionale del CCNL non è obbligatoriamente iscritto alla Cassa Geometri.
Se il geometra, dipendente privato, svolge anche attività professionale utilizzando il timbro per compiere atti a rilevanza esterna in favore del datore di lavoro, percependo per tale attività ulteriori compensi aggiuntivi rispetto allo stipendio, è obbligato ad iscriversi alla Cassa Geometri?
Sì. L’iscritto all’albo che esercita l’attività professionale a rilevanza esterna esclusivamente per il datore di lavoro privato e percependo ulteriori compensi per tale attività, deve iscriversi obbligatoriamente alla Cassa Geometri. Inoltre gli ulteriori compensi costituiscono reddito professionale, sono oggetto di fattura e devono essere calcolati per gli eventuali conguagli eccedenti la contribuzione minima.
Se il geometra, dipendente privato, svolge anche attività professionale utilizzando il timbro per compiere atti a rilevanza esterna in favore del datore di lavoro, senza percepire per tale attività ulteriori compensi aggiuntivi rispetto allo stipendio, è obbligato ad iscriversi alla Cassa Geometri?
Sì. L’iscritto all’albo che esercita l’attività professionale, anche solo nell’esclusivo interesse del datore di lavoro privato e senza percepire ulteriori compensi, deve essere obbligatoriamente iscritto alla Cassa Geometri con l’obbligo di versamento della contribuzione minima.
Se il geometra è un dipendente pubblico che svolge anche attività professionale a rilevanza esterna ma esclusivamente per il datore di lavoro (con inquadramento nel Ruolo Professionale del CCNL), deve iscriversi obbligatoriamente alla Cassa Geometri?
No. Il dipendente pubblico iscritto legittimamente all’albo che esercita l’attività professionale utilizzando il timbro per compiere atti a rilevanza esterna nell’esclusivo interesse del datore di lavoro e con l’inquadramento nel Ruolo Professionale disciplinato dal CCNL di riferimento non deve obbligatoriamente iscriversi alla Cassa Geometri.
Se il geometra che è stato socio di una società ha poi ceduto la sua quota, deve inviare una comunicazione alla Cassa Geometri?
Sì, il geometra deve trasmettere via PEC all’indirizzo cipag@geopec.it idonea documentazione attestante la cessione (visura camerale, atto notarile ecc.) delle quote, al fine di consentire alla Cassa Geometri di determinare la data esatta dalla quale decorre l’interruzione degli obblighi contributivi.
Cosa succede se i redditi derivanti dall’attività di amministratore sono stati dichiarati al fisco nel quadro C (redditi di lavoro dipendente e assimilati) e la relativa contribuzione è stata versata alla gestione separata Inps?
L’art. 116, c. 20, della legge n. 388/2000, stabilisce che il pagamento della contribuzione previdenziale, effettuato in buona fede ad un ente previdenziale pubblico diverso dal titolare, ha effetto liberatorio nei confronti del contribuente. Pertanto, l’ente che abbia ricevuto il pagamento dovrà provvedere al trasferimento delle somme alla Cassa Geometri, senza alcun aggravio di interessi a carico del contribuente.
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L'ENTE
FATTURAZIONE
Anche i soggetti forfetari sono obbligati ad emettere la fattura elettronica nei confronti della Cassa?
Si, l’obbligo di emissione della fattura elettronica si applica - dal 6 giugno 2014 - anche per i contribuenti che aderiscono al regime fiscale agevolato ex art. 1, commi 54-89 della Legge 190/2014 (c.d. contribuenti forfetari) che emettono fatture nei confronti della Cassa Geometri.
A partire dal 1° luglio 2022 i contribuenti forfetari saranno obbligati inoltre ad emettere le fatture in modalità elettronica anche nei confronti dei committenti privati. Per i contribuenti forfetari con compensi entro i 25mila euro, l’obbligo scatterà dal 1° gennaio 2024.
La Cassa accetta esclusivamente fatture in formato elettronico?
Si, come riportato nella sezione “Chi siamo” - “Fatturazione elettronica”, l'obbligo di Fatturazione Elettronica, in vigore dal 6 giugno 2014, impone il divieto per le PA incluse nell’elenco ISTAT, tra cui anche la Cassa Geometri, di accettare fatture emesse o trasmesse in forma cartacea e il divieto di procedere ad alcun pagamento, nemmeno parziale, fino all'invio in forma elettronica.
Nella sezione dedicata troverà anche le indicazioni principali per l’emissione della fattura elettronica.
La Cassa è soggetta alla scissione dei pagamenti (c.d. Split Payment)?
Si, la Cassa è soggetta al meccanismo della scissione dei pagamenti previsto nell’art. 17-ter del D.P.R. 633/1972. L’IVA addebitata in fattura da un fornitore viene trattenuta dalla Cassa e versata direttamente all’Erario (si veda anche la sezione “Chi siamo” – “Fatturazione elettronica”).
La scissione dei pagamenti non si applica alle fatture emesse dai professionisti in quanto espressamente esclusi dalla norma (art. 12 del D.L. 87/2018).
La Cassa è un soggetto passivo IVA?
No, la Cassa è un ente senza scopo di lucro che svolge attività previdenziale ed assistenziale in favore dei geometri iscritti. Tale attività non rileva ai fini dell’imposta sul valore aggiunto. Pertanto la Cassa non può detrarsi l’IVA addebitata dai fornitori/committenti e l’imposta rappresenta un costo.
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PREVIDENZA
CALCOLI PENSIONISTICI
Quali sono le modalità del calcolo pensionistico contributivo?
Il sistema di calcolo contributivo di cui alla legge n. 335/1995 consiste nel moltiplicare il montante individuale - costituito dalla somma dei contributi soggettivi versati e di una quota del contributo integrativo (a partire dal 2019), rivalutati, su base composta, in base al tasso di capitalizzazione della variazione media quinquennale del PIL (Prodotto Interno Lordo) - per il coefficiente di trasformazione relativo all'età raggiunta al momento della domanda.
Per quali trattamenti trova attuazione il sistema di calcolo contributivo?
Il sistema contributivo trova applicazione:
- dall'1 gennaio 2003, per le pensioni di vecchiaia contributiva;
- dall'ottobre 2004, per i supplementi di pensione maturati dopo la liquidazione del trattamento di vecchiaia e di anzianità;
- dall'1 gennaio 2007, in pro rata alle pensioni di anzianità per le sole annualità successive al 31 dicembre 2006;
- dall'1 gennaio 2009, in pro rata per tutti i trattamenti (fatto salvo il caso delle pensioni di anzianità) per le annualità eccedenti i 40 anni di anzianità contributiva;
- dall'1 gennaio 2010, in pro rata per le pensioni di vecchiaia liquidate a 67 anni.
Quali sono le modalità del calcolo pensionistico reddituale?
Il calcolo pensionistico reddituale è commisurato alla media dei pi— elevati 30 redditi professionali degli ultimi 35 dichiarati ai fini Irpef nell'arco contributivo di riferimento, rivalutati secondo gli indici Istat. La media ottenuta viene moltiplicata per l'aliquota di rendimento per ogni scaglione di reddito corrispondente (a partire da 1,75%) e quindi per l'anzianità contributiva maturata. Attualmente il calcolo è una sintesi di quattro pro rata introdotti dalle diverse normative succedutesi nel tempo, con le quali sono stati modificati l'arco dei redditi presi a riferimento per il calcolo della media reddituale, gli scaglioni di reddito e le aliquote di rendimento.ÿAi fini del calcolo reddituale vengono presi in considerazione solo i redditi professionali al di sotto del tetto massimo stabilito ogni anno con delibera consiliare. Dall' 1 gennaio 2013 l'aliquota dell'indice Istat di rivalutazione da applicare ai redditi professionali per il calcolo della media ai fini della determinazione della quota reddituale della pensione è ridotta dal 100% al 75% .
CERTIFICAZIONE UNICA - MODELLO DF RED
Quando è disponibile la Certificazione Unica?
La Certificazione Unica viene pubblicata, come previsto per gli Enti pensionistici, nell’area riservata del sito Cassa entro la metà del mese di marzo di ogni anno. Per ottenere una copia è possibile rivolgersi al proprio Collegio di appartenenza. Può essere comunque inoltrata una richiesta all’indirizzo email: certificazioneunica@cassageometri.it o cud@cassageometri.it, allegando il modulo presente nella sezione modulistica – Prestazioni- Pensioni in pagamento oppure una richiesta sottoscritta dal pensionato/a con la quale ci autorizza ad inviare la Certificazione Unica a mezzo email, oltre al documento di identità in corso di validità del pensionato/a.
Quando si ha diritto alla Detrazioni per redditi di pensione?
Ai pensionati con reddito inferiore ai 50mila euro annui spetta una detrazione per il reddito di pensione. La detrazione non è uguale per tutti i pensionati, ma il calcolo differisce a seconda della fascia di reddito di appartenenza. La detrazione spettante va rapportata ai giorni in cui spetta il diritto alla pensione nell’anno e non è cumulabile con le altre detrazioni sui redditi (da lavoro dipendente e assimilati, da lavoro autonomo, da impresa minore).
Quando si ha diritto alle detrazioni per familiari a carico?
La detrazione per familiari a carico (coniuge, figli ecc.) spetta nel caso in cui il familiare possegga un reddito complessivo annuo personale non superiore ad €. 2.840,51 al lordo degli oneri deducibili. Dal 01.01.2025 sono da considerarsi fiscalmente a carico i figli di età pari o superiore a 21 anni ma inferiore a 30 ad eccezione dei casi di disabilità accertata. Dal 2019 i figli di età non superiore a 24 sono considerati a carico se hanno un reddito complessivo non superiore a 4.000 euro al lordo degli oneri deducibili.
A cosa serve la Certificazione Unica?
La Certificazione Unica è il documento rilasciato dalla Cassa nel quale sono indicati gli importi di pensione percepiti nell'anno precedente, le ritenute fiscali pagate e le detrazioni d'imposta effettuate. Se il pensionato è tenuto alla presentazione all'Agenzia delle Entrate della dichiarazione dei redditi, i dati indicati nella Certificazione Unica dovranno essere riportati negli appositi quadri del modello "Redditi" o del "Modello 730"..
Se si smarrisce la copia della Certificazione Unica è possibile averne un duplicato?
Sì. Nell'area riservata del sito della Cassa è consentito a tutti i pensionati visualizzare e stampare il modello. In alternativa, è possibile rivolgersi al proprio Collegio di appartenenza.
Cos'è il modello DF-RED?
Il modello DF-RED è una dichiarazione che il pensionato deve rendere obbligatoriamente alla Cassa Geometri ogni anno, entro la scadenza indicata dalla Cassa. La compilazione e l'invio del modello devono essere effettuati online, accedendo con le proprie credenziali all'area riservata del sito web della Cassa Geometri.
A cosa serve il modello DF RED?
Il modello DF-RED serve accertare la misura degli aumenti di rivalutazione annuale sulle pensioni (art. 22 del Regolamento di Previdenza ed Assistenza), a valutare il diritto e la misura dell'integrazione al trattamento minimo previsto per il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti dell'INPS (art. 23 del Regolamento di Previdenza ed Assistenza) e ad applicare l'eventuale riduzione per cumulo reddituale prevista per le pensioni di invalidità e per le pensioni indirette e di reversibilità.
Cosa succede in caso di mancata presentazione del Modello DF-RED?
L'omessa presentazione della dichiarazione comporta la sospensione o la riduzione delle eventuali prestazioni erogate collegate al reddito, non essendo possibile accertare i dati reddituali indispensabili per la quantificazione delle stesse.
CUMULO
Cos'è il cumulo?
L'istituto del cumulo, disciplinato dalla legge n. 232/2016, consente dall'1 gennaio 2017 di cumulare e sommare - senza oneri aggiuntivi - tutti i contributi previdenziali non coincidenti maturati durante la vita lavorativa in gestioni pensionistiche differenti presso le quali si stati iscritti.
Chi eroga la pensione in cumulo?
Il pagamento degli importi liquidati in pro quota dalle singole gestioni è effettuato sempre dall'Inps anche nei casi in cui tale gestione non sia direttamente coinvolta in tale istituto.
Quando è preclusa la possibilità di richiedere la pensione in cumulo?
Il ricorso all'istituto del cumulo è precluso ai geometri già titolari di trattamento pensionistico autonomo.
Quali sono le differenze tra ricongiunzione e cumulo?
Il cumulo permette di accedere gratuitamente ad un trattamento pensionistico sommando la contribuzione non coincidente versata nel corso della vita lavorativa nelle diverse gestioni a cui si è stati iscritti. La ricongiunzione invece è un trasferimento di contributi da una gestione ad un'altra ed è a titolo oneroso.
Quali sono le prestazioni in cumulo che è possibile richiedere?
Si possono richiedere le seguenti prestazioni:
- pensione di vecchiaia;
- pensione anticipata;
- pensione di inabilità;
- pensione indiretta ai superstiti.
Quali sono i requisiti per ottenere la pensione in cumulo?
Per il riconoscimento della pensione in cumulo è necessario non essere titolare di trattamento pensionistico in nessuna delle gestioni a cui si è stati iscritti, seppure siano stati maturati i requisiti minimi per il diritto a pensione.
A chi va presentata la domanda di pensione in cumulo?
La domanda di pensione in cumulo va inoltrata alla gestione presso cui, da ultimo, si è o si è stati iscritti e - se iscritti a pi— gestioni - si ha la possibilità di scegliere a quale dei due enti indirizzare la domanda.
Come si calcola la pensione in cumulo?
La pensione in cumulo è ricosciuta in pro quota dalle gestioni interessate ed è determinata in rapporto ai periodi di iscrizione maturati nelle singoli gestioni secondo il sistema di calcolo previsto dalla normativa della relativa gestione.
Si possono cumulare anche brevi periodi?
Sì, non è richiesto un periodo minimo ma è possibile utilizzare tutti gli spezzoni di anni che non devono essere coincidenti con periodi in altre gestioni.
E' previsto il riconoscimento del supplemento di pensione se il pensionato in cumulo continua a lavorare?
Si, qualora il pensionato continui a lavorare, versando i relativi contributi, ha diritto a vedersi riconosciuto il supplemento di pensione.
La pensione in cumulo è integrabile al trattamento minimo?
Si, ma a determinate condizioni (se nella quota Inps confluiscono contributi ante 1995 e quindi la quota di spettanza è calcolta con il sistema reddituale).
Quali sono i requisiti e la decorrenza della pensione anticipata in cumulo?
E' necessario possedere un'anzianità contributiva complessiva tra le gestioni interessate al cumulo di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Dal 2019 inoltre è stata introdotta la cosiddetta "finestra di accesso" che consente di accedere al trattamento trascorsi 3 mesi dalla maturazione dei requisiti, a prescindere all'età anagrafica.
L'attribuzione della pensione anticipata in cumulo è subordinata alla cancellazione dall'albo?
No, la concessione della pensione di anzianità in cumulo consente la prosecuzione dell'esercizio professionale.
Quali sono i requisiti e la decorrenza della pensione di vecchiaia in cumulo?
La pensione di vecchiaia in cumulo si configura come una pensione a formazione progressiva con un primo acconto liquidato dall'Inps (o da altra gestione) al raggiungimento dei requisiti minimi e con la successiva liquidazione delle quota cui è obbligata la Cassa al raggiungimento di entrambi i seguenti requisiti: compimento dei 70 anni di età e versamento di 35 anni di contribuzione cumulata tra le gestioni interessate al cumulo.
Quali sono i requisiti e la decorrenza della pensione di inabilità in cumulo?
E' necessario trovarsi nell'assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa e maturare i requisiti di assicurazione e di contribuzione richiesti nella gestione di iscrizione al momento in cui si verifica lo stato di inabilità. Il diritto alla pensione decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda, se risultano perfezionati i requisiti.
A chi spetta e quali sono i requisiti e la decorrenza per la pensione indiretta in cumulo?
Spetta al familiare superstite, avente diritto, per i contributi versati dal de cuius, ancorch‚ deceduto prima di aver acquisito il diritto a pensione, qualora sussistano le seguenti condizioni:
- possesso dei requisiti di assicurazione e contribuzione, nonch‚ dagli ulteriori requisiti richiesti, nella forma pensionistica nella quale il dante causa risultava iscritto al momento del decesso.
Ai fini del riconoscimento della pensione indiretta in regime di cumulo si prescinde dal requisito dell'attualità e della continuità dell'iscrizione. Il diritto alla pensione decorre dal primo giorno del mese successivo a quella del decesso del dante causa.
LIQUIDAZIONE RATEI MATURATI E NON RISCOSSI
Come si richiede la liquidazione dei ratei maturati e non riscossi dal pensionato deceduto?
La domanda per la liquidazione dei ratei maturati si presenta compilando il modello "Domanda liquidazione ratei di pensione spettanti agli eredi" (ritirabile presso il Collegio di appartenenza o scaricabile nella sezione "modulistica - area richiesta delle prestazioni" del sito web della Cassa Geometri). La domanda può essere inviata via PEC all'indirizzo cipag@geopec.it o presentata tramite il Collegio di appartenenza.
PAGAMENTO PENSIONI
E’ possibile effettuare la variazione del codice IBAN on line?
La variazione del codice IBAN può essere effettuata utilizzando la funzione “Variazione della modalità di pagamento della pensione” presente nella sezione “Richiesta Prestazioni” della propria area riservata.
A chi spetta il supplemento di pensione?
Il supplemento di pensione spetta ai titolari di pensione di vecchiaia e di anzianità che siano rimasti iscritti all'albo e alla Cassa dopo il pensionamento e che siano in regola con il pagamento della contribuzione. E' erogato ogni quadriennio ovvero al momento della cancellazione dalla Cassa.
Se non si riceve il pagamento della pensione, cosa si deve fare?
Dopo aver verificato presso la banca che le coordinate bancarie ed il codice IBAN non abbiano subito variazioni, si potrà richiedere alla Cassa Geometri il Codice di Riferimento Operazione (CRO) al fine di verificare il buon esito del pagamento.
Quando vengono pagate la rata di pensione e la tredicesima?
La pensione è pagata anticipatamente all'inizio di ogni mese con valuta di accredito fissata al secondo giorno lavorativo utile. La tredicesima è pagata a parte nel mese di dicembre.
Qual è la procedura da seguire per comunicare alla Cassa Geometri la variazione di indirizzo di un pensionato?
La variazione dell'indirizzo di residenza può essere comunicata via PEC all'indirizzo cipag@geopec.it oppure tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, utilizzando il modello MOD. VAR-RES./Pens (scaricabile dalla sezione "modulistica" del sito web della Cassa Geometri) debitamente compilato e firmato. I titolari di pensione diretta (vecchiaia, anzianità, vecchiaia contributiva, vitalizi, invalidità e inabilità) possono, in alternativa, effettuare la variazione on line utilizzando la funzione "Visualizza Anagrafica" presente nell'area riservata del sito stesso.
E' possibile per un geometra in pensione chiedere un finanziamento cedendo il quinto della rata di pensione?
Sì. La normativa in vigore consente ai pensionati di stipulare con banche e intermediari finanziari autorizzati prestiti da estinguersi con cessione di quote di pensione. Il pensionato può inviare una richiesta alla Cassa Geometri per conoscere la quota cedibile della pensione, da comunicare in seguito all'istituto con cui contrae il prestito. La Cassa Geometri ha stipulato un'apposita convenzione con la Banca Unicredit. I pensionati interessati possono recarsi presso qualsiasi filiale Unicredit.
Come si può effettuare un controllo sull'importo di pensione erogato ogni mese?
E' attivo nell'area riservata del sito web della Cassa Geometri alla sezione "Pensione in Pagamento" il servizio che permette la visualizzazione e la stampa dei dettagli delle ultime rate pagate e della pensione annuale stimata. L'accesso a tale servizio è consentito a tutti i pensionati della Cassa Geometri, utilizzando le proprie credenziali.
PENSIONE AI SUPERSTITI
I titolari di pensione di reversibilità ed indiretta come accedono all’area riservata e come ottengono il PIN?
L’attivazione dell’area riservata deve essere effettuata dal titolare del trattamento sul sito di Cassa Geometri seguendo il percorso “Accedi” e “Password dimenticata?” che rimanda ad una schermata in cui viene richiesto Username, che corrisponde al codice fiscale, indirizzo e-mail e numero di cellulare. Compilando i campi e cliccando su “invia richiesta”, viene inviata una e-mail con un link per impostare la password di accesso all’area riservata. In alternativa l'accesso all'area riservata è possibile anche tramite spid. Il codice PIN si genera accedendo all’area riservata e utilizzando la funzione "Richiesta codice pin".
Quali pensioni sono reversibili ai superstiti?
Tutte le pensioni dirette (vecchiaia, vecchiaia contributiva, anzianità, invalidità e inabilità) sono reversibili ai superstiti.
Cos'è la pensione di reversibilità?
La pensione di reversibilità è il trattamento riconosciuto - a determinate condizioni - al superstite in caso di decesso del geometra già pensionato.
Chi sono i superstiti aventi diritto alla pensione indiretta/reversibile?
I superstiti aventi diritto alla pensione di reversibilità sono:
- Il coniuge (anche se legalmente separato o se divorziato titolare di assegno divorzile) e dal 2017 l'unito civile. Non è superstite il convivente "more uxorio"; - I figli minorenni;
- I figli maggiorenni studenti di scuola media superiore di età compresa tra i 18 e i 21 anni;
- I figli maggiorenni studenti universitari per tutta la durata del corso legale di laurea fino al 26ø anno di età;
- I figli maggiorenni inabili, purch‚ a carico del de cuius all'atto del decesso.
Come si presenta la domanda di pensione di reversibilità?
La domanda di pensione di reversibilità deve essere presentata compilando il "modello pensione di reversibilità" (ritirabile presso il Collegio di appartenenza del defunto o scaricabile nella sezione "modulistica" del sito web della Cassa Geometri) ed allegando tutta la documentazione amministrativa. La domanda può essere presentata tramite il Collegio di appartenenza del geometra defunto o inviata via PEC all'indirizzo cipag@geopec.it o inoltrata online dall'area riservata del sito web della Cassa Geometri utilizzando la funzione "domanda di pensione".
Da quando decorre la pensione di reversibilità?
Decorre dal primo giorno del mese successivo al decesso.
Cos'è la pensione indiretta?
E' il trattamento che viene riconosciuto - a determinate condizioni - ai superstiti dell'iscritto deceduto che abbia maturato almeno dieci anni di iscrizione e contribuzione alla Cassa Geometri.Per il riconoscimento di questo trattamento ai superstiti è necessatio che il decesso sia avvenuto in costanza di iscrizione alla Cassa (requisito dell'attualità dell'iscrizione).
Come si calcola l'importo della pensione indiretta?
Il calcolo della pensione indiretta è effettuato con il criterio reddituale.
Da quando decorre la pensione indiretta?
La pensione indiretta decorre dal primo giorno del mese successivo al decesso.
PENSIONE DI INVALIDITA'
Quali sono i requisiti per la concessione della pensione di invalidità?
La pensione di invalidità spetta all'iscritto:
- nel caso in cui la capacità all'esercizio della professione sia ridotta a meno di 1/3;
- nel caso caso in cui l'iscrizione o la reiscrizione alla Cassa Geometri sia in atto continuativamente da una data anteriore al compimento del quarantesimo anno di età. Il geometra inoltre deve essere iscritto alla Cassa al momento della presentazione dell'istanza di pensione (requisito dell'attualità di iscrizione);
- in caso di malattia qualora sia stata versata regolare contribuzione per almeno 10 anni o in caso di infortunio qualora sia stata versata regolare contribuzione per almeno 5 anni.
Chi accerta lo stato di invalidità?
L'accertamento dello stato di invalidità viene effettuato da un'apposita Commissione, composta da tre sanitari appositamente indicati dalla Cassa Geometri, che sottopongono l'interessato a visita e redigono il relativo verbale in merito alla sua situazione fisica.
Come si calcola l'importo della pensione di invalidità?
Il calcolo della pensione di invalidità è effettuato con il criterio retributivo e l'importo è corrisposto nella misura del 70% di quanto spettante all'interessato come pensione di vecchiaia.
Da quando decorre la pensione d'invalidità?
Decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.
Come si presenta la domanda di pensione di invalidità?
La domanda di pensione di invalidità deve essere presentata compilando il "modello pensione di invalidità" (ritirabile presso il Collegio di appartenenza o scaricabile nella sezione "modulistica" del sito web della Cassa Geometri) ed allegando la documentazione amministrativa a corredo. La domanda può essere presentata tramite il Collegio di appartenenza o inviata via PEC all'indirizzo cipag@geopec.it o inoltrata online dall'area riservata del sito web della Cassa Geometri utilizzando la funzione "domanda di pensione".
Se l'accertamento da parte della Commissione medica è negativo l'interessato cosa può fare?
Entro 60 giorni dalla comunicazione dell'esito negativo è possibile richiedere che l'accertamento venga deferito ad un collegio medico composto da un sanitario designato dalla Cassa Geometri, da un medico scelto dall'interessato e da un terzo medico nominato dall'Ordine dei Medici.
La visita medica può essere effettuata presso il proprio domicilio?
Sì. Se l'interessato è impossibilitato per oggettivi motivi di salute a presentarsi per la visita medica e ciò sia comprovato da un'idonea certificazione medica, la visita viene effettuata presso il domicilio da un componente della Commissione medica di accertamento della Cassa.
La Cassa effettua una verifica della permanenza delle condizioni di invalidità del pensionato?
La Cassa Geometri può accertare in qualsiasi momento la persistenza dello stato inabilitante ed, in ogni caso, procede a detta verifica ogni sei anni.
Se in sede di revisione la commissione medica verifica che non sono pi— sussistenti i presupposti per l'erogazione della pensione di invalidità e la pensione viene revocata dalla Cassa l'interessato cosa può fare?
Entro 60 giorni dalla comunicazione dell'esito negativo è possibile richiedere che l'accertamento venga deferito ad un collegio medico composto da un sanitario designato dalla Cassa Geometri, da un medico scelto dall'interessato e da un terzo medico nominato dall'Ordine dei medici.
Se il geometra si è iscritto alla Cassa Geometri dopo il compimento del quarantesimo anno di età ha diritto alla pensione di invalidità?
La pensione viene corrisposta comunque purch‚ il pensionando non sia beneficiario di altra pensione, in conseguenza di diversa attività svolta anche precedentemente all'iscrizione all'albo professionale. La pensione spettante viene però calcolata con la riduzione di un quindicesimo per ogni anno o frazione di anno di iscrizione o reiscrizione alla Cassa Geometri, a decorrere dal compimento del quarantesimo anno di età.
PENSIONE INABILITA'
Quali sono i requisiti per l'ottenimento della pensione di inabilità?
La pensione di inabilità spetta all'iscritto:
- nel caso in cui la capacità all'esercizio della professione sia esclusa in modo permanente e totale;
- nel caso caso in cui l'iscrizione o la reiscrizione alla Cassa Geometri sia in atto continuativamente da una data anteriore al compimento del quarantesimo anno di età;
- in caso di malattia qualora sia stata versata regolare contribuzione per almeno 10 anni o in caso di infortunio qualora sia stata versata regolare contribuzione per almeno 5 anni. Il geometra inoltre deve essere iscritto alla Cassa al momento della presentazione dell'istanza di pensione (requisito dell'attualità di iscrizione).
Chi accerta lo stato di inabilità?
L'accertamento dello stato di inabilità viene effettuato da un'apposita Commissione, composta da tre sanitari appositamente indicati dalla Cassa Geometri, che sottopongono l'interessato a visita e redigono il relativo verbale in merito alla sua situazione fisica.
Come si presenta la domanda di pensione di inabilità?
La domanda può essere presentata rivolgendosi al Collegio di appartenenza, dall'area riservata del sito web della Cassa Geometri o inviando una PEC all'indirizzo cipag@geopec.it. Occorre sempre allegare il certificato medico.
Come si calcola l'importo della pensione di inabilità?
Il calcolo della pensione di inabilità è effettuato con criterio reddituale.
Da quando decorre la pensione di inabilità?
Decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.
Si può richiedere che la visita medica sia effettuata al proprio domicilio?
Sì. Se l'interessato è impossibilitato per oggettivi motivi di salute a presentarsi per la visita medica e ciò sia comprovato da idonea certificazione medica, la visita viene effettuata presso il domicilio da un componente della Commissione medica della Cassa Geometri.
Se l'accertamento da parte della Commissione medica ha esito negativo, l'interessato cosa può fare?
Entro 60 giorni dalla comunicazione dell'esito negativo è possibile richiedere che l'accertamento venga deferito ad un collegio medico composto da un sanitario designato dalla Cassa Geometri, da un medico scelto dall'interessato e da un terzo medico nominato dall'Ordine dei medici.
La Cassa effettua una verifica della permanenza delle condizioni di inabilità del pensionato?
La Cassa può accertare in qualsiasi momento la persistenza dello stato inabilitante ed, in ogni caso, procede a detta verifica ogni sei anni.
Se la Commissione in sede di verifica riscontra che non sono pi— presenti i requisiti inabilitanti cosa succede?
La pensione viene revocata con decorrenza dalla relativa delibera di revoca. Entro 60 giorni dalla revoca l'interessato può chiedere che l'accertamento venga deferito ad un collegio medico composto da un sanitario designato dalla Cassa Geometri, da un medico scelto dall'interessato e da un terzo medico nominato dall'Ordine dei medici.
Il titolare di pensione di inabilità può continuare ad esercitare la professione rimanendo iscritto alla Cassa Geometri?
No. Entro 90 giorni dalla notifica del trattamento l'interessato deve cancellarsi dall'Albo. Ove non intervenga detta cancellazione la pensione di inabilità viene revocata. La titolarità della pensione di inabilità comporta un'assoluta incompatibilità con lo svolgimento di qualsiasi attività lavorativa.
Se il pensionato d'inabilità si reiscrive all'albo professionale la pensione viene revocata?
S� e comunque la titolarità della pensione di inabilità è incompatibile con lo svolgimento di qualsiasi attività lavorativa. Se dopo il pensionamento di inabilità dovesse emergere la circostanza dello svolgimento di attività lavorativa, il trattamento verrà revocato e dovranno essere restituti i ratei indebiti.
La titolarità della pensione di inabilità è incompatibile con lo svolgimento di qualsiasi attività lavorativa?
Sì.
Se il geometra si è iscritto alla Cassa Geometri dopo il compimento del quarantesimo anno di età ha diritto alla pensione di inabilità?
La pensione viene corrisposta comunque purch‚ il pensionando non sia beneficiario di altra pensione, in conseguenza di diversa attività svolta anche precedentemente all'iscrizione all'albo professionale. La pensione spettante viene calcolata con la riduzione di un quindicesimo per ogni anno o frazione di anno di iscrizione o reiscrizione alla Cassa Geometri, a decorrere dal compimento del quarantesimo anno di età.
PENSIONE VECCHIAIA
Se si prosegue l’iscrizione alla Cassa Geometri dopo il pensionamento di vecchiaia si ha diritto al supplemento?
Sì, si ha diritto ad un supplemento -ogni quadriennio - dopo il conseguimento del diritto a pensione nonché all'atto della cancellazione dalla Cassa. Il supplemento viene calcolato con il sistema contributivo ex lege n. 335/ 1995.
Quali sono i requisiti previsti per richiedere la pensione di vecchiaia?
I requisiti per la pensione di vecchiaia sono 67 anni di età e almeno 35 anni di anzianità contributiva.
Da quando decorre il trattamento pensionistico di vecchiaia?
Dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda di pensione se perfezionati i relativi requisiti.
Quali sono le modalità di calcolo della pensione di vecchiaia?
Il calcolo è misto: la pensione viene calcolata con il sistema di calcolo reddituale per l'anzianità maturata fino al 31 dicembre 2009 e con il sistema di calcolo contributivo per le annualità successive al 2010.
Come si presenta la domanda di pensione di vecchiaia?
La domanda di pensione può essere presentata rivolgendosi direttamente al Collegio di appartenenza oppure dall’area riservata del sito web della Cassa Geometri o inviando una PEC a cipag@geopec.it.
La pensione di vecchiaia è reversibile ai superstiti?
Sì, è reversibile.
PENSIONE VECCHIAIA ANTICIPATA
Cos’è l’opzione donna?
Trattasi dell’introduzione di un regime agevolato temporaneo approvato dai Ministeri Vigilanti in data 15/01/2025 per le professioniste che raggiungono i requisiti anagrafico – contributivi per l’accesso alla pensione di vecchiaia anticipata, come previsto dall’art. 3, comma 3, del Regolamento di Previdenza ed Assistenza. Nello specifico la misura interviene sulla riduzione per le sole professioniste della percentuale di abbattimento della quota reddituale prevista in caso di opzione per la vecchiaia anticipata, portandola dall’ 1% per ogni mese di anticipo rispetto all’età di 67 anni allo 0,5% per le domande presentate dal 01/01/2025 e fino al 31/12/2035. Allo stesso tempo, anche lo quota minima di abbattimento viene dimezzata al valore del 6%. Restano invariate tutte le altre condizioni e salvaguardie.
Se si prosegue l’iscrizione alla Cassa Geometri dopo il pensionamento di vecchiaia anticipata si ha diritto al supplemento?
Sì, si ha diritto ad un supplemento -ogni quadriennio - dopo il conseguimento del diritto a pensione nonché all'atto della cancellazione dalla Cassa. Il supplemento viene calcolato con il sistema contributivo ex lege n. 335/ 1995.
Quali sono i requisiti previsti per richiedere la pensione di vecchiaia anticipata?
I requisiti per la pensione di vecchiaia anticipata sono 60 anni di età, almeno 40 anni di anzianità contributiva e sussistenza dell'effettivo versamento dei contributi per l'intero arco assicurativo fino al pensionamento. L’accesso al trattamento è consentito a condizione che la pensione non risulti essere inferiore a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale di cui all’art. 3, comma 6, della legge 8 agosto 1995, n. 335.
Da quando decorre il trattamento pensionistico di vecchiaia anticipata?
Dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda di pensione se perfezionati i relativi requisiti. In presenza di morosità contributiva la decorrenza della prestazione è fissata al primo giorno del mese successivo alla regolarizzazione.
Quali sono le modalità di calcolo della pensione anticipata?
Il calcolo è misto: la pensione viene calcolata con il sistema di calcolo reddituale per l'anzianità maturata fino al 31 dicembre 2009 e con il sistema di calcolo contributivo per le annualità successive al 2010. La quota reddituale è ridotta nella misura dell’1% per ogni mese di anticipo rispetto ai 67 anni, con una riduzione minima pari al 12%. A partire dal 1° gennaio 2025 e fino al 31 dicembre 2035 per le professioniste donne la quota reddituale è ridotta nella misura dello 0,5% per ogni mese di anticipo rispetto all’età anagrafica di 67 anni, con una riduzione minima pari al 6%.
Come si presenta la domanda di pensione di vecchiaia anticipata?
La domanda di pensione può essere presentata rivolgendosi direttamente al Collegio di appartenenza oppure dall’area riservata del sito web della Cassa Geometri o inviando una PEC a cipag@geopec.it.
La pensione di vecchiaia anticipata è reversibile ai superstiti?
Sì, è reversibile.
PENSIONE VECCHIAIA CONTRIBUTIVA
Quali sono i requisiti previsti per richiedere la pensione di vecchiaia contributiva?
Ha diritto alla pensione di vecchiaia contributiva chi ha compiuto 67 anni di età e ha maturato almeno 20 anni di contribuzione: in questo caso l'ammontare dell’importo di pensione spettante non deve essere inferiore ad 1,5 volte l'importo dell'assegno sociale di cui all'art. 3, c. 6, della legge n. 335/1995. Oppure al compimento di 70 anni di età con almeno 5 anni di anzianità contributiva.
Da quando decorre il trattamento pensionistico contributivo di vecchiaia?
Dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda di pensione.
Quali sono le modalità di calcolo della pensione contributiva?
Il calcolo viene effettuato ai sensi della legge 335/95 sulla base base dei contributi soggettivi effettivamente versati nel periodo di iscrizione obbligatoria. La somma dei contributi versati ("montante") viene rivalutata secondo l'indice Istat contegiato sulle variazioni quinquennali del Pil (prodotto interno lordo). Il risultato viene poi moltiplicato per il "coefficiente di trasformazione" riferito all'età raggiunta al momento della pensione. Dal 2019 ai fini del montante contributivo si tiene conto della retrocessione del contributo integrativo e della eventuale contribuzione figurativa.
Che cos'è il coefficiente di trasformazione?
Il coefficiente di trasformazione è il parametro applicato sul montante individuale per il calcolo della pensione annuale. Varia a seconda dell'età raggiunta al momento del pensionamento. I coefficienti di trasformazione sono aggiornati periodicamente dall'Inps come previsto dalla legge 335/95.
Dopo l'erogazione della pensionedi vecchiaia contributiva si ha diritto al supplemento?
Sì, si ha diritto ad un supplemento -ogni quadriennio - dopo il conseguimento del diritto a pensione nonché all'atto della cancellazione dalla Cassa. Il supplemento viene calcolato con il sistema contributivo ex lege n. 335/ 1995.
La pensione di vecchiaia contributiva è reversibile ai superstiti?
Sì, è reversibile.
La pensione contributiva è integrabile al trattamento minimo?
No, sulla pensione contributiva non è applicato l'istituto dell'integrazione al trattamento minimo, così come espressamente previsto dalla legge n. 335/1995.
PENSIONE VECCHIAIA REDDITUALE
Quali sono i requisiti previsti per richiedere la pensione di vecchiaia reddituale?
Il diritto alla pensione di vecchiaia reddituale spetta a coloro che abbiano 70 anni di età e abbiano maturato 35 anni di contribuzione.
Da quando decorre il trattamento pensionistico di vecchiaia reddituale?
Dal primo giorno del mese successivo al raggiungimento di entrambi i requisiti.
Quali sono le modalità di calcolo della pensione di vecchiaia reddituale?
Il calcolo è reddituale ed è commisurato alla media dei più elevati 30 redditi professionali degli ultimi 35 dichiarati ai fini Irpef nell'arco contributivo di riferimento, rivalutati secondo gli indici Istat. La media ottenuta viene moltiplicata per l'aliquota di rendimento per ogni scaglione di reddito corrispondente (a partire da 1,75%) e quindi per l'anzianità contributiva maturata. Ai fini del calcolo retributivo vengono presi in considerazione solo i redditi al di sotto del tetto massimo stabilito ogni anno con delibera consiliare. Dal 2009, le annualità che eccedono i 40 anni di anzianità contributiva complessiva sono conteggiate con il sistema di calcolo contributivo in pro rata.
Se si prosegue l’iscrizione alla Cassa Geometri dopo il pensionamento di vecchiaia si ha diritto al supplemento?
no
Come si presenta la domanda di pensione di vecchiaia reddituale?
La domanda di pensione può essere presentata rivolgendosi direttamente al Collegio di appartenenza oppure dall’area riservata del sito web della Cassa Geometri o inviando una PEC a cipag@geopec.it.
La pensione di vecchiaia reddituale è reversibile ai superstiti?
Sì, è reversibile.
RIVALUTAZIONE - INTEGRAZIONE - REGIME DEL CUMULO
Cos'è il cumulo reddituale e come si applica alle pensioni indirette/reversibili/di invalidità?
Dall' 1 gennaio 2003 è stata introdotta la disciplina del cumulo reddituale per le pensioni indirette, reversibili e di invalidità in conformità alle norme stabilite per le pensioni a carico dell'Inps. Se il titolare di pensione indiretta, di reversibilità o di invalidità possiede altri redditi derivanti da lavoro dipendente, autonomo o da impresa (è esclusa la titolarità di pensione), il trattamento viene ridotto secondo le percentuali previste per le pensioni facenti carico all'Inps e fissati di anno in anno come riportati nella tabella pubblicata nella sezione "Guida alla Pensione" del sito della Cassa .
Cos'è l'integrazione ai minimi Inps?
l'integrazione che viene concessa al pensionato, quando la pensione risulta di importo inferiore a quello che viene considerato il 'minimo vitale' quantificato dall'Inps annualmente; in questo caso l'importo della pensione viene aumentato ('integrato') fino a raggiungere l'importo stabilito annualmente dall'Inps.
Chi ha diritto all'integrazione ai minimi Inps?
Tutti i pensionati (ad esclusione dei titolari di pensione di vecchiaia contributiva, di vecchiaia, di anzianità, dei titolari di pensione di reversibilità derivante dai precedenti trattamenti indicati nonchè dei titolari di pensione in regime di totalizzazione) che non beneficiano di altri trattamenti previdenziali in dipendenza di altra attività esercitata (art. 23 del Regolamento di Previdenza ed Assistenza) secondo i limiti reddituali previsti dalla relativa disciplina normativa. L’erogazione dell’integrazione al minimo e l’eventuale conferma è subordinata alla presentazione annuale del modello DF-RED.
Cos'è la rivalutazione pensionistica?
La rivalutazione pensionistica è l'adeguamento degli importi pensionistici effettuato di anno in anno per diminuire gli effetti negativi dell'inflazione; gli importi di pensione erogati dalla Cassa sono rivalutati con decorrenza dall'1 gennaio di ogni anno. L'indice di rivalutazione è calcolato dall'Istat sulla base di un "paniere" calibrato sui consumi medi delle famiglie degli operai e degli impiegati (FOI). Tale indice si applica a decorrere dal 1° gennaio del secondo anno successivo a quello preso a riferimento per la determinazione della variazione percentuale.
La rivalutazione pensionistica viene applicata in forma ridotta?
Sì. La rivalutazione viene applicata nella misura ridotta al 30% degli indici Istat nel caso in cui il pensionato presti lavoro dipendente e/o sia titolare di altri trattamenti pensionistici di importo superiore al trattamento minimo Inps.
SUPPLEMENTO DI PENSIONE
Come si calcola il supplemento di pensione?
Il supplemento di pensione viene calcolato con il sistema contributivo ex legge n. 335/1995.
Quando viene liquidato il supplemento di pensione?
Coloro che dopo la maturazione del diritto alle pensioni continuino l’esercizio della professione hanno diritto a supplementi di pensione, riconosciuti per ogni quadriennio utile ai sensi dell’articolo 1, comma 6, dopo il conseguimento del diritto a pensione, nonché all’atto della cancellazione dalla Cassa
TOTALIZZAZIONE
Cos'è la totalizzazione?
L'istituto della totalizzazione, disciplinato dal d.lgs. n. 42/2006, consente di sommare i periodi di contribuzione maturati dal lavoratore presso diverse gestioni previdenziali obbligatorie alle quali è stato iscritto, al fine di ottenere un unico trattamento pensionistico.
A chi spetta e quali sono i requisiti e la decorrenza per la pensione indiretta da totalizzazione?
La pensione indiretta in totalizzazione spetta al familiare superstite avente diritto, per i contributi versati dal de cuius ancorch‚ deceduto prima di aver acquisito il diritto a pensione, qualora sussista il possesso dei requisiti dalla forma pensionistica nella quale il dante causa risultava iscritto al momento del decesso. Il diritto alla pensione decorre dal primo giorno del mese successivo a quella del decesso del dante causa.
A chi va presentata la domanda di pensione in totalizzazione?
La domanda di pensione in totalizzazione va inoltrata alla gestione presso cui, da ultimo, si è o si è stati iscritti e - se iscritti a pi— gestioni contemporaneamente - si ha la possibilità di scegliere a quale dei due enti indirizzare la domanda.
Come si calcola la pensione quando si effettua la totalizzazione?
La pensione totalizzata è calcolata col sistema contributivo trovando applicazione un'apposita formula prevista dalla legge istitutiva. Tuttavia, se l'anzianità contributiva maturata presso la Cassa Geometri è pari o superiore a quella minima necessaria per il conseguimento del diritto alla pensione di vecchiaia, si applica il sistema di calcolo previsto dalla normativa dell'Ente. Ogni Ente pensionistico, ciascuno per la parte di competenza, calcola la propria quota in rapporto ai rispettivi periodi di iscrizione maturati anche se coincidenti.
Si possono totalizzare anche brevi periodi?
Sì, è possibile utilizzare tutti gli spezzoni di anni che non siano coincidenti con periodi maturati in altre gestioni.
Chi eroga la pensione totalizzata?
Il pagamento degli importi liquidati dalle singole gestioni è effettuato dall'Inps anche nei casi in cui non sia coinvolto come gestione previdenziale nell'istituto, restando ovviamente a carico di ciascuna gestione l'onere di versare all'Inps le singole quote.
Quando non si può richiedere la pensione in totalizzazione?
L'accesso al regime per la totalizzazione è precluso ai titolari di trattamento pensionistico autonomo, nonch‚ in caso di trasformazione dell'assegno ordinario di invalidità ovvero della pensione di invalidità in pensione di vecchiaia. Tuttavia se si è titolari di assegno di invalidità ovvero di pensione di invalidità, qualora le condizioni di salute del richiedente si aggravino al punto da comportare l'inabilità, è possibile chiedere la pensione di inabilità in totalizzazione dal momento che la nuova liquidazione comporterebbe la revoca del precedente trattamento.
Quali sono le differenze tra ricongiunzione e totalizzazione?
La totalizzazione è sempre gratuita e non comporta l'effettivo trasferimento dei contributi da una gestione previdenziale all'altra; con la totalizzazione ogni gestione calcola la propria quota di pensione sul periodo di iscrizione secondo le modalità previste dalla disciplina istitutiva. La ricongiunzione invece è onerosa e la pensione viene calcolata dall'ente presso il quale è avvenuto il trasferimento dei contributi secondo le proprie modalità di calcolo.
Quali sono i requisiti generali previsti per la pensione in totalizzazione?
Per il riconoscimento della pensione in totalizzazione è necessario non essere titolare di trattamento pensionistico in nessuna delle gestioni a cui si è stati iscritti, anche se in una di esse si sono raggiunti i requisiti minimi per il diritto a pensione.
E' possibile richiedere la totalizzazione avendo già effettuato la ricongiunzione?
Sì. L'incompatibilità tra la ricongiunzione e la totalizzazione è prevista nelle sole ipotesi di ricongiunzioni perfezionate dopo l'entrata in vigore del d.lgs. n. 42/2006. Pertanto la ricongiunzione conclusa prima del 3 marzo 2006 non preclude la possibilità di richiedere la totalizzazione.
Quali prestazioni si possono richiedere con la domanda di totalizzazione?
Con la domanda di totalizzazione si possono richiedere le seguenti prestazioni:
- pensione di vecchiaia;
- pensione di anzianità;
- pensione di inabilità;
- pensione indiretta ai superstiti.
E' previsto il riconoscimento del supplemento di pensione se il pensionato in totalizzazione continua a lavorare?
Sì. Qualora il pensionato in totalizzazione continui a lavorare, versando i relativi contributi, ha diritto a vedersi riconosciuto il supplemento di pensione.
La pensione in totalizzazione è integrabile al trattamento minimo?
No. In caso di pensione in totalizzazione non si applica l'istituto dell'integrazione del trattamento minimo.
Quali sono i requisiti e la decorrenza della pensione di anzianità in totalizzazione?
E' necessario possedere un'anzianità contributiva complessiva non inferiore a 40 anni, indipendentemente dall'età anagrafica. La decorrenza è fissata come segue: dal 2016, 40 anni e 7 mesi di contributi; dal 2019, 40 anni e 12 mesi di contributi. Il trattamento si consegue trascorsi i 21 mesi di "finestra" dalla maturazione dei requisiti.
L'attribuzione della pensione di anzianità in totalizzazione è subordinata alla cancellazione dall'albo?
No, la concessione della pensione di anzianità in totalizzazione consente la prosecuzione dell'esercizio professionale.
Quali sono i requisiti e la decorrenza della pensione di vecchiaia in totalizzazione?
E' necessario possedere un'anzianità contributiva complessiva tra le gestioni coinvolte non inferiore a 20 anni e aver raggiunto i 65 anni di età. Dalla maturazione del diritto devono inoltre decorrere ulteriori 12 mesi quale requisito di speranza di vita (dal 2019) e ulteriori 18 mesi di "finestra" cosiddetta "d'accesso".
Quali sono i requisiti e la decorrenza della pensione di inabilità da totalizzazione?
Per richiedere la pensione di inabilità in totalizzazione è necessario trovarsi nell'assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa e aver maturato i requisiti di assicurazione e di contribuzione richiesti nella gestione di iscrizione al momento in cui si verifica lo stato di inabilità. Il diritto alla pensione decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda, se risultano perfezionati ii requisiti richiesti.
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Per ottenere/recuperare la password personale è necessario cliccare su "Accedi", nell'home page del sito web della Cassa Geometri, e poi sul link "Password dimenticata" e compilare il form inserendo la matricola, l'indirizzo PEC (o l'indirizzo email) ed il numero di cellulare indicati in anagrafica. Le indicazioni per accedere all'Area Riservata verranno inviate ai contatti indicati.
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Per chiudere una casella geopec.it è necessario inviare una richiesta direttamente alla Cassa Geometri, utilizzando il canale PEC all'indirizzo cassageometri@geopec.it o il servizio di Contact Center, presente nell’Area Riservata della Cassa. E' opportuno segnalare anche che la chiusura della casella comporta la perdita di tutti i messaggi, quindi è consigliato effettuare una copia di backup dei messaggi PEC prima di inviare la richiesta.
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Per attivare gratuitamente la PEC riservata ai geometri (GEOPEC) occorre accedere al servizio "Gestione Posta Certificata" presente nell'area riservata del sito web della Cassa Geometri e seguire le istruzioni per l'attivazione. Il nome della casella PEC viene poi inviato all'indirizzo email dell'iscritto.
Se si è già in possesso di un indirizzo PEC, come è possibile comunicarlo alla Cassa Geometri?
E' possibile comunicare alla Cassa Geometri il proprio indirizzo PEC attraverso il servizio "Variazione Anagrafica" disponibile nell'area riservata del sito web istituzionale.
Occorre avere un indirizzo PEC nel caso di iscrizione al solo albo?
Sì, la PEC è obbligatoria per tutti gli iscritti ad albi professionali, cos� come previsto dal d.l. n. 185/2008.
La PEC può essere intestata allo studio associato?
No, la PEC deve necessariamente essere personale.
Cosa occorre fare se si dimentica la password della PEC?
E' possibile assegnare una nuova password alla PEC entrando nella sezione "Gestione Posta Certificata" nell'ambito dell'area riservata del sito web della Cassa Geometri.
PIN
Cos'è il pin?
Il Pin è un codice alfanumerico di 16 caratteri che viene utilizzato come codice di sicurezza aggiuntivo per accedere ad alcune funzioni all'interno dell'area riservata del sito web della Cassa Geometri.
Come si ottiene/recupera il pin?
In caso di smarrimento del codice PIN, per poterlo recuperare si dovrà accedere all'Area Riservata con le proprie credenziali ed utilizzare il servizio dedicato al recupero del PIN. In caso di smarrimento della password si dovrà procedere al recupero della stessa (vedi faq dedicata).
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